Tra pittura e scultura la collettiva ospitata a Casa Cavassa per il Mese della Cultura di Carmagnola

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casa cavassa

Mariarosa Gaude

In occasione del  Mese della Cultura di Carmagnola, in programma dal 30 maggio al 9 luglio 2025, gli spazi di Casa Cavassa ospitano “Casa Cavassa. Una scatola magica per l’arte”, esposizione di arte contemporanea a cura di Elio Rabbione e dell’Associazione Amici di Palazzo Lomellini.

La mostra sarà  inaugurata giovedì 5 giugno alle ore 17:30 e sarà visitabile sino al 29 giugno ad ingresso libero (iorari: giovedì, venerdì e sabato dalle 15.30 alle 18.30; domenica anche dalle 10.30 alle 12.30) L’esposizione è allestita nel salone al primo piano dello storico palazzo rinascimentale di via Valobra 143.

L’organizzazione è curata dall’Associazione Amici di Palazzo Lomellini, che usualmente opera negli spazi dell’omonimo palazzo – attualmente in fase di ristrutturazione – e si avvale del sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Carmagnola.

Si tratta di una ricca collettiva di arte contemporanea che riunisce 34 pittori e pittrici affiancati da tre scultori, offrendo al pubblico una varietà di tecniche, stili e tematiche. Tra i nomi più noti al grande pubblico, i lavori lignei di Giancarlo Laurenti e Pippo Leocata e le sculture in bronzo di Sergio Ùnia, artista che da sempre interpreta con raffinatezza e sensibilità la figura femminile in chiave classica.

casa cavassa

Giancarlo Laurenti

Nel percorso pittorico si segnalano, tra gli altri, i paesaggi boschivi di Graziella Alessiato, le intense espressioni degli anziani ritratti da Roberto Andreoli – tra drammi e ricordi di “Il sole dei vecchi / è un sole stanco” – e le marionette dell’infanzia dipinte con maestria da Guido Bertello. Luciano Spessot porta in mostra i suoi noti soggetti botanici, Angelica Bottari propone originali “teatrini” contemporanei, mentre Andreina Bertolini si concentra su volti dai tratti mediterranei. Ezio Curletto, da sempre sperimentatore, presenta nuove ricerche tecniche accanto ai lavori di Paolo Pirrone, realizzati su lamiera. E ancora le pittosculture di Paolo Viola, i disagi e gli incubi di Christian Sorrentino, le peonie di Mariarosa Gaude, gli scorci cittadini di Lidia Delloste, Luisella Rolle e Annamaria Palumbo, i riflessi d’acqua di Adelma Mapelli, i papaveri intensi di Bruno Molinaro e le
impressioni del territorio firmate da Dario Cornero.
Una mostra corale che mette in dialogo linguaggi, offrendo uno spaccato ricco e variegato della passione pittorica e scultorea contemporanea.

 

 




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