Pista ciclabile per La Loggia e Distretto del Cibo: due mozioni in Consiglio comunale a Carignano

pista ciclabile

Mobilità ssteniile, in particolare una pista ciclabile che colleghi Carignano a La Loggia,  e Distretto del Cibo: sono l’oggetto delle due mozioni che il gruppo consiliare di minoranza La Città che Cresce sottopone al vaglio e all’approvazione del consiglio comunale di Carignano, convocato in seduta pubblica per lunedì 6 luglio alle ore 18 (primo piano del Municipio, via Frichieri 13).
“Le piste ciclabili per una rete di collegamenti sicuri e agevole con particolare riguardo al collegamento con Torino”,  questo il tema della mozione firmata da Roberto Falciola, Alberto Tamietti e Maria Vittoria Piola, che partono da questa premessa: “La recente emergenza sanitaria ci ha costretti a ripensare l’organizzazione delle nostre attività e città in un’ottica di maggior sostenibilità e armonia con l’ambiente; è necessario sostenere la mobilità a basso impatto con lo sviluppo di nuovi percorsi ciclabili per garantire spostamenti sicuri; la bicicletta è il mezzo che permette di percorrere velocemente il tragitto Carignano-Torino anche per raggiungere la sede di lavoro; nel corso del 2019 la Città Metropolitana di Torino ha avviato il Piano della Mobilità Urbana Sostenibile (PUMS) che prevede – fra l’altro – lo sviluppo della rete ciclabile su tutto il territorio metropolitano.”.
“La nostra città – prosegue il testo della mozione propostanon dispone di piste o percorsi ciclabili comodi e sicuri di collegamento verso le città del circondario e verso le sue stesse borgate;  Villastellone, Piobesi, Vinovo, La Loggia sono tutte località il cui raggiungimento con la bicicletta comporta criticità più o meno importanti, ma l’attuale situazione non stimola l’utilizzo quotidiano della bicicletta neppure da e verso Tetti Peretti, Campagnino, Brillante, La Gorra, Tetti Faule, Brassi ecc.; non esiste una pista ciclabile che congiunga la nostra città con Torino ma sono tracciati esclusivamente dei tragitti su strade “bianche” o secondarie che allungano notevolmente il percorso da percorrere e che non possono essere agevolmente utilizzati da chi non le conosce a causa della pressoché inesistente segnaletica; dal comune di La Loggia è possibile collegarsi a tracciati esistenti per raggiungere il comune di Moncalieri e collegarsi alle piste ciclabili di Torino”.
La mozione impegna dunque l’Amministrazione comunale “ad elaborare un programma di intervento sulle tematiche fin qui evidenziate, con la finalità di realizzare piste e percorsi ciclabili che agevolino i collegamenti con le borgate e le città vicine e segnatamente con La Loggia, da cui è già possibile raggiungere agevolmente la città di Torino”.
Per raggiungere tali obiettivi le azioni da intraprendere indicate dai consiglieri sono le seguenti: realizzare tramite progettazione interna o affidamento di incarico a professionista un progetto di fattibilità della pista ciclabile verso La Loggia anche ai fini della richiesta di contributi statali, regionali o all’accesso a bandi di finanziamento; contattare i Comuni vicini interessati, la Città Metropolitana di Torino e la Regione Piemonte per definire le modalità di realizzazione dell’opera a fianco della Strada Statale 20 e per partecipare attivamente all’elaborazione del PUMS, in modo tale che tenga conto delle esigenze e degli obiettivi della nostra città e di tutta la zona; adeguare gli atti di pianificazione locale all’obiettivo di realizzare una rete di percorsi ciclabili di interesse di tutta l’area sub-provinciale, ed in particolare inserendo la pista ciclabile tra Carignano e La Loggia sul tracciato parallelo alla SS20 nel piano triennale delle opere pubbliche e nel PRGC.

La seconda mozione proposta sempre da Falciola, Tamietti e Piola riguarda l’adesione di Carignano al Distretto del Cibo del Chierese- Carmagnolese. “Le finalità dei Distretti del Cibo consistono sostanzialmente, ricordano i conisglieri, nell’iniziare un percorso dal basso per una nuova agrarietà, che riallacci i legami tra cibo, alimentazione, salute, arte e storia, cultura e paesaggio; nel sostenere la promozione degli investimenti e della produzione in tutta la filiera dell’agroalimentare, dalle aziende agricole fino alla ristorazione e al consumatore finale, passando attraverso le attività di commercializzazione e di trasformazione; nell’essere parte integrante del processo che vede la riduzione degli sprechi alimentari, la riduzione del consumo di acqua, il miglioramento della qualità delle produzioni”..

Considerato che “il territorio del nostro Comune ha una importante vocazione agricola, e che pertanto tutti gli operatori del settore ed i consumatori finali sono fortemente interessati a che il nostro Comune non sia escluso dalle iniziative e dalle novità che a tutti i livelli coinvolgono o coinvolgeranno nel prossimo futuro il settore agroalimentare; che, fra l’altro, il Comune di Carignano è già compreso nelle definizioni di PAT (Produzioni Agricole Tradizionali) per alcuni ben noti prodotti, fra i quali ricordiamo gli zest, il cariton, il peperone di Carmagnola; che il Comune di Carignano è contiguo all’area del Chierese-Carmagnolese, e che con quest’area presenta notevoli aspetti di condivisione di servizi e di interscambio sociale, economico e culturale” e ritenuto che l’attuale individuazione della zona Metropolitana n. 11 (della quale il Comune di Carignano non fa parte) non possa essere di ostacolo affinché anche Comuni di altre zone facciano parte del distretto del Chierese-Carmagnolese; che è interesse primario del Comune di Carignano entrare a far parte del distretto del cibo del Chierese-Carmagnolese”, la mozione, se approvata,  impegna l’Amministrazione comunale “a prendere ogni iniziativa affinché la Regione Piemonte, nel perimetrare l’area del distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese, includa anche il Comune di Carignano, ed eventuali altri Comuni che per contiguità e interscambio, avanzassero analoga istanza; a dare la massima diffusione della presente proposta, sia nei confronti della stampa locale che nei confronti dei Comuni limitrofi non facenti parte della zona 11”.




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