Al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino la pianista internazionale Sira Hernández celebra Primo Levi con un’opera in prima assoluta
Durante le celebrazioni per l’Ottantesimo anniversario della liberazione dei Lager nazisti, il Centro Internazionale di Studi Primo Levi (www.primolevi.it) propone il concerto Don’t forget about that, con musiche composte e interpretate dalla celebre pianista e compositrice spagnola Sira Hernández.
Nell’ambito del concerto, che si tiene giovedì 27 febbraio alle ore 21 presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino (via Mazzini 11), l’artista presenta in anteprima mondiale l’opera Lamento per Primo Levi creata in onore del grande scrittore torinese vittima dell’Olocausto. Durante l’evento, organizzato dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi, l’attore e regista Lino Spadaro legge brani tratti da Se questo è un uomo.
Sira Hernández, che spesso si esibisce nelle sale da concerto e negli auditorium internazionali, è da sempre sensibile alle opere del grande autore e rende omaggio a Primo Levi sia come artista, che con la sua scrittura ha saputo trasmettere l’;orrore di Auschwitz attraverso una lucida testimonianza, sia come persona fedele ai propri principi e coerente nella ricerca della verità e dei valori etici al di sopra di tutto e tutti.
A Torino Sira Hernández propone tra le altre l’opera Don’;t forget about that, dove invita a resistere all’oblio dei campi di concentramento e sterminio, e la prima mondiale del nuovo brano per pianoforte Lamento per Primo Levi che si basa su un antico lamento ebraico di origine sefardita e pone un profondo accento nostalgico e di implorazione.
A proposito di Lamento per Primo Levi Sira Hernández spiega: “Nei suoi testi l’autore sa raccontare quei terribili avvenimenti da una prospettiva quasi giornalistica e distaccata. Lui era un chimico e lasciava parlare i fatti, ma quei silenzi creano un impatto emotivo intenso ed è qui che per me la musica ha il suo posto. La melodia ci permette di entrare dove le parole non possono più arrivare. Ci consente di piangere, urlare, soffrire, ma anche di avere una speranza nell’;essere umano. Speranza che, nonostante l’orrore, ci offre Primo Levi”. Aggiunge la compositrice: “Attraverso la mia musica volevo evidenziare che il male e la follia esistono, ma l’uomo può trascenderli con un semplice atto di amore verso il prossimo anche nei luoghi più oscuri del mondo. Un gesto che restituisce
la fiducia nell'essere umano, nell’onestà e nella vita stessa”.
La pianista e compositrice di Barcellona è famosa sia per le incisioni dei grandi classici sia per i suoi spettacoli interdisciplinari dove collabora con ballerini, attori, poeti o visual artist. Tra i suoi album più acclamati dal pubblico e dalla critica iberica e internazionale ci sono Initiation to the Shadow. Music for Piano pubblicato da Naxos e Tre Impressioni sulla Divina commedia edito da Sony Classical e vincitore di tre Golden Price per il disco e un Silver Price per il video da parte della prestigiosa Global Music Awards degli Stati Uniti. In primavera, con Neos Music Germania, Sira Hernández pubblicherà infine il cd Hymns to the Hope che includerà un brano ispirato alla lirica Alla Luna di Giacomo Leopardi.
Elisabetta Einaudi