“Carte in dimora” sabato 12 ottobre – Anche quattro archivi privati piemontesi svelano i propri tesori

carte in dimora

Anche quattro archivi del Piemonte aprono gratuitamente al pubblico sabato 12 ottobre per la terza edizione  di “Carte in dimora”, ultima nata fra le attività dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (A.D.S.I.): in provincia di Torino quelli del Castello di Pralormo e di Casa Lajolo a Piossasco, in provincia di Alessandria l’archivio della tenuta La Marchesa a Novi Ligure, in provincia di Biella quello della Famiglia Piacenza a Pollone.

Scoprire da dove veniamo, conoscere le vicende che hanno influenzato la storia a livello locale e nazionale così da comprendere il nostro presente e interpretare le sfide del futuro. È in questo spirito che  si rinnova l’appuntamento con “Carte in dimora. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro”. con  il patrocinio del Ministero della Cultura, della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
All’edizione di quest’anno è stata conferita la “Medaglia del Presidente della Repubblica”, riconoscimento attribuito dal Capo dello Stato Sergio Mattarella per l’interesse istituzionale, culturale e sociale dell’evento.

L’iniziativa prende forma grazie alla collaborazione con la Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura e con la Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura e costituisce il prologo di “Domeniche di carta”, che il 13 ottobre aprirà al pubblico Biblioteche pubbliche e Archivi di Stato. Due giorni ricchissimi dunque, il sabato dedicato a più di cento  archivi privati in tutta Italiae la domenica a quelli pubblici, per confermare l’unione d’intenti culturali tra pubblico e privato, in cui la storia sarà la protagonista sotto punti di vista e chiavi di lettura diverse ma complementari.

Molte sono infatti dimore private del nostro Paese che conservano documenti di grande valore storico e culturale a livello nazionale, internazionale e territoriale: carte dove si può leggere come nasce l’Europa di oggi attraverso documenti e testimonianze che raccontano le esperienze familiari che nel tempo si sono intrecciate con la storia dei luoghi che le hanno ospitate; così come scritti che approfondiscono la conoscenza di usi, costumi, avvenimenti e racconti che hanno caratterizzato la nostra Nazione.

Per questo motivo ADSI si impegna a renderli fruibili e collabora con il Ministero nella consapevolezza che, come sancito dalla Costituzione, tutte le realtà che vogliono tutelare e valorizzare la nostra identità storica devono collaborare per creare e consolidare la consapevolezza del patrimonio della Nazione, indicando la strada di uno sviluppo sociale ed economico attorno ad esso.

Informazioni e prenotazioni delle visite alle proprietà che hanno aderito alla Giornata
https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/eventi-dimore/430426/

Gli archivi che aprono in Piemonte

ARCHIVIO DELLA TENUTA LA MARCHESA – Novi Ligure
https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/evento-dimora/432716/

In occasione della Giornata Nazionale ADSI “Carte in Dimora”;, sarà possibile esaminare i documenti d’archivio che ripercorrono una storia affascinante che ha per protagonisti i Della Corte, in fuga da Milano dopo aver tradito Ludovico il Moro, i Sauli che dalla metà del XVI secolo all’inizio del XVIII possiedono tutta la tenuta, e i Giulini d’Arola, attuali proprietari, che un curioso scherzo del destino
unisce alla Marchesa nel 1700 con un intreccio di eredità e investimenti … senza dimenticare i consueti
litigi familiari.
Orario di apertura: sabato 12 ottobre, orario continuato 9.30-18,00. Ingresso gratuito. Prenotazione gradita.

Si visitano la limonaia, il museo della civiltà contadina, i vigneti, i giardini, la cappella della villa, la cantina storica e a quella moderna, con degustazione finale dei vini di produzione propria. Durata 45 minuti circa.

La villa della Marchesa, Monumento nazionale, è un rarissimo esempio di una dimora che ha conservato i 76 ettari di proprietà che la circondavano nel XVIII secolo. Nei vari ambienti sono conservate collezioni di bastoni, cavatappi, peltri, tappeti, porcellane, arredi, stampe e dipinti del XVII e XVIII secolo.
Possibile prenotare un aperitivo con tagliere degustazione e altre visite a pagamento Dettagli sul sito
Indirizzo: Via Gavi, 87 –  Novi Ligure;www.tenutalamarchesa.it
Informazioni e prenotazioni: info@tenutalamarchesa.it; cell. 335.7618507

ARCHIVIO DELLA FAMIGLIA PIACENZA – Pollone
https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/evento-dimora/432718/ 

In occasione della Giornata Nazionale ADSI “Carte in Dimora”;, viene proposto un percorso di visita che attraversa l’;archivio storico della Famiglia Piacenza, le due serre e il giardino adiacente alla villa, con tema “Il Giardino d’inverno: luogo fra umano e natura in perfetta armonia”.;.
Orario di apertura: Sabato 12 ottobre, ore 10-13 e 14-17. Ingresso gratuito. Visita guidata con i proprietari e guida esterna. Gruppi di massimo 15 persone, durata 60 minuti circa.

