Un’altra velocità per l’agricoltura, manifestazione Coldiretti a Torino e incontro in Regione

Manifestazione Coldiretti

(www.regione.piemonte.it)

“Bôgia Piemunt: il tuo futuro siamo noi!”: un SOS per l’agricoltura made in Piemonte perché, lo hanno detto a gran voce i ventimila agricoltori arrivati mercoledì 11 dicembre a Torino da tutto il Piemonte, non c’è più tempo da perdere, serve un’altra velocità. Lo hanno chiesto alla Regione, sfilando nel centro , tra piazza Vittorio Veneto, via Po e piazza Castello, per quella che è stata, dicono da Coldirettti, “ la più grande manifestazione mai organizzata, negli ultimi anni, proprio nel cuore della città. Quel cuore pulsante, tradizionalmente industriale, ma nel quale ora l’agricoltura riveste un ruolo fondamentale poiché 100 mila persone ogni giorno, con il loro lavoro nelle campagne e nelle zone montane, contribuiscono a rendere l’agroalimentare piemontese l’unico settore in crescita con il più 8% registrato nel 2018”.


“Una richiesta fortemente sentita e contenuta già nel titolo della nostra manifestazione: il Piemonte deve muoversi con un’altra velocità –  hanno affermato Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e il delegato confederale Bruno Rivarossa -. I nostri agricoltori difendono la biodiversità ed il Piemonte ne è ricco con ben 14 Dop, 9 Igp, 18 Docg, 42 Doc e oltre 40 Sigilli di Campagna Amica, presidiano territori altrimenti disabitati, riducendo il rischio del dissesto idrogeologico e gli effetti dei cambiamenti climatici, producono cibo sano, sicuro e rigorosamente controllato dalle strette normative che vigono nel nostro Paese, ma per continuare a fare tutto ciò, garantendo oltretutto occupazione ed economia territoriale, è necessario che la Regione si impegni concretamente. Per questo abbiamo voluto mettere al centro dell’attenzione l’agricoltura a 360 gradi. Dalla problematica della fauna selvatica, visto che in Piemonte negli ultimi sei anni si sono registrati 7.000 incidenti con una media pari a circa 1.200 incidenti l’anno, ma con la tendenza ad aumentare, alla distribuzione delle risorse rimaste per il Psr 2014/2020 che deve dare priorità alle misure legate all’imprenditorialità giovanile visto che 1 giovane su 3 risulta escluso dai finanziamenti; dai tagli alla burocrazia inutile alla necessità di costringere le industrie di trasformazione e la grande distribuzione a retribuire in modo equo il lavoro degli agricoltori, dai controlli sulle importazioni alla trasparenza lungo le filiere, in particolare, dopo l’estate appena trascorsa, quella frutticola necessità di attenzione ed anche il presidente Cirio, durante l’evento “Frutta e legalità”, organizzato da Coldiretti Piemonte lo scorso 28 giugno a Torino, si era impegnato a creare un osservatorio per controllare le storture che avvengono; dal portare il meglio del cibo Made in Piemonte nelle mense scolastiche ed ospedaliere, poiché nella nostra regione vengono erogati circa 105 milioni di pasti all’anno per oltre 400 milioni di fatturato annuale, al valorizzare i nostri allevamenti eliminando obblighi anacronistici come quello del periodo prestabilito di demonticazione anche alla luce dei sempre più evidenti cambiamenti climatici, fino all’urgenza di predisporre misure che possano consentire una più corretta gestione delle acque e degli alvei dei fiumi, non solo durante l’emergenza degli alluvioni, per la salvaguardia dei territori. Non dimentichiamo, certamente, tra le priorità che siamo ai blocchi di partenza per la stesura del nuovo Psr col quale possiamo scrivere davvero una nuova pagina per l’agricoltura piemontese e dare un futuro all’economia del nostro Piemonte. Tante proposte concrete a costo zero, attivabili fin da subito solo, però, con un assessorato che non dorma e che non vada nella direzione opposta”.

Manifestazione Coldiretti

Cirio e Moncalvo (www.coldiretti.it)

Al termine della manifestazione il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha ricevuto l una delegazione di Coldiretti Piemonte guidata dal suo presidente  Moncalvo  insieme agli assessori regionali all’Agricoltura, Marco Protopapa, e alle Infrastrutture e Trasporti, Marco Gabusi, presidente anche dell’Aipo.
“Apprezziamo che Coldiretti abbia deciso di scendere in piazza per sostenere che il futuro del Piemonte passa dall’agricoltura e lo spirito propositivo con cui ha voluto farlo proprio all’inizio del nostro mandato – ha dichiarato Cirio – E lo dico da presidente della Regione e da imprenditore agricolo, perché non si deve mai dimenticare il ruolo fondamentale che questo comparto ha per tutta l’economia piemontese”.
Diversi i temi individuati per proseguire e intensificare il lavoro comune, a partire dal Piano di sviluppo rurale. “Sono felice – ha affermato il presidente Ciriolo –  perché abbiamo condiviso che arriviamo da cinque anni di immobilismo nella gestione del Psr che ha creato una situazione difficile in tutta l’agricoltura piemontese. Abbiamo infatti ereditato un programma che in alcune delle misure principali si dimenticava dell’annualità 2020 ed era completamente privo di risorse. Erano a zero sia l’agroambientale sia l’indennità compensativa per chi fa agricoltura in montagna, misure su cui adesso con una nuova rimodulazione abbiamo recuperato e stanziato rispettivamente 25 e 14 milioni di euro. Con queste modifiche, senza incidere sul bilancio regionale ma soltanto usando meglio i fondi europei, stiamo impedendo che a migliaia di agricoltori piemontesi venga sospesa per il 2020 l’erogazione di contributi vitali e importanti. In questo modo riusciremo anche a raddoppiare le domande finanziate per il sostegno ai giovani e triplicare quelle per il miglioramento delle aziende”.
E’ stato anche annunciata l’intenzione di modificare la norma che vieta gli abbruciamenti dal 1° novembre al 31 marzo, è stato ricordato lo stanziamento di 800.00 euro aggiuntivi per i danni alle coltivazioni dovuti alla fauna selvatica, si è concordato di indirizzare sui giovani tutte le future economie generate dal Psr. “Lunedì sarò a Bruxelles affinché l’Europa autorizzi in via definitiva questa rimodulazione”, ha concluso Cirio.
Durante l’incontro sono stati impostati anche progetti di lavoro comuni sui temi dell’Osservatorio regionale per il prezzo della frutta, dei controlli sui prodotti agricoli di provenienza estera e sull’inserimento di quelli piemontesi nella ristorazione collettiva nelle mense ospedaliere.

Condividi questo articolo

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.