Arte a 33 Giri all’ombra della Mole – Giovedì 15 dicembre incontro “Festival jazz di ieri e di oggi” ricordando Sergio Ramella e una mostra fotografica di Roberto Tarallo Giovando
Arte a 33 Giri all’ombra della Mole, da ascoltare e da vedere giovedì 15 dicembre, a Vanchiglia 3 – Spazi di Connessioni Creative (via Vanchiglia 3): con un incontro legato al mondo della musica e al suo intreccio multidisciplinare AICS Torino desidera ricordare la figura di Sergio Ramella, ideatore dei primi festival jazz promossi da AICS a Torino e Ivrea, scomparso il 16 dicembre 2012.
Appuntamenti in presenza a ingresso libero, anche in diretta su Radio Contatto e con riprese video di AICS Web TV, organizzazione a cura di Roberto Tos. Realizzato nell’ambito del progetto Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.
Alle ore 17.30 inaugurazione della mostra fotografica “Una vita in Jazz – 50 anni di immagini con i grandi musicisti della musica afroamericana”, di Roberto Tarallo Giovando. Esposizione di venticinque scatti fotografici realizzati da Roberto Tarallo Giovando, tra i fotografi ufficiali dei festival diretti da Sergio Ramella tra cui Jvc Newport Jazz Festival Torino. Fotografie di Enrico Rava, Dee Dee Bridgewater, Ares Tavolazzi, McCoy Tyner, Gato Barbieri, Emanuele Cisi, Furio Di Castri, Gianluca Petrella, Brad Mehldau, Giorgio Li Calzi, Giulio Capiozzo e altri musicisti.
Aperta fino al 30 gennaio; orario visite: dal lunedì al venerdì 11-13 e 15-18.
Alle ore 18.30 Festival jazz di ieri e di oggi (ricordando Sergio Ramella). Il jazz raccontato da alcuni tra i protagonisti dei festival di ieri e di oggi, dall’International Jazz Festival Torino, Jvc Newport Jazz Festival Torino, Euro jazz Festival di Ivrea, Torino Jazz Festival, fino alla nascita del Consorzio Piemonte Jazz.
Conduce l’incontro Marco Basso (giornalista La Stampa), in conversazione con Giorgio Li Calzi ((musicista, direttore CHAMOISic, ex direttore Torino Jazz Festival 2018-2022), Matteo Negrin (direttore Fondazione Piemonte dal Vivo), Renato Rolla (presidente Consorzio Piemonte Jazz), Sebastiano Vitale (art director). Ezio Dema (presidente AICS Torino Aps) e altri protagonisti.
L’incontro viene anche trasmesso in diretta su www.radio-contatto.com.
Il 16 dicembre 2022 ricorrono 10 anni dalla scomparsa di Sergio Ramella. Uomo del jazz, contribuì a portare in Italia, a Torino alcuni tra i più grandi nomi del jazz. Dallo Swing Club, il primo jazz club torinese negli anni 60/70, alle stagioni dei Punti Verdi alla Pellerina e alle stagioni di concerti jazz per il cartellone di Jazz per Torino, dall’Eurojazz Festival di Ivrea fino ai grandi Festival Jazz estivi torinesi ai Giardini Reali e in Piazzetta Reale del International Jazz Festival Torino fino al Torino JVC Newport Jazz Festival (gemellato con il più importante festival Jazz americano di Newport e unico in Europa con la sponsorizzazione JVC). La musica e l’organizzazione di eventi era una passione che lo aveva portato a incontrare e diventare amico di quasi tutti i più grandi musicisti internazionali e nazionali, Dizzie Gillespie, Art Blakey, Tito Puente, Manhattan Transfer, Sarah Vaughan, Pat Metheny, Miles Davis, Mc Coy Tyner, Chick Corea, BB King, Enrico Rava, Gianni Basso, Michel Petrucciani, Toots Thielemans, Philip Catherine, Massimo Urbani (a cui dedicò un meraviglioso concerto di solidarietà dopo la drammatica scomparsa per raccogliere fondi per la famiglia), Tullio De Piscopo fino all’indimenticabile Chet Baker (che a Torino e con Ramella era di casa e sempre a Torino fece il suo ultimo travagliato concerto italiano pochi giorni prima della sua tragica morte) e molti altri. Sergio Ramella è stato un grande organizzatore, un promoter con cui sono cresciuti alcuni di quelli che hanno fatto negli anni la storia del jazz torinese e italiano come Franco Mondini, Furio Di Castri, Massimo Faraò, Flavio Boltro (da Sergio fortemente sostenuto e soprannominato Dizzino). Ma è stato anche un dirigente nazionale e torinese dell’AICS e un operatore culturale che ha dato il proprio apporto per oltre trent’anni con i diversi Assessori alla Cultura torinesi alla organizzazione di proposte, progetti, manifestazioni, alla promozione di locali, circoli, teatri che hanno contribuito a rendere Torino una Città internazionale e culturalmente vivace.