Dai materiali di scarto del caffè all’energia rinnovabile: Costadoro trasforma la pellicola dei chicchi in biogas

caffè costadoro

Le bacche di caffè a maturazione sulla pianta

Energia pulita e rinnovabile dai materiali di scarto del caffè: Costadoro S.p.a. insieme al partner Borgo Campagna trasforma la pellicola argentea che avvolge i chicchi  in una risorsa per la produzione di biogas.

L’azienda torinese oggi è una realtà industriale presente in oltre 40 Paesi e nel 2023 ha ottenuto l’ambita Certificazione B Corporation, assegnata alle società che si impegnano a osservare alti standard di performance sociale e ambientale, di trasparenza e responsabilità e che operano nel rispetto di tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema: dai fornitori ai clienti, passando per i collaboratori, con particolare attenzione alle generazioni future.

Essere sostenibili significa operare in maniera responsabile su tutta la filiera, partendo dai fornitori delle materie prime, passando per i propri dipendenti, sino ad arrivare ai clienti finali non dimenticando mai l’impatto su ambiente e società.

Ma soprattutto quando si parla di sostenibilità e di aziende B Corp, è essenziale adottare misure per ridurre la propria impronta sul pianeta e sull’ambiente: la valorizzazione dei sottoprodotti è cruciale per ottimizzare le risorse e ridurre gli sprechi, poiché si tratta di residui che possono essere impiegati come materia prima nella stessa filiera produttiva o in una diversa.

Il frutto del caffè è una drupa che in genere contiene due semi avvolti da un rivestimento chiamato pellicola argentea, da un ulteriore strato denominato pergamino ed infine dalla buccia chiamata cascara. La cascara essiccata, ricca di antiossidanti, è ottima per la preparazione di infusi, ma non è l’unico sottoprodotto al quale viene data una seconda vita in Costadoro. Infatti, vengono recuperati anche i principali materiali di scarto della tostatura che sono le pellicole argentee. Durante le fasi di lavorazione nei paesi di origine, una parte di esse si stacca, mentre la componente restante viene rimossa durante la tostatura in un secondo momento, nella Torrefazione di Torino.

Negli anni Costadoro ha studiato un modo di riutilizzare le pellicole argentee grazie ad un innovativo sistema di aspirazione interno alle tostatrici.  Un processo reso possibile dalla collaborazione con  Borgo Campagna, un’azienda di Castellazzo Bormida specializzata nell’acquisto di sottoprodotti industriali da impiegare nei propri impianti di digestione anaerobica.

Questi impianti convertono i sottoprodotti organici, compresa la pellicola argentea del caffè, in biogas e biometano, e sono utilizzabili in agricoltura, con scopi bioenergetici. Il biogas prodotto, infatti, viene impiegato anche per l’attività agro-energetica, contribuendo a creare un ciclo di produzione maggiormente sostenibile e più circolare.

 

 




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