Tra neve e storia  sabato 25 gennaio verso il Bosco dell’Alevè:  escursione invernale alla scoperta del patrimonio naturalistico della Val Varaita

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alevè

(foto Liliana Borello)

E’ in programma sabato 25 gennaio un’escursione guidata tra neve e storia nel cuore della maestosa foresta di pino cembro, seguita da un pranzo con polenta: l’’iniziativa, a cura del Parco del Monviso,  permetterà di scoprire uno dei luoghi più suggestivi delle Alpi Occidentali. “Tra i cembri dell’Alevè”,sarà l’esplorazione di uno più preziosi patrimoni naturalistici dell’intero arco alpino, il Bosco dell’Alevè.

Il percorso, che non presenta particolari difficoltà escursionistiche, darà l’opportunità ai partecipanti di immergersi nella magica atmosfera invernale di questo bosco millenario, costituito quasi interamente da maestosi pini cembri. L’itinerario si sviluppa per circa 5 chilometri con un dislivello di 150 metri, per una durata complessiva di percorrenza di circa 3 ore, tra andata e ritorno. Il ritrovo è fissato alle ore 10 a Casteldelfino, nel parcheggio adiacente alla chiesa parrocchiale di Santa Margherita: da qui il gruppo si sposterà con il minor numero possibile di automobili fino al rifugio Alevè di Pontechianale, punto di partenza effettivo dell’escursione a piedi.

Data la stagione invernale, si raccomandano abbigliamento e calzature adeguate alla neve; è obbligatorio essere in possesso dei ramponcini, da utilizzare in caso di necessità. La guida si riserva la facoltà di modificare l’itinerario in base alle condizioni meteorologiche e dei sentieri. Al termine dell’escursione, è possibile partecipare ad un pranzo a base di polenta presso il ristorante “Il Mulino delle Fucine” di Casteldelfino

.Sono disponibili 20 posti ed è necessario prenotare dal sito www.parcomonviso.eu entro le ore 12 del giorno precedente, specificando se si intende partecipare al pranzo; per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Associazione Itur all’indirizzo di posta elettronica monviso@itur.it. In caso di condizioni meteorologiche avverse, l’organizzazione si riserva di annullare l’escursione, dandone tempestiva comunicazione agli iscritti.

Il Bosco dell’Alevè rappresenta una formazione unica nell’intero arco alpino. Situato nei territori di Casteldelfino, Pontechianale e Sampeyre, si estende per circa 825 ettari tra i 1.500 e i 2.500 metri di quota. È costituito per più del 90% della sua estensione da pini cembri, un albero chiamato “èlvou” in lingua occitana (da cui deriva il toponimo Alevè), e per il restante 9% da Larice. Le sue origini sono così antiche da essere citato persino nell’Eneide di Virgilio, dove il Monviso viene definito “Vesulus pinifer”, e nella Naturalis historia di Plinio il Vecchio. Dal 1949 il bosco è inserito nel Registro dei boschi da seme, fondamentale per la raccolta delle sementi destinate alla creazione di nuove cembrete sulle montagne italiane. Nel 2000 è stato dichiarato Sito di Interesse Comunitario (SIC) e nel 2016 sono state approvate specifiche misure di conservazione sitospecifiche per garantire la tutela di questo prezioso ecosistema.

 




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