“Lavorare insieme per Carignano” – Il gruppo di cittadinanza attiva La Città che Cresce in piena attività
Il gruppo di cittadinanza attiva La città che cresce ha ripreso a pieno titolo le sue attività, che erano continuate in piccoli gruppi e a distanza, con un po’ di ovvia fatica, a causa della pandemia. Ne parliamo con alcuni dei coordinatori.
Allora, si riparte?
“Ripartiamo, certo – ci dice Roberto Falciola, capogruppo in Consiglio comunale della “Città che Cresce”, lista emanazione del gruppo – Già partiti nell’autunno del 201, avevamo cominciato molto bene. Intorno a noi si erano ritrovati in tanti, esperienze diverse, politiche e associative, persone che desideravano semplicemente dare un contributo alla città, per fermare un declino che sembrava ineluttabile. La pandemia, con gli ostacoli a incontrarsi che ha portato, ci ha impedito di fare il percorso che avevamo immaginato”.
A parte la pandemia, quali sono i vostri programmi per ripartire? Gli stessi di quando avete deciso di presentare una lista alle elezioni?
“Il programma della lista che abbiamo espresso per le elezioni comunali portava le riflessioni e il percorso fatto fino ad allora. La campagna elettorale stessa ci ha permesso di arricchire ancora di più i punti di vista su cosa si potrebbe fare in città e per la città. Il cammino continuerà approfondendo tutti quegli spunti.”.
Quindi cosa pensate di fare?
“Anzitutto coinvolgere le cittadine e i cittadini che hanno desiderio di lavorare insieme per pensare la città di oggi e di domani. Lo scorso 29 marzo ci siamo ritrovati nella sala del Consiglio comunale, e abbiamo ragionato sui principali progetti dell’Amministrazione. Con i fondi del PNRR, ma anche con i programmi di finanziamento regionale, la nostra città potrebbe conoscere importantissimi cambiamenti nei prossimi anni, e noi dobbiamo essere preparati e poter dire la nostra”.
Ma così facendo, non rischiate di appiattirvi su quello che intende fare l’Amministrazione?
“Ragionare sui progetti dell’Amministrazione è un punto di partenza indispensabile. L’esperienza ci ha insegnato che dobbiamo impegnarci durante le fasi preliminari di attuazione dei progetti: quando un progetto arriva in Consiglio comunale è già tardi, buono o cattivo che sia, non si può più fare molto. Comunque non sarà questo l’unico versante dell’attività del gruppo”.
Cos’altro pensate di fare?
“Nei mesi estivi e poi a settembre, abbiamo raccolto numerosi suggerimenti dai cittadini. Stiamo utilizzando tutti questi spunti come un vademecum per le discussioni dei cinque tavoli di lavoro in cui il gruppo è suddiviso. I tavoli non discutono solamente i progetti dell’Amministrazione: evidenziano problemi e criticità, ma soprattutto stanno elaborando proposte e iniziative concrete sui temi specifici.”
Ad esempio?
Risponde Francesco Boggio, consigliere comunale e coordinatore, con Alberto Tamietti, del tavolo sui temi ambientali: ”Per esempio abbiamo molto discusso della questione del notevole numero di tagli agli alberi, che ha interessato tanto il centro cittadino quanto il “Bosco per la città”. Proprio il bosco, quest’anno compie trent’ anni e il taglio di alcuni alberi ha suscitato preoccupazione. Invece occorrerebbe riqualificarlo. Una parte del bosco doveva essere gestita come vivaio, invece non è stato gestito, e il vivaio non c’è più, è diventato bosco! E non è l’unica criticità emersa. L’ottava tappa del Cammino del Maira (percorso a piedi da Dronero a Torino), che il 9 aprile avrebbe dovuto portare da Carignano a Moncalieri, è stata annullata perché nel tratto fra Carignano e La Loggia non ci sono strade “bianche”. Questo, purtroppo, non fa buona pubblicità alla nostra città. E dire che la cosiddetta “viabilità lenta” è un punto ben presente nel programma della maggioranza”.
Quali sono gli altri tavoli, e di cosa si è discusso?
Maria Vittoria Piola, coordinatrice del tavolo sul sociale: “Ci siamo confrontati sulle situazioni più fragili della nostra cittadina: gli anziani, le nuove famiglie, i giovani adolescenti e i bambini, con particolare attenzione alla disabilità. Abbiamo pensato di fare la fotografia della realtà carignanese partendo da dati e numeri: quante famiglie, suddivisione per fasce di età, quanti anziani, quante famiglie straniere ecc. Partendo da questi dati, proveremo a individuare le criticità e i punti di forza di ogni gruppo sociale e come potremmo agire per creare un tessuto di relazioni, collaborazione e sostegno soprattutto alle fasce più deboli. Dei progetti del Comune dedicati alla famiglia cercheremo di analizzarne gli obiettivi e le azioni che saranno messe in atto, per contribuire con idee e risorse alla realizzazione degli stessi. In particolare riteniamo importante il progetto del Centro per la famiglia nella ex-scuola materna”.
Erica Miatello e Francesca Dejoma (consigliera comunale), coordinatrici del tavolo sui giovani: “Il nostro tavolo ha l’obiettivo di rendere Carignano un posto più adatto e con possibilità per i giovani, per questo motivo ne fanno parte anche adulti che portano consigli e idee prendendo spunto dalle loro esperienze. Come obiettivi ora ci siamo posti quello di collaborare di più con le scuole per fare sensibilizzazione e informazione su tematiche a noi molto care ed importanti, la creazione di una possibile festa per i neo diciottenni della città di Carignano e un miglioramento delle zone del Po che siano accessibili in maniera sicura per giovani, famiglie e per chiunque voglia raggiungerle”.
Marco Cignetti, consigliere comunale e coordinatore del tavolo su centro storico, commercio e attività produttive: “Il nostro tavolo presta particolare attenzione al Piano di rigenerazione urbana annunciato dall’amministrazione. Sul problema dei parcheggi stiamo approfondendo l’ipotesi di un disco orario con ipotesi di rimborso da parte del negoziante del costo del parcheggio, con ulteriore rimborso da parte del comune al negoziante. Ci sembra inoltre importante il tema delle consultazioni con i commercianti e del loro coinvolgimento nelle occasioni particolari (feste, sagre, ecc.), anche per aumentare i servizi a disposizione di cittadini e visitatori”.
E il quinto tavolo di lavoro?
Roberto Falciola: “Si occupa della memoria e della storia della città. In questo momento è impegnato a raccogliere le testimonianze di chi ha lavorato, nei diversi ruoli, nell’Ospedale di Carignano fino alla sua chiusura, per poi produrre una mostra sull’Ospedale che permetta ai cittadini di ricucire la memoria del passato con la nuova vita della struttura, già iniziata con la realizzazione dell’hospice Faro e che si compirà con le due nuove realtà previste dall’Asl”.
Se qualcuno volesse collaborare come può fare?
“Il gruppo è sempre aperto a tutti. Siamo raggiungibili su Facebook, su Instagram e per email all’indirizzo lacittachecresce.carignano@gmail.com. La sede degli incontri è in via Forneri 12″.