Letti di Notte a settembre. Notti magiche di lettura, inseguendo un autore. Non basta una pandemia mondiale a fermare il festival letterario carmagnolese

Letti di Notte

“Letti di Notte”.  A settembre, da martedì 8 a sabato 12,  notti magiche di lettura, inseguendo un autore. Non basta una pandemia mondiale a fermare il festival letterario carmagnolese che torna, anche quest’anno, a Cascina Vigna.

Cosa si fa di notte? Generalmente si va a letto.
Un tempo, per i bambini della mia generazione, lo scoccare del gong arrivava con la fine del Carosello. Inderogabile. Oggi, per gli amanti delle discoteche, il letto arrivava con il cappuccino e la brioche dopo che l’alba è sorta da un pezzo.
Le parole letto (o al plurale letti) e notte si coniugano alla perfezione. Sia per definire quel giaciglio che ci concilia il sonno, sia perché di solito, prima di spegnere l’abat-jour si legge qualcosa. Nel 2012, giocando sul doppio significato della parola letto/letti, i librai italiani si inventarono “Letti di Notte” come una notte bianca, allora particolarmente di moda, per promuovere la lettura, organizzando incontri e rassegne in tutta la penisola.

Una simile opportunità non poteva sfuggire a Maurizio Liberti, che vedeva crescere evento dopo evento il suo “Gruppo di Lettura Carmagnola” che mensilmente promuoveva gli incontri aperi-cena con gli scrittori. Il 18 giugno del 2016, la carmagnolese via Valobra venne invasa dai punti di incontro con gli scrittori e dai banchetti delle associazioni carmagnolesi (ancora oggi Liberti sottolinea orgogliosamente “sono riuscito nell’impresa di coinvolgere oltre trenta associazioni cittadine”, fatto probabilmente mai accaduto né prima né dopo) per celebrare la notte bianca letteraria.
Personalmente non ho assistito a quella manifestazione, in quanto impegnato in un meno divertente soggiorno torinese (chi pensa fossi in galera o in soggiorno obbligato si sbaglia, ma la situazione non era poi così diversa), ma rimasi coinvolto nella successiva edizione di “Letti di Notte” che si svolse da mercoledì 14 a sabato 17 giugno del 2017. Avendo io conosciuto Liberti pochi mesi prima, ma soprattutto non avendo Maurizio ancora pienamente conosciuto la mia persona, il promotore dell’evento mi affidò il compito di tutor per la deliziosa scrittrice Irene Schiavetta che presentava il suo libro “Le tre signore”, un testo molto delicato che ti avvolge come una sciarpa di seta.
Cosa c’era che non andava?
Sulla carta nulla, ero grato e orgoglioso del compito assegnatomi. L’unico problema fu la location. La postazione di Irene Schiavetta era all’interno del negozio Thun Shop di via Valobra 186 gestito dall’altrettanto deliziosa e ospitale Rinuccia Busticco con la figlia Elena. Per chi non lo sapesse Thun Shop è un negozio di articoli da regalo che propone oggetti carinissimi. Ma delicatissimi. Essendo io un elefante in un negozio di porcellane (e mai definizione fu più corretta), passai un intero pomeriggio rigido come un baccalà, cercando di muovermi meno possibile, rifiutando tè e biscottini che le signore Busticco offrirono a me e a Irene. Finalmente con un colpo di genio (forse non è il caso di esagerare), proposi di spostare il nostro tavolino sul selciato di via Valobra, chiusa al traffico per la manifestazione: la serata era calda e docile, e ricominciai a respirare.
Anche per quell’edizione Maurizio Liberti scelse di occupare librariamente il centro di Carmagnola e via Valobra da largo Vittorio Veneto a piazza Martiri con i banchetti degli scrittori in strada (alla fine tutti ebbero la stessa idea e non posso nemmeno vantare la primogenitura dell’intuizione) con piazza Sant’Agostino divenuta una specie di Speaker’s Corner carmagnolese, dove, su un grande lettone sopra il palco si sdraiarono scrittori del calibro di Luca Bianchini, Giuseppe Culicchia, Bruno Gambarotta e Margherita Oggero, intervistati sera dopo sera da vari giornalisti.

Letti di NotteIl 2018 rappresentò un cambio di rotta, con il trasferimento nel cortile della Cascina Vigna. Sicuramente un modo per fare selezione, visto che per assistere a “Letti di Notte” bisognava compiere quel piccolo sforzo di lasciare il centro di Carmagnola, evitare lo “struscio” in via Valobra e il gelato da passeggio, per concentrarsi unicamente sulla presentazione degli scrittori. Nonostante ciò, o forse proprio per questo motivo, fu un successo che mi godetti dal mio tranquillo posto seduto in platea.

Letti di Notte

Lella Costa ia Letti di Notet 2018

Il successo fu notevole anche perché il cartellone degli autori aveva una rilevanza nazionale a cominciare da Sveva Casati Modignani, una delle autrici più lette da lettrici e lettori non solo italiani, Gianluigi Nuzzi, giornalista televisivo e conduttore del milionario (per numero di spettatori) “Quarto Grado”, Andrea Vitali, vincitore del Premio Grinzane Cavour nel 2004, l’attore e regista Salvatore Striano, che da quel momento divenne un amico del Gruppo di Lettura Carmagnola e l’attrice Lella Costa, universalmente conosciuta.

Nel frattempo il mio narcisismo mi aveva portato a collaborare sempre più strettamente con il Gruppo di Lettura Carmagnola e l’edizione 2019 di “Letti di Notte” fu per me vera una prova del fuoco. Lo fu anche per Maurizio Liberti e i suoi collaboratori che si trovarono ad affrontare un’edizione da oscar con nomi veramente da prima serata TV proponendo dall’11 al 15 giugno un cast di protagonisti totalmente al femminile ospitando cinque donne intervistate da altrettante giornaliste.

