Nella Lanca di San Michele a Carmagnola un nuovo stagno accoglie per il ripopolamento la rana di Lataste

rana di lataste

rana di Lataste (da Ente Parco Po Torinese ph. A.Giusta)

Un nuovo stagno per il ripopolamento con le rane nella Riserva naturale della Lanca di San Michele a Carmagnola: l’immissione dei girini, allevati nella vicina zona di Po Morto a Carignano,  nell’ex alveo del torrente Meletta è avvenuta nei giorni scorsi ad opera dell’Ente-Parco, che  sta attuando il  progetto “Formazione di zona umida di prevalente interesse erpetologico e ittiologico nella Riserva Naturale Lanca di San Michele in Comune di Carmagnola (TO): alveo del Torrente Meletta Morta” (nell’ambito degli interventi finanziati mediante il PSR 2014-2020 Operazione 4.4.3. (“Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità”).

Questo intervento prevede, in un’area demaniale in concessione all’Ente-Parco, la formazione di una zona umida, recentemente realizzata, con un ripopolamento della specie target di anfibio rana di Lataste (Rana latastei), previo allevamento in semi-cattività di larve (i girini), oltre alla formazione di un soprassuolo forestale con specie autoctone, da realizzare in autunno.

La rana di Lataste è una specie endemica della pianura padano-veneta che vive nei boschi planiziali umidi, si riproduce nelle lanche, rogge e stagni, molto ombreggiati e spesso alimentati da acque di risorgiva.

Questa specie di rana è però  in rapido declino, un fenomeno dovuto principalmente all”interramento dei siti di riproduzione, alla scomparsa dei boschi umidi planiziali e l’introduzione di specie aliene



“L’obiettivo del progetto – spiegano dall’Ente-Parco – è quello di aumentare il successo riproduttivo della specie, favorire l’instaurazione delle nuove popolazioni della specie stessa, e ridurre l’inbreeding (ripetuti incroci fra soggetti consanguinei), mediante uno specifico intervento di traslocazione di uova dalle popolazioni più vicine e l’allevamento in semi-cattività delle larve. L’azione di ripopolamento, attuata seguendo le “Linee guida per l’immissione di specie faunistiche” redatte dal Ministero dell’Ambiente e da I.S.P.R.A., ha comportato l’allevamento in semi cattività delle larve in gabbie di protezione posizionate in stagni già esistenti all’interno della vicina Zona Speciale di Conservazione”Po Morto di Carignano”. Le larve sono poi state rilasciate, al momento della metamorfosi, nello stagno appena realizzato nell’ex alveo del torrente Meletta, nella Riserva Naturale della Lanca di San Michele, poco distante dal sito di allevamento”.

Un video del 3 giugno scorso, commentato da Roberto Damilano, il tecnico dell’Ente-Parco che ha seguito la realizzazione dei lavori,  e da Daniele Seglie,  collaboratore naturalista del Parco,  documenta  il momento in cui le larve, trasferite mediante appositi contenitori, sono state rilasciate nella nuova zona umida realizzata. Il filmato si può vedere sul canale Youtube dell’Ente: 

Aree Protette Po Torinese – YouTube.



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