“Se fossi io il sindaco di Carignano”… Le fantastiche ipotesi dei bambini di una classe della Scuola Primaria

Ci sono anche loro, i bambini della classe Terza D dell’Istituto Comprensivo di Carignano  – Scuola Primaria di via Tappi 44, tra i premiati ad aprile con diploma di emerita partecipazione al ventiduesimo concorso scolastico “Alfredo Giugiaro” indetto dal Rotary Club di Moncalieri.
Tema proposto dal Rotary: “Cosa faresti se fossi sindaco della tua città?”.
Titolo del lavoro realizzato dagli alunni guidati dall’insegnante Patrizia Benevenga: “Ipotesi fantastica: cosa succederebbe se… fossi sindaco della mia città!”. Gli alunni si sono infatti cimentati con la tecnica delle “ipotesi fantastiche” appresa attraverso la lettura in classe della “Grammatica della fantasia” di Gianni Rodari.
“Il tema richiesto da sviluppare – spiega l’insegnante – ha rappresentato, altresì, l’occasione giusta per avviare i bambini stessi alla conoscenza del sistema amministrativo di un paese, per suscitare motivi di riflessione e affrontare con spirito critico e propositivo i problemi che li riguardano da vicino, non solo in ambito scolastico, ma anche territoriale”.
l risultato finale è stato un elaborato rappresentato da sei cartelloni da sfogliare, riproducenti ambienti paesaggistici e brevi riflessioni generali e, in ultimo, la raccolta delle produzioni scritte individualmente, in cui ciascun alunno ha potuto “fantasticare” sul sentirsi “sindaco per un giorno”.
“Sono state utilizzate tempere, pastelli a olio, materiali vari (semi, lana, spighe, paglia, brillantini, stelle filanti, accessori di recupero, …), senza limiti di fantasia – si legge sul blog della classe http://classe2dcarignano.blogspot.it/, che invitiamo a visitare anche per vedere le foto del lavoro al completo – Una splendida fascia tricolore (realizzata a mano dalla rappresentante di classe) aggiunge un tocco speciale al lavoro”.




L’insegnante Patrizia Benevenga sottolinea: “L’aspetto più interessante del lavoro non è stato, dunque, l’elaborato finale (che pur ha fatto guadagnare un premio), bensì tutte le dinamiche e strategie operative messe in gioco dai bambini per produrlo! Il lavoro di squadra, l’utilizzo del materiale, le conversazioni, …i tempi e gli spazi da pensare e organizzare… insomma un percorso lungo e faticoso, ma costruttivo e formativo”.
In copertina, un sindaco “pacioso, dall’aria simpatica” invita a sfogliare il grande libro di progetti per la propria città: “…vorrei rendere il mio paese ricco di colori, i colori della natura e del benessere, delle emozioni più belle, quali la gioia dei bambini, la serenità dei grandi… Se questi cartelloni sfoglierai, del mio paese t’ innamorerai!”

Ogni pagina del librone rappresenta un quadro paesaggistico con una visione/missione che lo descrive: SE IO FOSSI SINDACO…

“… girerei tra i campi dove silenzio e pace regnano, dove intensi profumi nell’aria aleggiano. …girerei tra i campi per osservare il lavoro dei contadini, per chiedere loro cosa va e cosa non va, e cosa serve per produrre di più! E’ importante valorizzare e incentivare la produzione locale! E’ importante consumare cibo prodotto dai nostri campi! (Quadro realizzato con tempere per lo sfondo, spighe vere di grano, semi di girasole, semi vari,…);

“…farei un giro nelle scuole, dove i bambini trascorrono tante ore al giorno, per vedere se hanno tutti gli strumenti e gli spazi idonei per lavorare meglio e crescere; per vedere se vivono in un luogo sicuro! …farei un giro tra i parco giochi, affinché fossero sempre attrezzati e puliti! (Quadro realizzato con pastelli a olio per lo sfondo, accessori di bomboniere, stelle filanti,…);

“…punirei severamente chi non rispetta il paese, chi lo inquina, chi lo deturpa! …sarei sensibile allo spreco, al traffico! … regalerei un bus agli scolari per dare loro la possibilità di conoscere bene il proprio territorio, far desiderare di restarci e collaborare per renderlo un luogo meraviglioso!” (Quadro realizzato con pastelli a olio per lo sfondo, fili di lana…);

“…renderei il mio paese un posto sicuro, affinché anche di notte si prenda coraggio e diventi piacevole fare una passeggiata di rientro a casa al solo chiaror di luna! (Quadro realizzato con pastelli a olio per lo sfondo, collage, brillantini per effetto argentato, …).

Alberto; Andrea; Alessandro; Alessia; Caterina; Cosmina; Entoni; Federico L.G.; Federico P.; Hamza; Houda; Iris; Gabriel; Giuditta; Martina; Michela; Nour; Ela; Elena; Lucia; Nicole; Simone. Tutti i bambini (n ordine alfabetico) e le loro proposte (in ordine casuale).

