Contro gli sprechi alimentari, a favore dei più bisognosi: “Food.Waste.StandUp”

Contro lo spreco, a favore delle donazioni. E’ piemontese il primo progetto di  filiera per aumentare le donazioni di prodotti alimentari a persone bisognose. Il protocollo di intesa per “Food.Waste.StandUp” è stato siglato in Regione nei giorni scorsi.
Secondo  elaborazioni  di  Federdistribuzione, si può stimare che lo spreco alimentare in Piemonte sia pari a circa 450.000  tonnellate annue, per il  47 %  attribuibile  alle  famiglie  e  per  la  restante  parte  agli  operatori  economici,  con  l’agricoltura  responsabile  del  32%,  la  distribuzione  del  15 %,  la  trasformazione  industriale del  2% e la ristorazione del 4 %.
Arginare  il  fenomeno  dello  spreco  alimentare  è  una   necessità   sociale,  ambientale  ed  economica. Ed è per questo che  è stato illustrato presso la sede della Regione  Piemonte “LIFE – Food.Waste.StandUp”,  il  primo  progetto  di  filiera  finalizzato  alla  lotta  allo  spreco  e  all’aumento delle donazioni alimentari a enti caritativi e persone bisognose.
L’evento  si è tenuto alla presenza degli assessori  all’Ambiente,  Urbanistica,  Programmazione  territoriale  e  paesaggistica,  dell’assessore  alle Politiche giovanili, Diritto allo studio universitario, Cooperazione decentrata internazionale, Pari  opportunità,  Diritti  civili,  Immigrazione  e  dall’assessore all’Ambiente del Comune  di  Torino.
Il  progetto,  coordinato  da  Federalimentare  in  partenariato  con  Federdistribuzione,  Fondazione  Banco  Alimentare  Onlus  e  Unione  Nazionale  Consumatori,  è  cofinanziato  dalla  Commissione Europea nel quadro del programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE  2014 – 2020) e consiste in una campagna di comunicazione e sensibilizzazione, rivolta a tutta la  filiera: partendo dall’industria, passando per la distribuzione e arrivando ai consumatori.
Tra  le  imprese presenti  Mauro  Anfossi  e  Antonio  Guzzon  di  Auchan,  Simone  Pescatore  di  Bennet e  Marco  Grosso  di  Dimar che  hanno  evidenziato  le  iniziative  intraprese  dalle  loro  aziende per ridurre lo spreco ed aumentare le donazioni (i materiali presentati sono disponibili  al sito www.federdistribuzione.it).



