Marco Tucci e Mauro Rivetti sono gli autori emergenti protagonisti dello spazio Insieme tra le Righe – Appuntamento venerdì 17 marzo alla Biblioteca Civica di Moncalieri

insieme tra le righe

“Insieme tra le righe” torna venerdì 17 marzo. Lo spazio che la Biblioteca civica Arduino di Moncalieri (via Cavour 31) dedica agli autori emergenti dà appuntamento a tutti  alle ore 17.30. Questa volta verrà data la parola  a Marco Tucci e al suo romanzo gotico Il ponte del diavoloin tandem con il giallo Colline rosso sangue, di Mauro Rivetti. Ingresso libero fino ad esaurimento posti e diretta facebook (pagina @biblomonc)

Insieme tra le righe è il format della Biblioteca che, dal 2022, si aggiunge al Venerdì dello Scrittore e che abbiamo testato con un riscontro di pubblico sopra le aspettative la scorsa primavera – spiega  l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – E’ concepito come format dinamico, per attrarre il pubblico anche grazie al carisma dell’attore Ettore Scarpa, vera e propria anima del format, che mette a loro agio e presenta al pubblico ogni volta tre autori emergenti”.

 




insieme tra le righe

Marco Tucci

“Il ponte del diavolo”, Marco Tucci.  Ambientata tra le suggestive valli piemontesi, dove si trova il misterioso “Ponte del diavolo” (costruito a Lanzo, in provincia di Torino, nel 1378, il ponte ha ispirato nel tempo numerose leggende locali), la vicenda si muove tra festini mondani, salotti e squarci di vita tradizionale della valle, in un percorso sospeso tra superstizione, antiche credenze esoteriche e inspiegabili dejà-vu. Rodolfo Chiaromonti è un pianista compositore di successo in crisi esistenziale, attratto dalle scienze occulte, separato dalla moglie e con un figlioletto cui tiene molto. Si aggroviglia sempre di più attorno alle avventure di personaggi sinistri e affascinanti, coinvolti in tresche diaboliche e attività segrete. Geniale e tormentato, Rodolfo ci trasporterà nel vivo del mistero, del thriller e delle presenze misteriose che popolano quelle valli nascoste.

Marco Tucci nasce a Torino nel 1978, frequenta il liceo scientifico e si laurea nel 2003 in Discipline Artistiche Musicali e dello Spettacolo, all’Università degli Studi di Torino, con una tesi sui film tratti dai racconti dell’orrore dello scrittore americano Edgar Allan Poe. Al termine, sempre a Torino, frequenta un corso di sceneggiatura cinematografica realizzando diversi cortometraggi sperimentali e alcune sceneggiature, tra le quali un adattamento del burrascoso viaggio in Italia del marchese De Sade, ispirate al Surrealismo, al genere gotico e alle concezioni teatrali di Antonin Artaud. Appassionato di arte, poesia e letteratura, suggestionato in particolare dai versi arcani di William Blake e Baudelaire scrive diverse raccolte di poesie con uno stile visionario e fantasioso.
Dopo aver letto e studiato “Il simbolismo della Croce” di René Guénon, “Magick” di Aleister Crowley e le opere dello scrittore torinese Elemire Zolla, si interessa sempre più di esoterismo, di simbologia tradizionale, alchimia, mitologia e occultismo e decide di continuare ad approfondire queste misteriose ricerche.
Affascinato dalle leggende celtiche e dagli antichi misteri pagani, dalla stregoneria, dalle complesse tecniche tradizionali di divinazione e dallo sciamanesimo ancestrale, inserisce i suoi vari racconti e romanzi nella cornice esoterica, un po’ cupa e sinistra della Torino segreta e dei suoi dintorni inquietanti e ricchi di magia, dove si muovono personaggi consacrati all’occultismo e spinti alla ricerca dell’assoluto da una forza irresistibile.

insieme tra le righe

“Colline rosso sangue”, Mauro Rivetti.  Il nuovo giallo di Mauro Rivetti ha i toni di una tragedia shakespeariana al nebbiolo, una vicenda familiare che prende le mosse nel 1967 quando una giovane madre, Agata, fugge dall’ospedale disperata con il bambino appena nato. Quel bambino, anni dopo, sarà un importante imprenditore vinicolo, e lei ricca e agiata. Ma nubi nere incombono, morti misteriose si susseguono, Agata stessa viene rapita e con lei trafugata una statua. Alfio, abbandonato dalla moglie, precipita nell’incubo più nero, il sangue sembra scorrergli a fianco. Teresa Bianco, pubblico ministero, scopre che l’orrore arriva dal passato, da quella lontana fuga di Agata dall’ospedale di Cuneo. Ma occorre fare in fretta, perché la morte continua a mandare segnali, e Alfio stesso potrebbe essere la prossima vittima, mentre il peso di una colpa antica e devastante si abbatte sulla famiglia.

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Mauro Rivetti

Mauro Rivetti è nato a Cuneo nel 1971. Ha vissuto i suoi primi quarant’anni a Piobesi d’Alba, dove è stato consigliere comunale per tre legislature, geometra presso una multinazionale albese, dal 2012 vive ad Alba. Ha iniziato a scrivere per presentare i suoi scatti fotografici a mostre e concorsi, oltre a commentare le immagini di cronaca pubblicate su testate locali. Vivendo ad Alba ha cominciato ad amare sempre di più questa città, osservandola con particolare curiosità, scoprendo gli affascinanti storici paesi che la circondano, ormai famosi in tutto il mondo. Da qui la voglia di scriverne storie rigorosamente “noir”, con raccapriccianti delitti ambientati nei suggestivi scenari di Langa e Roero. Gli indizi sono celati ad arte tra le pagine del racconto, per incuriosire il lettore, invogliandolo a visitare il luogo descritto nel libro, quasi per eseguire un sopralluogo sulla scena del crimine. Nelle cartelle del suo computer, varie storie, la prima ad essere pubblicata è quella a lui più cara Alba di un delitto” (Edizioni San Giuseppe) per poi seguire con l’avvincente “Tartufi e delitti” (Golem Edizioni).

 




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