Vaccinazioni anti Covid, quarantena, tamponi e anticorpi monoclonali: novità in Piemonte

vaccinazioni

Prime dosi e tamponi. Da ieri, 11 gennaio, sono in vigore alcune modifiche alla vaccinale del Piemonte. Le novità sono state decise nel corso dell’ultima riunione dell’Unità di crisi della Regione sono state decise, alla luce delle recenti norme emanate dal Governo.

Prime dosi over50 con obbligo vaccinale

Gli over50 che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale, e per i quali il Governo ha previsto dall’8 gennaio l’obbligatorietà del vaccino anti-Covid, possono preaderire sul portale www.ilPiemontetivaccina.it

Nell’arco di 48 ore riceveranno l’sms con la data di convocazione per essere vaccinati entro il 31 gennaio, in tempo utile sia per non incorrere nelle sanzioni che partiranno dal 1° febbraio, sia per la validazione del Super Green pass sul luogo di lavoro previsto per gli over50 dal 15 febbraio.

Prime dosi over80

Le persone con più di 80 anni che devono ancora ricevere la prima dose possono recarsi ad accesso diretto in tutti i centri vaccinali del Piemonte.

E’ sempre possibile prenotare un appuntamento anche nelle farmacie che hanno aderito alla campagna di vaccinazione (elenco) o dal proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Prime dosi under50

I cittadini tra 18 e i 49 anni e i genitori/tutori/affidatari dei minori tra i 5 e i 17 anni possono manifestare l’adesione alla campagna vaccinale effettuando la preadesione per la prima dose su www.ilPiemontetivaccina.it

I maggiorenni possono prenotare un appuntamento anche nelle farmacie che hanno aderito alla campagna di vaccinazione (elenco) o dal proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Accesso diretto per le professioni con obbligo vaccinale

Chi rientra nelle professioni con obbligo vaccinale (personale del comparto sanitario e socio-assistenziale, personale scolastico e universitario, forze dell’ordine, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico) può effettuare l’accesso diretto in alcuni degli hub delle Asl piemontesi per la prima, seconda e terza dose. Elenco

Accesso diretto per chi ha il Green pass in scadenza entro 72 ore

Prosegue l’accesso diretto per coloro che hanno il Green pass in scadenza nelle 72 ore successive in tutti i centri vaccinali delle Asl.

Tampone antigenico gratuito per uscire da isolamento e quarantena

Per potenziare il sistema di esecuzione dei tamponi che liberano i soggetti guariti dal Covid e i loro contatti stretti, la Regione, con una delibera che sarà approvata in Giunta, da lunedì 17 gennaio renderà gratuiti tutti i tamponi necessari per l’uscita da isolamento e quarantena, inclusi quelli antigenici rapidi effettuati nelle farmacie e nelle strutture private del Piemonte.

Terza dose/booster

Per quando riguarda la terza dose prosegue la convocazione diretta, dando priorità sugli appuntamenti ai più anziani e ai soggetti fragili.

Maturati i 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale con monodose o doppia dose al cittadino viene inviato un sms con la proposta di data per ricevere la dose di richiamo entro la finestra temporale di validità del proprio Green pass. Un’eventuale modifica della data proposta è possibile tramite www.ilPiemontetivaccina.it Si può cambiare la data o prenotare autonomamente anche nelle farmacie aderenti o dal proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Dato che dal 1° febbraio le nuove disposizioni nazionali porteranno la validità del Green pass da 9 a 6 mesi dopo il completamento del ciclo vaccinale (con monodose o doppia dose), tutti i cittadini piemontesi riceveranno un appuntamento con data, ora e luogo per ricevere la terza dose entro i tempi di validità del proprio Green pass.

A coloro che hanno già ricevuto una convocazione per una data non in tempo utile rispetto alla nuova durata del Green pass verrà inviato un nuovo sms che anticiperà l’appuntamento entro i termini necessari a garantirne la validità.

Nella riunione si è anche fatto il punto sulla situazione epidemiologica e sulla pressione ospedaliera dovuta alla pandemia.

In questa quarta ondata il Piemonte, nonostante un numero di casi positivi molto più alto rispetto alle ondate passate, sta registrando un livello di ospedalizzazione notevolmente più contenuto. “Un risultato – sottolineano dalla Regione Piemonte –  frutto certamente della campagna vaccinale, ma anche della capacità del territorio di curare a domicilio i pazienti Covid con un quadro clinico non grave. In particolare, dagli ultimi dati del Registro Aifa, il Piemonte risulta al secondo posto delle Regioni italiane per l’uso degli anticorpi monoclonali”.

Nella settimana dal 29 dicembre al 4 gennaio in Piemonte  ci sono state 475 richieste di prescrizioni, dato inferiore solo al Lazio che ha avuto 561 richieste. In totale, dall’inizio del monitoraggio ad oggi il Piemonte ha inviato 2.130 richieste di prescrizioni.

“Insieme al protocollo delle cure domiciliari e ai vaccini gli anticorpi monoclonali forniscono al Piemonte un’arma in più contro covid-19 nella fase precoce della malattia- hanno commentato  il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – È un’opportunità importante, perché consente di affrontare il virus in modo attivo, senza aspettare l’aggravarsi del quadro clinico del paziente. In questo caso, si tratta di una cura da praticare in ambulatorio specializzato o in ospedale, ma l’aspetto fondamentale rimane la corretta e tempestiva interazione tra il sistema di medicina territoriale e gli ospedali. Una strategia che in Piemonte sta dando risultati molto incoraggianti ed in cui abbiamo creduto fin dall’inizio”.

Per quanto riguarda gli antivirali, venerdi scorso è iniziato l’utilizzo delle 739 confezioni di pillole contro il Covid che possono essere somministrata a domicilio: il farmaco Molnupiravir della Merck, usato per la cura di chi viene colpito dal virus e si ammala. La pillola sarà prescritta ai soggetti maggiorenni ritenuti maggiormente a rischio di sviluppare una forma grave e dovrà essere somministrata nei primi giorni dalla diagnosi, pena la perdita della propria efficacia.

Sempre per alleggerire la pressione ospedaliera, la Regione Piemonte ha raccolto la disponibilità di circa 500 posti per la degenza ordinaria nelle strutture private del territorio, con cui verrà siglato in settimana un protocollo di collaborazione. Posti letto che consentiranno così di liberare spazi e ridurre l’impatto delle ospedalizzazioni Covid su quelle necessarie per altre patologie.




 

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