Gruppo PD in Consiglio regionale pronto a dare battaglia sul bilancio di previsione

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Gianna Pentenero

I consiglieri del Gruppo Pd in Consiglio regionale esprimono una forte critica al Bilancio regionale che sarà approvato nei prossimi giorni e annunciano battaglia: “Il Bilancio che andremo a affrontare e al quale ci opporremo in tutti i modi possibili è un vero e proprio atto di fede, sul quale è complicato fare un lavoro di analisi, come afferma anche il Collegio dei Revisori dei conti. Unica certezza: nonostante tutte le possibili correzioni lascerà un buco di 800 milioni di euro sulla sanità. Da un lato le entrate non sono certe e comprensibili; a tale incertezza si aggiungono  i tagli del Governo agli enti locali che obbligano a ridurre spese e servizi ai piemontesi”. E continuano: “Abbiamo alcune battaglie imprescindibili. Il tema dei Dipartimenti di salute mentale in cui dal 2019 il personale è diminuito dell’11%, mentre la spesa regionale per la salute mentale è significativamente inferiore alla media nazionale, attestandosi a soli 64 euro per persona nel 2022, con un calo dell’8,4% rispetto agli anni precedenti. . Abbiamo proposto di vincolare almeno il 4% del fondo sanitario nazionale per i servizi di salute mentale. Gli anziani non autosufficienti: in Piemonte le non autosufficienze in attesa di un progetto sono circa 9.000, di cui 2.000 urgenti. È tempo di un intervento deciso e immediato da parte della Regione: chiediamo 10 mila posti convenzione in più per le non autosufficienze, oltre i 16 mila attualmente attivi e di garantire risorse adeguate per le emergenze sociali e sanitarie. Nessun investimento sul trasporto pubblico né su rotaia né su gomma, con le province sempre più disconnesse dal capoluogo; nessun progetto di biglietto integrato. Trasporto pubblico gratuito agli under 26. Ma non era una proposta elettorale di Cirio? Ma il centrodestra non si era impegnato, approvando un atto di indirizzo del Pd, a stanziare i fondi nel 2025? Invece, si è rivelato una presa in giro: trasporto pubblico gratuito solo nella città in cui si studia, unicamente urbano e rivolto esclusivamente agli universitari, dimenticandosi degli studenti delle superiori e delle famiglie che spendono cifre folli solo per mandare i propri figli alla scuola dell’obbligo, diritto fondamentale che deve essere gratuito”.

Ma non basta, ci sono altre battaglie. E Gianna Pentenero, presidente del Gruppo regionale  PD, e i consiglieri elencano: “il diritto allo studio, per favorire l’inclusione scolastica, in particolare per coloro che hanno difficoltà d’apprendimento o una forma di disagio sociale, tramite l’intera copertura delle borse di studio e dei bonus libri e trasporti. La copertura totale delle borse Edisu e la loro erogazione in tempi utili per consentire alle famiglie di affrontare le spese. Violenza di genere: l’incremento delle risorse destinate a questo capitolo è fondamentale per garantire la continuità e l’efficacia dei servizi offerti, permettendo così di affrontare con maggiore incisività le sfide legate alla violenza e alle discriminazioni. Sport, cultura e politiche giovanili sono penalizzati in questo bilancio: quasi tutte le risorse aggiuntive derivano, infatti, dal PNRR che non potranno essere destinate alle attività ordinarie. Chiediamo di ripristinare i fondi per enti e associazioni culturali, per biblioteche e istituti culturali. No infine al taglio del 10% agli Istituti storici per la Resistenza, proprio nell’ottantesimo anniversario della Liberazione: una scelta politica che lascia esterrefatti. Non possiamo accettare un bilancio che ignora le vere emergenze del Piemonte. Continueremo a batterci per un futuro migliore, dove le vere necessità dei cittadini siano al centro dell’azione politica”.

 

 




 

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