Nuovo Decreto e ulteriori restrizioni, il Piemonte torna arancione e richiude bar e ristoranti – Cirio conferma la ripresa delle lezioni in presenza anche alle superiori

 

Decreto 14 gennaio

Entra in vigore domani il Dpcm del 14 gennaio 2021 firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte contenente le nuove misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid 19 e il Piemonte da domenica torna zona arancione, come buona parte dell’Italia.

Il nuovo Decreto  estende fino al 5 marzo  le disposizioni  attualmente in vigore,  tra cui il coprifuoco dalle 22 alle 5 e la chiusura nei festivi e prefestivi delle attività all’interno dei centri commerciali e assimilati ( fatta eccezione per alimentari, edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, librerie e prodotti agricoli e florovivaistici).
Si introducono però sull’intero territorio nazionale  le seguenti misure ulteriormente restrittive: divieto di spostamento tra regioni e province autonome dal 16 gennaio al 15 febbraio 2021, indipendentemente dal colore della regione di appartenenza, salvo spostamenti consentiti (lavoro, residenza, domicilio, abitazione, salute, comuni com meno di 5000 abitanti); da sabato 16 gennaio  al 5 marzo l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18 indipendentemente dal colore della regione per bar e altri esercizi simili senza cucina e commercio al dettaglio di bevande.
Ogni Regione dovrà poi adeguarsi alle  misure specifiche per l’area di rischio attribuita in base ai dati epidemiologici dal Ministro della Salute.
Per la zona arancione scatta per decreto la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e la ristorazione con asporto fino alle 18 per gli ateco 56.3 e 47.25 e fino alle 22 per tutte le altre attività di ristorazione, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Restano chiusi cinema, teatri, mostre e musei.
Regione Piemonte reddito di cittadinanza

Poco fa il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, confermando lil ritorno in zona arancione, ha commentato; “I dati della nostra regione ci collocano in zona arancione in attuazione della nuova classificazione adottata a livello nazionale per contrastare l’incremento della circolazione del virus che si sta registrando in tutta Italia ed Europa. Il nostro Rt è cresciuto a 1.14, anche se è importante segnalare che la pressione ospedaliera, pur restando significativa, continua progressivamente ad alleggerirsi grazie agli sforzi virtuosi che i piemontesi hanno saputo fare nelle scorse settimane. So che questo è un nuovo sacrificio per tutti ed è la ragione per cui ho chiesto al Governo che i ristori previsti per le categorie chiuse siano certi e immediati. Mi riferisco in particolare al mondo dello sci, ristoranti e bar. Su questi ultimi mi auguro che da Roma rivedano la scelta di bloccare l’asporto a partire dalle 18, perché come ho segnalato in Conferenza delle Regioni è una decisione che appare poco comprensibile e fortemente punitiva. Per quanto riguarda la scuola, come previsto dal Comitato tecnico scientifico nazionale e dal Governo, da lunedì anche le scuole superiori potranno ripartire in presenza seppur al 50%. Questo anche grazie al Piano Scuola Sicura che la Regione ha messo in campo e ad un enorme lavoro fatto con i prefetti, i territori e il mondo scolastico e dei trasporti per garantire la ripresa in sicurezza. Ma non abbasseremo la guardia e monitoreremo la situazione a scuola ogni giorno, per intercettare subito eventuali criticità ed intervenire in modo immediato con misure più restrittive se la situazione epidemiologica dovesse renderlo necessario”.

Le principali misure della Zona Arancione




SPOSTAMENTI

Sì agli spostamenti all’interno del proprio Comune senza autocertificazione, che si raccomanda però di evitare se non necessari.

Vietato spostarsi sia dal proprio Comune che in entrata e in uscita da una Regione all’altra, salvo che per lavoro, studio, salute o necessità.

Consentiti gli spostamenti dai Comuni con meno di 5000 abitanti per una distanza non superiore ai 30 km, ma non verso i capoluoghi di provincia.

Consentita la visita a parenti e amici, solo all’interno del proprio Comune e nel limite di due persone, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

SCUOLA

Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie

Didattica in presenza per le scuole superiori al 50%

ATTIVITA’ MOTORIA

Consentite l’attività motoria e l’attività sportiva all’aperto, all’interno del proprio Comune.

Aperti i centri sportivi, mentre sono chiusi impianti sciistici, piscine e palestre

ATTIVITA’ COMMERCAILI

Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 18 per i bar, fino alle ore 22 per i ristoranti, mentre è sempre permessa la consegna a domicilio

Apertura dei negozi al dettaglio e chiusura nel weekend dei centri commerciali (ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, fiorai, tabaccherie, edicole e librerie presenti al loro interno)

Apertura dei parrucchieri e dei centri estetici

Apertura dei mercati anche extra-alimentari

Sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie

TRASPORTI

Per il trasporto pubblico locale e ferroviario regionale il coefficiente di riempimento non può essere superiore al 50%

CULTURA

Chiusura di musei e mostre, teatri e cinema

Condividi questo articolo

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.