“La Regione Piemonte, negli ultimi anni, ha promosso un’attività di informazione, formazione e  di  educazione  alla  sostenibilità  ambientale – ha  dichiarato   l’assessore  all’Ambiente  della  Regione  Piemonte  – arrivando  a  portare l’educazione  ambientale a  essere  uno dei  cardini dellepolitiche ambientali della  nostra Regione. Promuovere la  riflessione sulla  produzione  dei  rifiuti  generati  dagli  sprechi,  ancor  più  se  alimentari,  e  condurre  a  un  atteggiamento responsabile da parte de i cittadini, in special modo in un contesto temporale di  grandi differenze sociali, è diventato un dovere delle pubbliche amministrazioni così come delle  aziende  che  operano  nella distribuzione  degli  alimenti.  Il  protocollo  firmato  oggi  va  proprio  nella direzione giusta, quella di promuovere uno sviluppo economico che non prescinda da una  coscienza ambientale responsabile e da una maggiore equità sociale”. “Oggi non può più essere tollerato lo spreco di cibo  – afferma l’assessora regionale ai Diritti dei  consumatori – La crisi ha insegnato a tutti a essere più attenti e a optare per il riutilizzo.  Alcuni  grandi chef  hanno  introdotto  gli  avanzi  nelle  loro  ricette.  E  anche  la  Regione  da tempo è impegnata nella lotta agli sprechi, tanto che, per il lavoro fatto, ha ricevuto anche  diversi premi tra cui quello “Vivere a spreco zero”
Su  iniziativa  di  Federdistribuzione,  è  stato sottoscritto  un  protocollo  d’intesa con  la  Regione, siglato dai partner di LIFE – Food.Waste.Stand.Up, finalizzato a sviluppare una serie di  attività volte ad aumentare e rendere più agevoli, per le aziende che operano sul territorio, le  donazioni di prodotti alimentari in favore delle persone indigenti.
Il protocollo prevede attività concrete   di   coinvolgimento   delle   Amministrazioni   locali   da   parte   della   Regione   e   di coinvolgimento  dei  propri  associati  da  parte  dei  partner  del  progetto,  attivando  le  relazioni  necessarie  per  produrre  risultati  positivi.  Vuole  infatti  dare,  da  parte dei  firmatari,  una  testimonianza concreta  del loro  impegno verso  una riduzione dei quantitativi di rifiuti prodotti  e,  di  conseguenza,  della  diminuzione  dei  relativi  costi  economici,  sociali  ed  ambientali  di  smaltimento,  prevedendo  anche  l’introduzione  di un  concetto  di  premialità  per  i  soggetti economici che, facendo donazioni, attivano questo percorso virtuoso.
“Oggi,  insieme  alla  Regione  e  agli  altri  partner  del  progetto  LIFE – ha affermato Massimo  Viviani,
direttore generale di Federdistribuzione – abbiamo voluto proporre un momento di riflessione comune,  coinvolgendo  i  Comuni,  le  Aziende  della  Produzione  e  della  Distribuzione,  Onlus  ed Enti  Caritativi,  per  condividere  best  practices  ed  esperienze,  al  fine  di  avviare  iniziative concrete che possano condurre ad un effettivo incremento delle donazioni. La filiera economica  ha  abbracciato  un  principio  etico  con  grande  impegno  e  responsabilità  e,  attraverso  la  collaborazione  con  il  Governo  Centrale  e  gli  enti  locali,  possiamo  effettivamente  raggiungere  risultati  importanti  in  termini  di  riduzione  dello  spreco  alimentare. Un  ruolo  fondamentale  da  questo  punto  di  vista  è  infatti  svolto  dai  Comuni:  se  aumentano  le  donazioni  diminuiscono  i  rifiuti  e  i  relativi  costi  che  la  comunità  deve  sostenere  per  il  loro  smaltimento. Sarebbe auspicabile che almeno una parte di questo risparmio venisse  convertito  in premialità  per  chi  dona,  ad  esempio  diminuendo  la  TARI  per  i  soggetti  che  attivano  questo  percorso  virtuoso. Si  riuscirebbe  in  questo  modo  a  dare  piena  applicazione alla Legge Gadda e si innescherebbe un forte impulso a donare di più”. In Italia, secondo i dati del Politecnico di Milano, ogni anno vengono prodotte circa 5,6 milioni  di tonnellate di eccedenze alimentari; di queste solo l’8,6% è recuperato attraverso donazioni  alle  persone  bisognose  mentre  il  resto  divent a  spreco:  12,6  miliardi  di  euro.

Tra  il  2012  e  il  2015 l’Italia ha intrapreso un percorso virtuoso, complessivamente lo spreco è diminuito del  – 7,9% e le  don azioni sono aumentate del +6,4%, ma molto può essere ancora fatto.

“I  numeri dello spreco in Italia sono impressionanti – ha continuato Viviani  – Ogni anno buttiamo  via l’equivalente del 15,4% dei consumi alimentari degli Italiani, una quantità di cibo  che sarebbe sufficiente a nutrire tutte le famiglie ancora in condizione di povertà nel  nostro Paese.  Al  tempo  stesso le donazioni  a  enti  caritativi  rappresentano  meno  del  9%  delle  eccedenze  alimentari  che  l’intera  filiera  produce.
Da  anni  le  imprese  distribu tive  sono  impegnate  nel  ridurre  le  eccedenze  e  nell’implementare programmi  per  un loro recupero, ma è evidente che si può fare di più. Per questo siamo orgogliosi di partecipare a  un  progetto  come  quello  presentato  oggi,  che  si  pone  l’obiettivo  di  creare  una  grande campagna  di  sensibilizzazione  e  comunicazione  per  attivare  comportamenti  virtuosi  da  parte delle istituzioni locali, dei soggetti economici privati e dei consumatori, che portino a ridurre gli sprechi e ad aumentare le donazioni”.



“La  legge 166/2016  cosiddetta  “antisprechi”  –  ha dichiaratol’onorevole Maria Chiara Gadda – ha  incoraggiato  le  donazioni  di  eccedenze  alimentari  per  solidarietà  sociale,  determinando  un  incremento  medio  del  21%  rispetto  all’anno  precedente.  Con  le  novità  introdotte  in  legge  di  bilancio 2018 sono certa che ci sarà un ulteriore slancio alle donazioni di alimenti, ma anche di  altri prodotti come i farmaci, la cancelleria, i prodotti per la cura della persona e della casa. Ciò  dimostra quanto ci fosse davvero bisogno di una  norma nazionale e del contributo positivo di  aziende, enti del terzo settore ed enti locali. In questo contesto, il ruolo attivo di Regioni  come  il  Piemonte contribuisce  a  rafforzare  il  messaggio  sociale  e  ambientale  della legge  nazionale.  Il  progetto  LIFE-Food.Waste.StandUp,  giunto  alla  sua  quinta tappa,  è  un’iniziativa di rete positiva per sensibilizzare cittadini e imprese sull’importanza di limitare gli  sprechi”.

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