POSTA MARZO 2025 – I NOSTRI LETTORI CI SCRIVONO

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Bollito, Carnevale e intelligenza artificiale alla serata del Rotary Carignano

La conviviale di martedì 25 febbraio  scorso del Rotary Club Carignano è stata annunciata con un programma di due eventi, che poi di fatto sono risultati tre, per la soddisfazione dei partecipanti .

La Cena del Bollito giustificava già di per sé un incontro conviviale per celebrare un rito gastronomico non più così consueto alle nostre tavole di famiglia. Per essere apprezzabile il bollito  richiede infatti una varietà di componenti ( carne bovina, pollami, salumi, ecc.) che a sua volta richiede una pluralità di partecipanti sia per la preparazione che per il consumo. Cosa non facilmente ottenibile e conciliabile con i nostri ritmi di vita.

La celebrazione del bollito ha quindi determinato la presenza anche dei meno assidui, da tempo in astinenza

Ma a molti era sfuggito che la data del 25 febbraio si colloca in piena epoca di Carnevale. Ovviamente questo dettaglio non è stato tralasciato dalla nostra solerte, instancabile, creativa Carla – Prefetto perfetto- che ha predisposto meravigliose, artistiche maschere per ciascuno dei presenti.

La bellezza , leggiadria, varietà delle figure, tutte dipinte a mano in varie fogge è paragonabile solo a quelle che si incontrano a Venezia. A ciascuno è stata offerta la possibilità di scegliere in omaggio la sua maschera preferita: grazie  Carla,  dal DNA rotariano insostituibile, fantastica !

Ma tutto questo era solo per cominciare ed approdare al clou  della serata con la relazione della dottoressa Sapino, chiamata ad illustrare ed a risvegliare le nostre menti assopite nella palude della provincia culturale e della età che avanza ,con i misteri dell’intelligenza artificiale.

La relatrice è stata talmente brava da riuscire a spiegare in parole semplici dei meccanismi molto complessi, simili solo al funzionamento del cervello umano, ma non solo, pare che la dottoressa Sapino  sia perfettamente riuscita nell’intento di sensibilizzare la platea ed abbia suscitato inquietanti interrogativi centrati intorno al tema “Come si concilia l’intelligenza artificiale con la demenza naturale dilagante?”.

Questa domanda non trova risposta immediata , ma la velocità di elaborazione dei dati consente alla scienza  progressi talmente rapidi ed impensabili fino a solo un anno fa che, forse, a breve si ridurrà il numero delle cosiddette “capre” di cui anche nella nostra zona si segnala la frequente presenza, non solo in periodo di Carnevale. I giovani studenti, infatti, si nutrono ormai in dosi massicce di Intelligenza artificiale, succhiata direttamente dal cellulare, con lo smarrimento dei genitori, ovviamente del secolo scorso.

Questa intelligenza artificiale – per gli addetti AI – talvolta fa un po’ paura perché c’è sempre chi fa il furbo e chi riesce ad usarla per costruire / farci vedere qualunque cosa.

Qualunque, vuol dire qualunque, ad esempio: automobili che viaggiano da sole e leggono i cartelli stradali , villaggi con le palme e grattaceli nel deserto, tradurre dal sanscrito in aramaico, fare interventi chirurgici delicatissimi. Ma  quali di questi esempi sono effettivamente reali e quali no ? E come possiamo distinguere ed evitare dei trappoloni incredibili?

L’amico rotariano , concreto imprenditore che deve fare stare in piedi i mattoni, uno sopra l’altro, che deve usare poca fantasia e molta concretezza si chiede: “Ma cosa ci aspetta nei prossimi sei mesi? Non anni, ma domani,  come facciamo a capire?”.

Credo che distinguere il vero dal falso, sia sempre un bel tema, immutato da Socrate in poi e richieda sempre il discernimento individuale dopo il riscontro con la concretezza.

L’intelligenza artificiale e la tecnica hanno un grande fascino e un potere tale da stravolgere il mondo , ma non dimentichiamo che i nostri vecchi  dicevano: “Meglio un asino vivo (o una capra) che un ingegnere morto”. Il  mondo gira, nel bene e soprattutto nel male sulle passioni degli uomini(e ovviamente delle donne).

Annarosa Casalis

Rotary Club Carignano

 

All’Alzheimer Cafè del 22 marzo a Carmagnola si parla dell’alimentazione delle persone anziane

Da tempo gli incontri dei nostri Alzheimer Cafè sono finalizzati anche all’informazione ed educazione sanitaria e, in quanto tali, rivolti a tutta la popolazione.

Il nutrimento ed il movimento sono punti basilari per un sano invecchiamento: l’alimentazione è sempre più argomento al centro dei dibattiti sulla cura della persona e sull’importanza strategica nel mantenere in forma il corpo e la mente.

La malnutrizione nell’anziano non è infrequente, soprattutto nell’anziano fragile. Essa, se non riconosciuta e curata, causa un aumento della mortalità e della morbilità.

E’ questo il grande tema dell’incontro di sabato  22 marzo, condotto dalla dietista dell’Asl TO5  Alessandra Fontana.

L’incontro si terrà, dalle ore 15 alle ore 17, presso il locale Iconà  della parrocchia Santi Pietro e Paolo di Carmagnola (via don Pipino).

AMA Odv – Associazione Malati di Alzheimer

Punto Alzheimer Carmagnola

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