Un set alla moda: al Filatoio di Caraglio si ripercorre la storia del cinema italiano attraverso foto e costumi di scena

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Film e abiti che hanno fatto sognare, e continuano a farlo: il Filatoio di Caraglio riparte con “Un set alla moda”, grande mostra dedicata al cinema italiano, parte integrante della nostra storia e con un posto speciale nel nostro immaginario collettivo. Promossa e organizzata dalla Fondazione Artea e dalla Regione Piemonte, l’esposizione curata da Domenico De Gaetano, con il coordinamento scientifico del Museo Nazionale del Cinema di Torino e della Cineteca Nazionale di Roma, sarà visitabile dal 18 luglio all’8 dicembre.
Il Filatoio (Caraglio, via Matteotti 40 – www.filatoiocaraglio.it) torna così ad ospitare una mostra dopo il periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria.
“Un set alla moda. Un secolo di cinema italiano tra fotografie e costumi” è inserita nel programma delle manifestazioni legate al progetto “Un film lungo un anno” per celebrare “Torino Città del Cinema 2020” ed è concepita per far rivivere ai visitatori l’anima più autentica del cinema italiano, la sua storia, i film, i divi e i protagonisti, attraverso 17 costumi di scena e 70 suggestive fotografie di set. Questi elementi si intrecciano, dunque, nel percorso di visita e danno vita a un viaggio a ritroso che parte dal cinema muto, di inizio Novecento, quando Torino era la Hollywood italiana ed erano gli stessi registi a supervisionare i costumi, per poi approdare al cinema sonoro e all’epoca d’oro di Cinecittà, delle pellicole d’autore di Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini e della commedia all’italiana, da Dino Risi a Roberto Benigni.
Le foto di scena traghettano il visitatore dentro il set, alla scoperta del lavoro che sta dietro ad un ciak, agli accessori e ai dettagli che hanno contribuito a creare la fortuna del kolossal Cabiria negli anni dieci del Novecento, così come in tempi più recenti il fascino di dive come Claudia Cardinale, Sophia Loren e Silvana Mangano.
Gli abiti in mostra raccontano il cinema italiano, l’attenzione al dettaglio e la creatività di costumisti ormai entrati nel Pantheon del cinema internazionale: da Pietro Tosi a Marcel Escoffier, da Danilo Donati a Maurizio Chiari, da Nicoletta Ercole ad Aldo Buti. Sotto i riflettori anche le due prestigiose sartorie Devalle e Annamode a testimonianza di due luoghi, ancora una volta tra Torino e Roma, dove i bozzetti prendevano corpo, trasformandosi in capi unici e dove – allora come oggi – si imparava e tramandava il mestiere.
I COSTUMI. L’allestimento della mostra “Un set alla moda”  prevede l’esposizione di 17 costumi e attrezzeria autentici del periodo 1900-1920, legati all’epopea del cinema muto e provenienti dalla Sartoria Teatrale Devalle di Torino. Per il cinema sonoro, invece, ci saranno abiti eleganti e preziosi indossati da grandi dive dell’epoca d’oro del cinema italiana in collaborazione con la Sartoria Annamode di Roma che, sin dagli anni ‘50, realizza con passione abiti che hanno reso i costumisti italiani famosi nel mondo. Non poteva mancare nel percorso espositivo un omaggio dedicato alla creatività sartoriale di quegli anni che ha caratterizzato il nostro cinema e che ancora oggi è in grado di creare indubbie fascinazioni visive. I film da cui provengono gli abiti sono: Cabiria (1914), Il ponte dei sospiri (1921), La congiura di San Marco (1924), Le notti bianche (1957), La notte brava (1959), Adua e le compagne (1960), Operazione San Gennaro (1966), Le streghe (1967), La storia di Piera (1983), Il piccolo diavolo (1988) e La seconda moglie (1998).
LE FOTOGRAFIE. La prima parte si compone di una selezione di immagini di grande effetto scenografico: le fotografie di scena di film muti come Gli ultimi giorni di Pompei, Spartaco, Salambò e, naturalmente, Cabiria, il celebre kolossal di Giovanni Pastrone girato a Torino. Sono immagini in cui i costumi e le imponenti scenografie restituiscono la dimensione spettacolare e l’impegno produttivo del cinema muto torinese. Il percorso prosegue poi con una scelta di foto di lavorazione che ritraggono alcuni tra i protagonisti dell’epoca d’oro dello straordinario cinema italiano tra gli anni ‘50 e gli anni ‘90. Queste immagini mostrano l’incredibile macchina produttiva del cinema, la sua evoluzione creativa, svelando aspetti inediti della vita sul set, oltre a offrire dettagli curiosi sui film e sui loro protagonisti nei quali tanto pubblico si è riconosciuto per anni.

La mostra “UN set alla moda” è realizzata in collaborazione con la Fondazione Filatoio Rosso e il Comune di Caraglio e con il contributo della Fondazione CRC e della Fondazione CRT.
Orari: sabato 15-19; domenica e festivi 10-19. Biglietti: intero 7 euro; ridotto 5 euro. Ingresso gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Piemonte. Informazioni: fondazioneartea.org – museocinema.it – filatoiocaraglio.it .



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