Slow fashion e puro stile made in Italy, anzi in Piemonte: Takaturna parte dal taglio cinetico per una moda che coniuga sartorialità e sostenibilità

takaturna

Sostenibilità, rispetto per la natura, tecnologia avanzata, tessuti e materiali di qualità e taglio cinetico per un look adattivo che supera l’identità di genere ed è puro stile made in Italy, anzi in Piemonte. Stiamo parlando di Tatakurna, avanguardistico brand emergente che coniuga sartorialità e sostenibilità ed ha inaugurato il suo primo showroom al civico 1 di via San Pio V Mondovì, a pochi passi da piazza Maggiore nello splendido centro storico medievale della cittadina in provincia di Cuneo e ai confini con le Langhe.

takaturna

 

Takaturna sfida l’idea stereotipata della moda di classe e si propone non solo come marchio di abbigliamento ma come vero e proprio stile di vita segnando una svolta in tema di outfit. Una linea pensata per le nuove generazioni, gli sportivi e i professionisti che si approcciano all’esistenza e guardano al futuro nel segno del comfort, del benessere ambientale, sociale ed economico, e di una nuova idea di relazione con la comunità di riferimento e la natura. Un nuovo modo di vestire che piace per l’adattabilità dei capi, il taglio innovativo, i materiali ecologici e i principi che si celano dietro alle sue forme.

takaturna

Takaturna si ispira, infatti, al concetto di slow fashion, è  genderfluid e, soprattutto, eco friendly e 100 % made in Italy. Una concezione rivoluzionaria e assolutamente in linea con i tempi in divenire e lo stile contemporaneo quella di Francesca Comino, figlia d’arte, terza generazione dell’azienda Linea donna (da 60 anni nell’ambito della produzione di capi spalla e abbigliamento d’alta moda) e direttrice creativa della linea Takaturna, termine che se declinato in lingua piemontese significa “ricominciamo da capo”. Con una passione per l’Africa, la vela e una visione olistica dell’essere umano, la giovane designer promuove non solo un brand ma raccoglie attorno alla sua linea una community che adotta uno stile di vita che mette al centro la persona, l’ambiente. Non a caso il logo scelto è una spirale, simbolo della circolarità, del movimento infinito della vita. Un’attenzione particolare viene posta all’utilizzo di tessuti e materiali provenienti da fonti ecologiche e dalla filiera corta. Le lane, i cotoni, i lini e i tessuti tecnici arrivano per la maggior parte dalle migliori aziende del biellese, del novarese e del comasco.

takaturna

Una particolarità del marchio è di aver recuperato un’antica tecnica stilistica: il taglio cinetico che restituisce capi d’abbigliamento comodi e versatili. Ma di cosa si tratta? È un antico metodo di progettazione, proprio della tradizione sartoriale, che si basa su un approfondito studio dei movimenti biomeccanici naturali del corpo restituendo un design confortevole e senza confini di genere. Il taglio cinetico viene modellato seguendo la fluidità del movimento umano. Un solo taglio. Zero spreco di tessuto perché ogni singolo pezzo di stoffa si modella attorno al corpo, contrariamente al taglio tradizionale che sfrutta modelli statici e assembla più pezzi.

takaturna

In occasione dell’inaugurazione dello showroom monregalese è stata presentata l’ultima collezione, dopo le Collection Zero e Bay of Angels. Si chiama KinetiCut e si ispira alla cultura delle comunità africane e al valore della tribù, attualizzando in chiave occidentale e contemporanea i colorati simboli presenti nelle case e nei costumi tradizionali dei villaggi sudafricani. “Il brand, attraverso i capi creati, vuole essere custode e testimonianza di un legame tra generazioni e di unioni ancestrali che ci identificano come persone. Ogni modello e cucitura rappresentano una narrazione che travalica il tempo e celebra l’intimità della famiglia e gli inossidabili legami della tribù, della comunità”, spiega Francesca Comino. I capi seguono linee semplici, ampie e poco sagomate. Sulla passerella di Takaturna sfilano pantaloni, cappotti, montgomery, casacche, dolcevita, camicie, giubbotti e t-shirt fuori dagli schemi e realizzati con tessuti naturali: dalle lane al cotone e al lino fino a filati in econyl©, nylon riciclato e poliamide riciclato con l’inserimento di innovativi particolari: chiusure con i tiranti a scorrimento che sostituiscono le cinture, abbottonature che preferiscono i magneti ai bottoni.

takaturna

Un capo Takaturna ha vita quasi “infinita”. Può essere indossato da tutta la famiglia, passato di generazione in generazione grazie all’alta qualità dei materiali o regalato, assicurando il processo di ecosostenibilità. La volontà di contribuire a ridurre l’impatto ambientale si esprime con le consuetudini d’un tempo. Alla maniera dei sarti di antica memoria ogni capo è realizzato su ordinazione ma, forti delle evoluzioni temporali e tecnologiche, è venduto online garantendo una filiera corta dall’azienda al cliente, anche se il brand si sta affacciando al mercato italiano e straniero per la vendita in showroom.

takaturna

Il cin cin inaugurale dello showroom monregalese, con bollicine e Nebbiolo, è stato sottolineato dalla degustazione curata dalle Cantine Bonaparte  e dalle specialità dolci tipiche di Mondovì, le risòle, della Pasticceria Comino

Patrizia Veglione

 

 




Condividi questo articolo

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.