Costruirei un fiume di cioccolato dove tutti i bambini potrebbero andare a fare merenda. Metterei in ogni piazza una giostrina per far giocare tutti i bambini. Farei costruire una casa con le pareti di cioccolato fondente, le finestre di cioccolato bianco, il tetto di lamponi e il pavimento di meringhe.
Farei un centro sportivo più grande del mondo; la squadra di calcio andrebbe subito in serie A. Farei una chiesa. Costruirei una città più grande del mondo. Al posto della scuola costruirei un campo da motocross, ma mi piacerebbe anche realizzare una scuola bella grande!
Quando divenne sindaco, lei aiutava tutti gli uomini della sua città! Aiutava i poveri: gli dava da mangiare, gli comprava vestiti nuovi, … Faceva costruire le strade belle dritte, così le macchine potevano procedere senza pericoli. Faceva costruire le case così bene che non cadevano mai! Cercava lavoro per i poveri, così avevano i soldi.
Darei il cibo ai poveri e una casa. Farei raccogliere tutta la spazzatura. Farei in modo che tutti avessero un lavoro, potessero andare a scuola, avessero un parco.
Se io fossi il sindaco migliorerei la nostra città. Per migliorarla farei mettere tantissimi giardini colorati e farei imprigionare tutte le persone che butterebbero le cartacce a terra! Farei mettere dei cespugli a forma di case e villaggi; tetti viola; bagni pubblici sempre puliti; i giocattoli dei giardini riposti nei garage ordinati in fila dopo che i bambini ci hanno giocato. E sempre in questi giardini metterei dei piccoli campi da golf.
Il nuovo sindaco impose queste nuove regole di vita: mettere i cartelli stradali, mettere più parchi per i bambini, pensare alle famiglie e organizzare feste.
Se io fossi il sindaco la mia città sarebbe bella, grande, pulita. La gente sarebbe educata perché ascolterebbe il sindaco della loro carissima città. Farei smettere la guerra, perché fa proprio male al cuore e si muore! Farei calmare la gente, quella molto arrabbiata.
Se io fossi il sindaco farei pulire di più le strade; vieterei di buttare i rifiuti a terra (sigarette, cartacce, …). Farei inquinare di meno; farei più aree pedonali per poter camminare in sicurezza. Farei piste ciclabili; più verde (aiuole, fiori, …). Inviterei tutti i bambini ad andare a scuola a piedi o in bicicletta (a parte se fa brutto tempo o se si abita lontano). Metterei più parco-giochi per chi vive negli appartamenti. Andrei personalmente in tutte le scuole per salutare i bambini di tutte le classi. Farei fare più laboratori!
Se io fossi il sindaco della mia città avrei molto lavoro da fare! Per prima cosa farei mettere molti bidoncini della spazzatura per le strade perché ce ne sono pochi. Come ultima cosa sceglierei una domenica di primavera per la festa delle mongolfiere.
Se io fossi il sindaco, la mia città sarebbe bella. Manderei i miei assessori ad aiutare le persone.
C’era una volta una ragazza di nome Alessia. Quando divenne sindaco fece tante cose: aiutava i bambini poveri; faceva costruire strade facili da percorrere, edifici alti e spaziosi, case e palazzi resistenti, i muri delle scuole che non si rompevano.
Se io fossi sindaco farei inquinare di meno. Andrei a vedere le scuole per conoscere i bambini tre volte all’anno! Metterei più negozi di scarpe e meno di tutte le altre cose (vestiti, cibo, …). Pulirei le strade, metterei più piazze dove i bambini e gli adulti potessero camminare senza pericolo. Metterei più fiori e più zone verdi per abbellire la città. Inviterei tutti i bambini ad andare a scuola a piedi (a parte quelli che non possono perché sono lontani).
Io, sindaco della mia città, andrei in tutte le borgate del paese e farei un controllo affinchè non venisse buttata spazzatura nelle varie stradine. Farei ristrutturare le scuole medie e quelle primarie: cambierei le tapparelle, ristrutturerei le classi e soprattutto, urgentemente, farei riparare la palestra perché entra l’acqua e cadono calcinacci dal tetto.
Costruirei un cinema, un parco spaziale, una sala giochi, un parco con mille scivoli che non smetterebbero mai di girare. Metterei una televisione grandissima al centro della piazza e una pista per mini kart.
Se io fossi sindaco vorrei che tutte le strade fossero asfaltate (per esempio la mia strada) o che tutti avessero una bella casa che non fosse traballante o pericolosa!
La prima cosa che farei è mandare in Africa tutti i predatori o animali pericolosi. La seconda cosa è dare un po’ dei miei soldi alle persone povere. La terza cosa che farei è costruire una mensa dei poveri. La quarta è mettere veicoli, fabbriche, ecc. ad elettricità. La quinta è dare una casa ai poveri. La sesta è mandare a scuola tutti i bambini.
Oggi sono stata eletta sindaco della mia città; da oggi m’impegnerò a renderla più bella e soprattutto più felici i suoi abitanti. Le mie proposte sono: mettere a posto i campi sportivi che già esistono e costruire quelli che mancano perché vorrei che ci fosse un campo per ogni sport: pallacanestro, tennis, pallavolo, calcio e bocce.

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