Wishew, il primo social network filantropico al mondo, presto anche in Italia

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Wishew

I fondatori Antonino Risicato, Giacomo Vose, Vincenzo De Caro

Si chiama Wishew e si legge wish you ovvero, ti auguro. L’augurio è che gli utenti del primo social network filantropico al mondo possano realizzare il proprio desiderio. In questo senso Wishew sovverte le regole della connessione digitale: alla logica dei like sostituisce il donare e i post non vogliono attenzione, ma creare legami.

Dopo il successo in America, UK, Canada e Australia il social a luglio arriverà in Europa, quindi anche in Italia, in America Latina e MENA (Middle East and North Africa) con una bella storia da raccontare che si è sviluppata in un solo anno.

Uno dei primi a credere nel progetto è stato infatti Leonardo Maria Del Vecchio, Chief Strategy Officer di EssilorLuxottica, che ha scelto di sostenere Wishew intuendone il potenziale umano, culturale e industriale. Oltre a lui ci sono personaggi internazionali come Mr. Thank You, il filantropo e imprenditore del digital giving che su Instagram conta quasi 50 milioni di follower.

Fondato nel 2022 da Giacomo Vose, Antonino Risicato e Vincenzo De Caro – tre imprenditori italiani con background in fintech, brand strategy e product innovation – Wishew permette a chiunque di esprimere un desiderio attraverso un breve video che racconta chi è e cosa sogna e ciascun desiderio può essere sostenuto dalla community con donazioni dirette, commenti, reactions o condivisioni senza intermediazione o filtro estetico.

Wishew è uno spazio libero di espressione dove ogni utente può postare pensieri, visioni, storie e progetti. Tutto confluisce in un feed ispirazionale governato da un algoritmo diverso da quello dei social tradizionali perché qui non contano i like, ma il valore, la risonanza, l’ispirazione. Non si premia la viralità, ma l’autenticità. Le connessioni infatti avvengono tra persone che sentono il mondo nello stesso modo.

Oggi Wishew si posiziona in un punto strategico tra due mercati in rapida espansione: crowdfunding e social media, che insieme superano i 500 miliardi di dollari a livello globale. Il primo cresce a un tasso annuo del 12%, spinto dalla diffusione del digital giving, il secondo – con un CAGR del 14,8% – continua ad ampliare il proprio impatto culturale ed economico grazie alla trasformazione costante delle dinamiche sociali online.

Con oltre 5 miliardi di utenti digitali attivi nel mondo e una donazione media di 96 dollari per utente, la convergenza tra generosità, contenuto e community rappresenta quindi una delle più grandi opportunità della prossima decade. In questo scenario, Wishew non è un progetto laterale: è un’infrastruttura sociale emergente, pensata per durare. Una nuova piazza digitale dove persone, aziende impegnate nella responsabilità sociale e organizzazioni filantropiche si incontrano per generare impatto.

Non solo una piattaforma per raccogliere donazioni, ma un vero e proprio motore sociale globale che unisce supporto emotivo e sostegno economico grazie a dinamiche ad alta interazione, meccanismi di gamification e narrazione autentica. Su Wishew esprimere un desiderio significa entrare in una community che ascolta e risponde: un luogo in cui altruismo e partecipazione attiva diventano moderni, coinvolgenti e culturalmente rilevanti per le nuove generazioni.

In un’epoca in cui le piattaforme social stanno ridefinendo le dinamiche culturali globali, Wishew introduce un’alternativa capace di integrare espressione personale e impatto reale. La sfida non è tecnologica, ma di senso: costruire uno spazio in cui tornare a credere che condividere possa davvero avvicinare. E forse, da lì, riscrivere le basi di una nuova cultura digitale.

Elisabetta Einaudi

 

 




 

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