La Fondazione Famiglia Piacenza, i cui documenti sono stati riordinati a partire dal 1982, si è costituita nel 1990 con sede nella villa di Pollone, dove la famiglia risiede dalla prima metà dell’Ottocento.
Conserva tutto il materiale che i Piacenza, attivi nel campo della lavorazione e del commercio della lana a partire dalla prima metà del XVII secolo e in quello più propriamente tessile dalla prima metà del secolo successivo, hanno accumulato nel corso della loro lunga storia. L’archivio conta quasi un centinaio di metri lineari. E’ costituito principalmente sia dalle carte di famiglia sia da quelle, assai
rilevanti, relative all’azienda tessile, con una continuità documentale che va dalla metà del Settecento ad oggi. Sono conservati anche altri fondi acquisiti per legami famigliari.
Ai documenti di archivio si affiancano raccolte fotografiche, oggetti, campionari tessili, capi storici confezionati con tessuti Piacenza e riviste d’epoca, per lo più inerenti al campo della produzione tessile e della moda.

Indirizzo: Via Caduti per la Patria, 55 –  Pollone; www.fondazionefamigliapiacenza.org
Prenotazioni: fondazione@piacenza1733.it e 345.3659333.

 




 

ARCHIVIO DI CASA LAJOLO – Piossasco
https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/evento-dimora/432717/

inclusione a casa lajolo

In occasione della Giornata Nazionale ADSI “Carte in Dimora” sarà possibile visitare l’Archivio Ambrosio di Chialamberto Lajolo. I documenti in esso conservati (periodo tra il XVI e il XIX secolo) offrono spunti di approfondimento sulla storia dei rapporti tra i vari consignori di Villarbasse e di Piossasco e le altre comunità nella zona a cavallo tra la Val di Susa e la Val Sangone. Nel 2013, la
Soprintendenza Archivistica del Piemonte e della Valle d’Aosta ha dichiarato l’archivio di interesse storico particolarmente rilevante.
Orario – Sabato 12 ottobre, in due turni: ore 15 e ore 16 . Ingresso gratuito. Visita guidata a cura
degli archivisti responsabili di catalogazione e schedatura dell’archivio in due turni di visita.
Prenotazione obbligatoria a info@casalajolo.it
Casa Lajolo è una dimora storica nel borgo di San Vito a Piossasco, un esempio di architettura del verde del XVIII secolo confermata sia dalla struttura esterna che dalle decorazioni di numerosi soffitti. In un cabreo di fine XIX secolo sui beni della famiglia, un acquerello illustra la struttura del giardino composta da tre aree: il giardino, l’orto con la vigna e il tradizionale prà giardin. Un giardino a stanze quindi, organizzato su gradoni caratterizzati da scenari sempre diversi: il piazzale in ghiaia con la collezione di agrumi in vaso, il giardino all’italiana delineato da cordonature e sculture in bosso (Buxus sempervirens), il boschetto all’inglese delimitato da sette Taxus baccata che formano una rarissima e secolare parete verde. Scendendo, si trova l’orto, circondato da un muro, esempio di “hortus conclusus” con ortaggi, erbe officinali e frutteto, fulcro dell’attività divulgativa con il pubblico e, a valle, un ampio prato.
Grazie alla posizione alle pendici del Monte San Giorgio che offre un clima mite, il giardino presenta specie inconsuete per la zona climatica, come agrumi, canfora, cappero, mandorlo e pino domestico.
Il giardino è un punto di riferimento culturale per la comunità del territorio grazie ad eventi e attività divulgative destinate ad associazioni e scuole.
Indirizzo: Via S. Vito, 23 – Piossasco TO; /www.casalajolo.it;info@casalajolo.it

ARCHIVIO DEL CASTELLO DI PRALORMO
https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/evento-dimora/432714/ 

carte in dimora

Sabato 12 Ottobre, al Castello di Pralormo, i visitatori faranno un tuffo nel passato, attraverso un percorso nella Biblioteca e nella Sala del Biliardo, che immerge nelle vita degli antenati fra onori, ma anche oneri, da loro portati avanti con passione e dedizione.

