Il primo giorno di scuola si avvicina: per volare è necessario costruire le ali – I NOSTRI LETTORI CI SCRIVONO

lettera scuola cataldo vulcano

Quando iniziamo una nuova storia, una nuova stagione oppure  una nuova avventura, ci assale una grande voglia di esplorare, una per una, tutte le novità che si presentano davanti ai nostri occhi. Non importa se siamo vecchi  o bambini,  succede sempre così, a tutti.

Sarà così anche per i nostri figli quando, fra qualche giorno,  rientreranno in classe. In particolar modo sarà così per tutti gli alunni che iniziano il primo anno di un nuovo ciclo scolastico: Leonardo, Francesco, Giulia, Sara… state per iniziare una nuova bellissima straordinaria stagione della vostra vita. Il primo giorno di scuola è e sarà una festa, un susseguirsi di emozioni, di sensazioni mai sentite prima, uno stato d’animo felicemente inquieto!

La nuova  scuola vi appare maestosa, aule grandissime ,compagni di classe mai visti prima alcuni dei quali vi sembrano già subito simpatici, nuovi professori che  danno l’impressione di essere tanto tanto severi! Che meraviglia, che emozione ! Ogni cosa  vi sembra perfetta e collocata al posto giusto! I ragazzi, in particolare quelli del primo liceo, armati di telefonino, spesso nuovo fiammante, non vedono l’ora di poter comunicare ai genitori e  al mondo intero tutte queste nuove e belle sensazioni.  Non fatelo! Posate ‘sto cellulare e godetevi questi bellissimi momenti ,senza perderne neanche uno! Poi, suonata l’ultima campanella, uscite da scuola e lì fuori, immancabilmente, ci sarà almeno uno dei vostri genitori in macchina  ad aspettarvi. Notate subito che anche loro sono emozionatissimi e anche un po’ preoccupati. Vi tempesteranno di mille domande e voi, magari mano nella mano, ,guardandoli negli occhi, racconterete loro… i vostri stati d’animo!  Con un WhatsApp  non avreste potuto sentire  il vostro batticuore né quello della vostra mamma! Non avreste potuto vedere dal vivo la lacrimuccia che scende dagli occhi di mamma  trascinando un granello liquefatto di ombretto lungo il suo viso!

Ricominciate a sognare, miei cari ragazzi, e non smettete mai di farlo. Aprite le ali e volate più in alto possibile! Correte fino a quando avete ossigeno!

Non potete restare sempre nel porto sicuro e protetto, iniziate a navigare in mare aperto! Non sarà sempre una piacevole nuotata, son d’accordo con voi. La vita vi presenterà una serie di ostacoli più o meno complicati  e voi dovete essere pronti ad affrontarli e superarli.  Magari commettendo qualche errore, ma ci sta. Sbagliando si impara. Non sbagliate troppo, però, mi raccomando.

Auguri ragazzi! Che il vostro sia un percorso lineare proficuo ,e soprattutto, che l’entusiasmo e la gioia del primo giorno duri per sempre! Ricordatevi però che per volare è necessario costruire le ali. Ognuno di voi può farlo. Come? Stai attento e studia giorno dopo giorno e, già che  devi, ti consiglio di farlo nel modo più redditizio possibile. E cioè: cellulare posto in un’altra stanza e col silenzioso, play station e tv rigorosamente spente, in modo da essere concentrato e senza alcuna distrazione, mettendo sempre  impegno ed entusiasmo.

Cari genitori, vogliate un po’ di bene a maestri, docenti e  professori. Lo meritano! Pensateci un po’: si prendono cura dei vostri pargoletti giorno dopo giorno, per tutto il percorso dei loro studi, aiutandoli, spronandoli, guidandoli, sgridandoli e magari qualche volta anche sbagliando. Eventuali errori commessi, però, vi assicuro,  sono in assoluta buona fede.

I professori, così come i maestri, non sono né vostri avversari né tantomeno  vostri nemici; al contrario sono veri e propri alleati perché c’è di mezzo un bene prezioso in comune: i vostri figli, i nostri allievi. Non fate mancare loro il vostro sostegno e appoggio,  soprattutto ai professori di matematica (lo dico anche con un po’ di sano egoismo, gli altri colleghi mi perdoneranno) perché i ragazzi si allontanano sempre di più da questa disciplina  e, quindi, noi incontriamo sempre maggiori difficolta a farci ascoltare e a farci capire.

La foto ritrae alcuni  prof di matematica e fisica del nostro Liceo “Norberto Bobbio” di Carignano. Fate come me, io continuo a coccolarli perché so con quanto impegno e  passione  aiutano i vostri ragazzi a crescere sia dal punto di  vista  umano che culturale; e poi perché sono ormai diventate creature in via di estinzione!

Buon anno scolastico a tutti, io non ci sarò e questo mi manca un po (nel senso del fiume) .

Un abbraccio dal vecchio professor

Cataldo Vulcano

 




 

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