Sul palco della Cascina Vigna sono salite la giovanile Veronica Pivetti (inutile dire che mi sono immediatamente innamorato di lei) intervistata da Mimma Caligaris, la giornalista de “Il piccolo” di Alessandria; Tiziana Ferrario (che ha un passato di corrispondente per il TG1 da New York) che ha interagito con Roberta Pellegrini, direttore dell’Unione Stampa Subalpina; la criminologa Cristina Brondoni, che ha raccontato i suoi libri e i delitti più oscuri dell’ultimo decennio stimolata da Alessandra Comazzi.

 

Catena Fiorello a Letti di Notte

Catena Fiorello a Letti di Notte 2019

L’esuberante Catena Fiorello, che nel buon nome di famiglia ha trasformato la serata in un applauditissimo happening coinvolgendo non solo la presentatrice Cristina Mazzariello (giornalista di Targato Cuneo), ma tutto il pubblico. E per chiudere il festival Federica Angeli, giornalista di Repubblica che vive sotto scorta dal luglio 2013, dopo le minacce ricevute a seguito delle sue inchieste sulla criminalità organizzata romana, protagonista del film “A mano disarmata” uscito nelle sale proprio nei giorni di “Letti di Notte” e proiettato quella stessa sera al cinema carmagnolese Elios. Federica Angeli è stata l’unica ospite intervistata da un collega maschile (Marco Giacosa) con cui collabora da tempo.
Il successo delle quattro precedenti edizioni di “Letti di Notte” aveva reso ottimista tutto l’entourage del “Gruppo di Lettura Carmagnola”, confidando nella capacità di Maurizio Liberti di estrarre dal cilindro cinque protagonisti che avrebbero reso l’edizione 2020 memorabile. Conoscendo Maurizio ero tranquillissimo che avrebbe trovato tema e motivazioni per offrire al pubblico un evento memorabile che sarebbe dovuto andare in scena dal 9 al 13 giugno. Come mio solito non gli ho chiesto di anticiparmi nomi e titolo della rassegna, ma nei nostri colloqui, fin dal periodo natalizio, emergeva che il puzzle dei nomi si stava componendo o forse era già del tutto disegnato, essendo Maurizio uno che si muove con largo anticipo. A fine febbraio la situazione ha cominciato a scricchiolare, anche se eravamo tutti convinti che fosse una congiuntura temporanea che non avrebbe influito su “Letti di Notte” così lontano a venire.

Nadia Terranova con Tommaso M. Valinotti

Nadia Terranova con Tommaso M. Valinotti

Il trascorrere del tempo rendeva la situazione sempre più drammatica e nonostante io dimostrassi un certo ottimismo cominciai a consigliare a Maurizio di pensare a un paio B. Che era difficilmente immaginabile, perché era impossibile pronosticare quando l’emergenza sanitaria sarebbe terminata e, soprattutto, come avrebbe potuto condizionare lo svolgersi di manifestazioni con presenza di pubblico. Nel frattempo anche gli autori invitati e i giornalisti che sarebbero saliti sul palco con loro nel mese di giugno hanno ritirato la loro adesione. Qualcuno per paura del contagio, altri per impegni che avevano preso in precedenza per il periodo di settembre, quando si svolgerà “Letti di Notte” 2020 (da martedì 8 a sabato 12 settembre). Ovviamente Maurizio Liberti non si è fermato un attimo e ha continuato silenziosamente e con costanza a tessere la tela per portare a Carmagnola nomi all’altezza della manifestazione. Ora possiamo affermare che l’obiettivo è pienamente raggiunto e giovedì 9 luglio, in occasione della presentazione del libro di Stefano Tiozzo “L’anima viaggia un passo alla volta” avvenuta a “L’albero dei tulipani” i nomi dei cinque protagonisti e dei loro intervistatori, sono stati resi pubblici.
E sono Cristiano Militello, inviato di Striscia La Notizia e conduttore della trasmissione radiofonica “La Banda di 101” su R101, intervistato dal giornalista carmagnolese Attilio Celeghini, martedì 8 settembre. Il divulgatore scientifico e cuoco Marco Bianchi, conduttore di Linea Verde Estate su RAI 1 che duetterà con Luca Iaccarino giornalista gastronomico del Corriere Torino (nonché mancato protagonista di una serata con il Gruppo di Lettura, rimandata a causa Covid), mercoledì 9 settembre. Il divulgatore esperto d’arte Jacopo Veneziani, giovedì 10 settembre. La scrittrice, saggista, poetessa Dacia Maraini, premio Strega 1999, che dialogherà con Luca Ferrua, giornalista de La Stampa, nella serata di venerdì 11 settembre. E, per concludere, sabato 12 settembre il biologo e conduttore televisivo Vincenzo Venuto, che sarà intervistato da Beppe Gandolfo, già protagonista di una presentazione agli aperi-libro carmagnolesi lo scorso anno.
A questo punto mi sto preparando per cinque puntate di fuoco, per raccontare al meglio questa edizione di Letti di Notte. Per ogni serata diramerò un comunicato stampa da diffondere subito al termine della serata, che riporti la possibile chiacchierata con lo scrittore prima che salga sul palco, spunti da quanto è accaduto durante il dibattito, cenni su curiosità e scene di vita.
Appena si spegneranno le luci della ribalta andrò via di corsa al computer per scrivere tutto e diffondere a giornali e siti Internet. Come ho fatto per la scorsa edizione.
Uno sbattone? Forse che sì. Ma vuoi mettere l’adrenalina di raccontare i magnifici cinque protagonisti di “Letti di Notte” 2020?

Tommaso Marco Valinotti

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