Alcuni documenti dell’Archivio che saranno esposti nella Sala del Biliardo
Ambienti ricchi di fascino, in cui si trovano esposte lettere significative, oggetti particolari, curiosità e amenità, tra cui:
– un menù in cirillico di un invito dello zar di San Pietroburgo del 1883;
– un documento del 1764 emesso dalla Città di Carmagnola: poiché il fiume creava due volte l’anno l’alluvione e il nostro antenato, Vincenzio Sebastiano Beraudo di Pralormo, ottenne dal Re un finanziamento per modificarne il corso, per questo ricevette la cittadinanza onoraria della città di Carmagnola, con gratitutine;
-un messale ornato di ametiste regalato da Re Vittorio Emanuele II;
-spartiti di musica;
-libretti con commedie e poesie da recitare nel teatro del parco del Castello di Pralormo dove si sperimentavano sistemi per creare il frastuono del tuono o il rumore del fulmine durante le serate di intrattenimento e divertimento del 1700;
– inviti per il ballo in costume alla Corte di Torino;
– cataloghi delle prime macchine fotografiche di fine ‘800;
– album di caricature dei viaggi in Egitto con personaggi inglesi che scavavano le Piramidi;
– settimanali sulla moda a Parigi e sulla vita nelle corti europee;
– fotografie delle Olimpiadi di Parigi del 1924 dove Emanuele Beraudo di Pralormo, padre dell’attuale proprietario del Castello, ottenne una medaglia di bronzo nello sport diequitazione.

Nella Biblioteca
Qui sono radunati libri a partire dal 1500, collezionati da alcuni antenati particolarmente bibliofili. Un viaggio che porta alla scoperta di:
– una collezione di Atlanti, in particolare un grande formato del 1692 dedicato al ‘’Delfino di Francia’’
disegnato da famoso geografo del Re Sanson;
– il Theatrum Sabaudiae voluto dal Re per pubblicizzare la bellezza e la vastosità del Piemonte;
-t rattati di botanica e medicina, come le opere illustrate dal botanico Andrea Mattioli (1501-1577)
– erbari e descrizioni di viaggi alla ricerca delle erbe medicinali;
– album di un viaggio in Olanda con vedute dels XVIII secolo;

-12 volumi di viaggi dei Gesuiti in Oriente con personaggi sorprendenti;
– una raccolta di ritratti dei personaggi illustri di tutta Europa con un ‘’taglio caricaturale’’ ma ache ‘’il
viaggio in Sardegna’’ di Alberto Ferrero della Marmora del 1826 con vedute meravigliosamente
dipinte;
– trattati di minerologia con disegni realistici riferiti ad una collezione di minerali ancora inesplorata
presente al Castello;
– merita molto la collezione di ricettari dal XVIII secolo e dei libri per bambini dal 1800 con accurate
rilegature e illustrazioni straordinarie.

Orario: 10-18 . Ingresso gratuito. La visita, della durata di 45 minuti, è guidata, per un massimo di 20 persone alla volta, e riguarda esclusivamente la Biblioteca. Accesso libero al parco.
Prenotazione: obbligatoria 3486826122 – info@castellodipralormo.com

Apertura straordinaria. La biblioteca sarà aperta in via straordinaria anche domenica 13 ottobre e tutti coloro che avranno il
piacere di venire a visitare il Castello di Pralormo potranno fruire di questa bella opportunità.

Il Castello di Pralormo è situato a circa 30 km da Torino, alle porte di Langhe e Roero. Di origini medievali ma trasformato nei secoli successivi in residenza nobiliare. Giunge all’aspetto attuale nel XIX secolo quando, venuta meno l’;originale destinazione militare dell’edificio, il Conte Carlo Beraudo di Pralormo, diplomatico e uomo politico dell’;età albertina, lo trasformò profondamente scegliendo il migliore architetto del tempo Ernesto Melano e affidando il giardino al celebre paesaggista Xavier Kurten.Il Castello è tutt’ora permanentemente abitato dalla famiglia che lo possiede dal 1680: ritenendosi “conservatori temporanei”;, considerano giusto e doveroso non solo preservare il castello e la tenuta ma anche renderli usufruibili da parte del pubblico senza snaturarli.
Disponibili altri percorsi di visita a pagamento, senza prenotazione.

Indirizzo: Via Umberto I, 26 – 10040 Pralormo ; www.castellodipralormo.com
Per informazioni e prenotazioni: 3486826122  – info@castellodipralormo.com;

 




 

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