Per chi prende il treno alla stazione di Villastellone niente sala d’aspetto, il Comune interviene

Stazione di Villastellone

Il treno lo si aspetta fuori. Niente più sala d’attesa alla stazione ferroviaria di Villastellone dalla settimana scorsa. Giorno e notte, chiusura continua: a lungo aperta soltanto nelle ore diurne,  l’inaccessibilità è diventata totale. Davanti alla porta, per i numerosi pendolari e studenti un avviso e una freccia che li invita a dirigersi sulla banchina interna. Nessuna spiegazione, nessun preavviso,  e per il futuro chissà. Riaprirà? Chiusura soltanto temporanea, e per quanto tempo? I tabelloni con gli orari trasferiti dall’interno del locale e apposti all’esterno, tra le uniche due panchine davanti al binario 1 (direzione Torino) a disposizione dei numerosi viaggiatori che, soprattutto al mattino, affollano la stazione per prendere il treno, non lasciano spazio all’ottimismo. La conferma arriva dall’ufficio stampa della Rete Ferroviaria Italiana: “Il nuovo impianto tecnologico sulla rete rende superfluo il personale che, quindi, non è più in servizio alla stazione di Villastellone – ci hanno spiegato questa mattina – Pertanto nel locale della sala d’aspetto, tra l’altro oggetto di atti vandalici in passato, non è più possibile svolgere attività di controllo e garantire aperture e chiusure. Del resto Villastellone non è uno snodo ferroviario, non ci sono particolari esigenze e le soste sono brevi, in pratica la stazione funziona come una sorta di fermata dell’autobus. Ma possiamo anticipare che siamo disponibili a trovare una soluzione insieme all’Amministrazione comunale”.



Per iniziare a ragionarci, però, il  sindaco Francesco Principi sta attendendo un segnale dalla Rfi, a cui ha scritto lunedì 11 ottobre scorso: “Si è appreso, non senza stupore, che la sala d’aspetto della locale stazione ferroviaria è stata chiusa al pubblico senza peraltro conoscere se sarà una chiusura temporanea o definitiva. E’ facile prevedere che tale iniziativa solleverà le proteste dei cittadini che con l’approssimarsi della stagione autunnale ed invernale, con le temperature rigide ben note a tutti, saranno costretti ad attendere il treno sui binari, al freddo e sotto eventuali intemperie e conseguente nocumento della loro salute. Un comportamento improntato ad elementare buon senso, avrebbe consigliato, almeno, di avvisare per tempo, l’autorità comunale che avrebbe così potuto informare adeguatamente i propri cittadini. Alla base di questa decisione, così drastica, ci saranno certamente fondate ragioni, che qui non si intendono sindacare ma anche le eventuali rimostranze dei cittadini saranno da considerare sacrosante, per le ragioni sopra esposte. Sia consentito, quindi, invitare codesta Società a prendere in considerazione l’ipotesi di ripristinare l’apertura della sala con orario continuato fino a sera, in ottemperanza del principio di tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e nel rispetto del principio della buona amministrazione ovvero di fornire servizi al cittadino efficienti, senza arrecare disagi o danni di alcun genere”.
Anche a Trofarello la stazione e chiusa e Carmagnola, che vive lo stesso disagio ma limitato alle ore notturne, ha portato il caso all’attenzione della Regione Piemonte.  “Per il momento ancora nessuno ci ha contattati dalle Ferrovie– dice il sindaco Francesco Principi – Ovviamente valuteremo le proposte che ci faranno, dovremo comunque trovare una soluzione perché non è nostra intenzione lasciare i cittadini al freddo fuori dalla stazione. Ma è assurdo che dobbiamo pensarci noi e farci carico di un servizio che dovrebbe essere compreso nel biglietto che i viaggiatori pagano”.
E dall’ufficio stampa della Rfi assicurano: “L’Amministrazione comunale sarà senz’altro contattata  a breve, possiamo anticipare la disponibilità a cedere in comodato d’uso il locale della sala d’attesa della stazione di Villastellone”.

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