Test rapidi in farmacia, in Piemonte mancano ancora gli infermieri per il servizio a domicilio

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Test rapidi nelle farmacie? “A Torino, e in tutto il Piemonte,  non è ancora partito [almeno fino a oggi 31 ottobre. Ndr] il sistema di prenotazione in farmacia dei tamponi rapidi perché mancano gli infermieri deputati a prestare questo servizio a domicilio”, spiegano da Federfarma.  E il presidente della Federfarma regionale, Massimo Mana, ha reso noto che “alla richiesta fatta dei 300 infermieri che avrebbero dovuto coprire tutto il Piemonte, hanno risposto solo in dieci”.

L’organizzazione territoriale in materia di test Covid, con particolare attenzione alla possibilità di fare test rapidi in farmaci,  è stato uno dei temi al centro del dibattito dell’ultima puntata di”Mi manda Raitre”, al quale ha preso parte il presidente di Federfarma, Marco Cossolo. Due le esperienze portate ad esempio: Emilia Romagna e Trento. “L’Emilia Romagna ha fatto da apripista garantendo i test sierologici rapidi in farmacia a tutto il mondo della scuola . ha spiegato il presidente Cossolo –  Diecimila test al giorno sono il segnale di un sistema funzionante, che si sposa con le esigenze del territorio in emergenza. Il tutto realizzato senza creare assembramenti e limitando gli spostamenti delle persone. A Trento, invece, è in corso un progetto pilota con due farmacie, una privata e una comunale, nelle quali i tamponi rapidi vengono effettuati da un infermiere. “Approvo  l’esperienza di Trento, in linea con quanto proposto dal  ministro Speranza” –  ha concluso Cossolo – e credo che per i tamponi rapidi si possano utilizzare le farmacie o le zone adiacenti alle farmacie, senza venir meno a protocolli di sicurezza che abbiamo ampiamente studiato, che considerino, ad esempio, la possibilità di ingressi dedicati”.

 




 

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