L’edizione 2025 di Coltivato è dedicata all’acqua – Il Festival Internazionale dell’Agricoltura si svolge dal 20 al 23 marzo

Antonio Pascale e Maria Lodovica Gullino_Ph Andrea Guermani
Dal 20 al 23 marzo torna a Torino Coltivato, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, per la sua seconda edizione: incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, laboratori, interviste e spettacoli teatrali, per raccontare l’agricoltura in un grande
evento scientifico-divulgativo con cadenza biennale. Gli appuntamenti sono al Circolo dei lettori (via Bogino 9), in Sala Grande, Sala Gioco e Sala Musica, mentre la Cavallerizza Reale ospiterà l’inaugurazione. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, salvo dove diversamente indicato. Programma completo: www.coltivato.com
La seconda edizione del Festival, nei giorni in cui ricorre la Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo), è dedicata a questa risorsa fondamentale e sempre più scarsa. Coltivato non si limita a presentare la problematica della scarsità idrica, ma si propone di offrire un’analisi approfondita del tema, esplorando le cause, le conseguenze e, soprattutto, le possibili soluzioni per una gestione più
responsabile e sostenibile di una risorsa vitale per il settore agricolo e per l’intero pianeta. Il temasarà indagato sotto diversi punti di vista: cambiamenti climatici e siccità, gestione innovativa delle risorse idriche, conflitti per l’accesso all’acqua e sicurezza alimentare.
Il Festival Coltivato è patrocinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dall’Università degli Studi di Torino e dal Politecnico di Torino. È sostenuto dalla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, Intesa Sanpaolo,
Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Agritech, Federchimica Agrofarma, SMAT, Unioncamere Piemonte, Reale Mutua, Turismo Torino, in collaborazione con Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Biennale Democrazia, Biennale Tecnologia, Giornale della Legalità – Spazi aperti in luoghi chiusi, SaluTO, Rai Teche, IED Torino, ReSoil Foundation, AgriNewTech, weTree, Acquerello, Fantolino, Guido Gobino, Osteria Rabezzana. Media partner del Festival è Rai Radio 3. Si ringrazia Fondazione Circolo dei lettori.
Promotore e organizzatore del Festival è il Comitato per l’organizzazione del Festival Internazionale dell’Agricoltura, fondato nel 2022 da Maria Lodovica Gullino, Maria Grazia Pellerino e Luca Remmert, e di cui oggi fanno parte anche Maria Caramelli e Vittorio Viora.
Il Festival nasce da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologa e imprenditrice, che ne sono rispettivamente direttore artistico e responsabile
scientifico.

Maria Lodovica Gullino
Maria Lodovica Gullino e Antonio Pascale dichiarano “Coltivato si propone di smontare le visioni passatiste dell’agricoltura, spesso fondate su un erroneo concetto di naturale, ma allo stesso tempo non si mostra reticente nei confronti dei problemi che l’agricoltura
presenta. Fondandosi sul motto ‘a ogni problema corrisponde una soluzione’, Coltivato cerca di esaminare strumenti concreti e innovativi e di proporli con passione al pubblico. Quest’anno il Festival esplorerà un elemento fondante la nostra civiltà e la vita stessa: l’acqua. Ci sono temi cruciali che vanno affrontati, come la scarsità idrica, l’impatto dei cambiamenti climatici. Che
strumenti abbiamo a disposizione? Sono efficaci? E se sì, perché? Come possiamo utilizzarli? Anche se non conosciute dal grande pubblico, Coltivato ospiterà persone degne di essere ascoltate, per passione e ingegno e simpatia, le cui idee sono utilissime a promuovere un dibattito costruttivo e ispirare azioni concrete verso un sistema agricolo e alimentare più sostenibile e – va da sé –
migliore e più equo.”
Coltivato si propone di parlare della “vera” agricoltura, spesso diversa da quella immaginata, bucolica, in modo rigoroso, basato su fatti e numeri, da un punto di vista di economia e lavoro, di innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare il cambiamento climatico e la sostenibilità, che all’agricoltura sono strettamente (inter)connessi. Il tutto con spirito critico ma aperto, rivolgendosi a un pubblico eterogeneo e affiancando a eventi di carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, momenti puramente divulgativi, come reading e spettacoli teatrali, laboratori per i più giovani.
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