“Ab ovo” nel Castello della Rovere – Un affascinante percorso a Vinovo tra luci, misteri ed alchimie

ab ovo

“Tutto nasce da un uovo”… è l’idea portante di una straordinaria esperienza immersiva che ha come protagonista l’uovo, a partire dai miti dell’antichità per arrivare ai nostri giorni. La mostra  multimediale “Ab ovo. Luci, misteri e alchimie” , inaugurata il 12 aprile ed aperta fino al 2 giugno al Castello della Rovere di Vinovo (piazza Rey 1)  non a caso si svolge nel luogo in cui  un artista della scuola del Pinturicchio dipinse, intorno al 1525, una figura della Fenice che esce dalle fiamme di un braciere la cui forma ricorda l’uovo cosmico.

ab ovo

Fregio con fenice, Vinovo, Castello Della Rovere, 1520 ca

Al Castello di Vinovo si collega un autentico mistero alchemico. Qui, alla fine del Settecento, lavorava Vittorio Amedeo Gioanetti, un “arcanista” che aveva ottenuto dal duca di Savoia l’incarico di riattivare la fabbrica di porcellane. Come dimostrano alcuni carteggi ritrovati da Massimiliano Brunetto, Gioannetti era un alchimista legato a una fratellanza esoterica. Anche di questo si parla nell’esposizione, a cura dello storico Giordano Berti, con l’allestimento scenografico progettato dalla designer Letizia Rivetti.

Il percorso si apre con la sezione mitologica e immediatamente si assiste alla nascita dell’universo secondo la visione orfico-pitagorica. Una videoinstallazione intitolata “La nascita di Aion” si ispira a un manufatto di epoca imperiale romana, il rilievo di Aion, appunto, conservato alla Galleria Estense di Modena. Da un’esplosione di luci e fiamme si forma l’uovo dal quale emerge un giovane alato, Aion, espressione della ciclicità del tempo cosmico.

Il percorso prosegue con immagini e manufatti etnici relativi a tradizioni mitologiche dell’antichità legati alle uova: dalla Cina e dall’India fino alla Finlandia e all’Africa.

Da qui si entra in un’altra installazione di forte impatto scenografico: un ologramma in 3D con “Le uova di Leda”; opera ispirata a un meraviglioso dipinto di scuola leonardesca. A questo mito fanno da contrappunto una rarissima incisione di Giovan Battista Palumba, Leda e i suoi figli, (1520 ca), due bronzetti, uno di Vincenzo Gemito (1871) e l’altro di Renato Barcaglia (1910 ca.) e una litografia originale di Salvador Dalì,  Leda Atomica (1970).

Proseguendo, si arriva alla dimensione misteriosofica, vale a dire l’uovo nella tradizione alchimistica. In mostra, libri illustrati, incisioni settecentesche e strumenti alchemici dei secoli XVI–XVIII.
Questa sezione contiene anche manufatti che evidenziano l’uso delle uova nella tradizione magica, nonché il famoso trattato “Disquisitionum magicarum” (1633) del teologo Martin Del Rio, ispiratore di tanti roghi accesi per volontà dell’Inquisizione.

Un’altra installazione, “L’uovo della fenice”, è ispirato al fregio dipinto nel Castello di Vinovo. Consiste in un gigantesco atanòr, il forno alchemico, nella cui bocca brucia la fenice, per tornare in vita in seguito alla poggia dei sette metalli.

Una sezione della mostra è dedicata a Vittorio Amedeo Gioanetti, arcanista vissuto a Vinovo alla fine del Settecento. Un documento dimostra i legami di Gioanetti con alchimisti del suo tempo, mentre alcune porcellane evidenziano la qualità della sua produzione.
Questo materiali sono stati concessi in prestito gratuito da un cittadino vinovese,  Massimiliano Brunetto.

Non può mancare un focus sull’uovo nella religione cristiana. In questa sezione spicca un dipinto seicentesco che ritrae le offerte di uova a Gesù Bambino da parte dei pastori, opera attribuita a Giovanbattista Razzani (1603-1666).

La sala seguente è dedicata alle uova negli antichi trattati seicenteschi di iconologia, dove sono descritte come emblemi di fecondità e rinascita. Le uova rotte, invece, rappresentano la perdita dei valori morali legati alla sessualità, come nella Scena di adulterio di Cornelis Massys (ca 1510 – ca 1560), nella Danza delle Uova di Maarten de Vos (1532-1603) e nella Coppia di fanciulli con uova, una ceramica di Urbano Lucchesi (1844-1906); tutte opere in mostra assieme ad altre rarità.

Nella sezione dedicata alle tradizioni popolari, oltre ad alcuni stampi antichi per fabbricare uova di cioccolato, spicca uno spazio dedicato a Pulcinella che nasce da un uovo; leggenda napoletana poco nota che ha dato vita a numerose interpretazioni.
Alcune vetrine raccolgono favole illustrate, da Esopo e La Fontaine a oggi, nelle quali le uova hanno un ruolo significativo. Tutti i libri provengono dalla Biblioteca comunale di Vinovo.
Nella stessa sala sono esposti splendidi esemplari di pysanka, le uova pasquali decorate con cere colorate, tipiche dell’Europa orientale. Alcuni pezzi sono di valore artistico assoluto.
Non possono mancare alcune delle famose uova di Fabergé, fedeli repliche di quelle, preziosissime e inamovibili, conservate al Museo Fabergé di San Pietroburgo.

ab ovo

Uova di Fabergé, repliche degli originali al Museo Fabergé (San Pietroburgo)

Nell’ultima sala incontriamo invece, al termine di una visita articolata in svariate direzioni, una tradizione di Vinovo, oggi scomparsa: la produzione e la conservazione delle uova in acqua e calce, per la vendita sui mercati di Torino. In un video sono inserite tre interviste a personalità di Vinovo che si sono prestate a raccontare i momenti epocali che hanno segnato la vita economica di questa cittadina, vale a dire il passaggio dalla conservazione delle uova in vasche di pietra alle prime ghiacciaie di legno, per arrivare ai moderni frigoriferi.

In esposizione anche ex voto fatti dipingere da venditori di uova vinovesi e gli abiti di due maschere locali: il Cucaeuv (succhiauova) e la Polajera (pollivendola). Alla Bela Pulajera è dedicato un simpatico acquerello di Lele Luzzati, da lui stesso donato alla Biblioteca Civica di Vinovo nel 2007.

La mostra è aperta venerdì sabato e domenica dalle ore 14.30 alle 18.30. Maggiori informazioni: www.comune.vinovo.to.it.

 

 

 




 

 

Condividi questo articolo

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.