Trenta milioni per case di riposo e strutture piemontesi, la Regione ha definito i criteri di erogazione

strutture

Sono in arrivo gli annunciati ristori a sostegno delle Rsa convenzionate e delle strutture residenziali accreditate: pronti trenta milioni di euro, che saranno erogati secondo le modalità definite in questi giorni dalla Regione Piemonte. 

Su proposta dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, la Giunta regionale  ha approvato le regole per assegnare i ristori regionali destinati a oltre un migliaio di case di riposo e strutture per disabili, minori, psichiatrici e del settore delle dipendenze accreditate che, nel periodo dal 21 febbraio del 2020 al 30 giugno 2021, hanno subìto perdite economiche ingenti dovute alla pandemia.

Lo stanziamento  ammonta a 30 milioni di euro complessivi, con l’obiettivo di sostenere la continuità dell’erogazione delle prestazioni di carattere residenziale di tipo sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale, come previsto dalla legge regionale 3 del 26 gennaio scorso, attraverso integrazioni tariffarie riconosciute alle strutture di tipo sanitario e socio-sanitario contrattualizzate o convenzionate, con riguardo proprio al periodo dell’emergenza Covid.

“La Regione fa la sua parte – ha osservato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – per evitare che molte strutture falliscano o si debbano rivalere sulle famiglie, con gravosi aumenti delle rette. Gli ingenti costi che queste fondamentali realtà convenzionate di assistenza sanitaria e socio-sanitaria hanno dovuto sostenere per adeguarsi alla misure di sicurezza anti-covid sono sotto gli occhi di tutti. Il Piemonte non può permettersi di lasciare che il conto della pandemia gravi su chi si occupa degli anziani e delle persone più bisognose di assistenza. Per questo è stato messo in campo un intervento compensativo consistente quanto doveroso, con precise regole di erogazione, a fronte di debite rendicontazioni”.

L’assessore al Welfare Chiara Caucino ha commentato: “E’ un’importante boccata d’ossigeno per chi, in questo anno, è stato travolto dallo tsunami sanitario e ha saputo reagire con efficienza e professionalità. Contribuiamo in questo modo a garantire la sopravvivenza di un sistema fondamentale per la tutela dei più fragili, che è stato messo in ginocchio dalla pandemia. Si tratta di un risultato molto importante, fortemente voluto dalla Giunta e dal Consiglio regionale, che dimostra l’attenzione del Piemonte verso chi, nonostante tutto, è riuscito a resistere, garantendo il massimo dell’assistenza possibile ai propri ospiti”.

Sul piano operativo, il meccanismo di erogazione dei ristori prevede che il valore di riferimento dell’integrazione tariffaria a giornata di assistenza sia pari a 2,65 euro per le strutture residenziali per anziani, a 1,50 euro per quelle che ospitano le persone con disabilità, patologie psichiatriche e ai centri residenziali per minori, mentre un euro per giornata andrà a integrare le strutture residenziali per persone affette da tossicodipendenza e per le semi residenziali per le persone con disabilità.

Il contributo non potrà superare le spese rendicontate, che riguardano sanificazione degli ambienti, acquisto di dispositivi di protezione individuale, maggiori spese per il personale assunto, smaltimento dei rifiuti speciali e specifici investimenti per la messa in sicurezza degli ospiti e degli operatori.

Nella stessa seduta di Giunta, è stata anche approvata la delibera che individua criteri e modalità per garantire ristori a chi ha svolto il servizio di domiciliarità.

“Si tratta – ha evidenziato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – di un primo significativo passo al quale seguirà l’approvazione dell’atto amministrativo per i ristori previsti dalla legge per le strutture autorizzate e i nuovi inserimenti, nel rispetto delle normative Covid, al fine di garantire la sostenibilità del sistema della residenzialità che ospita oltre 60.000 piemontesi e dà lavoro a oltre 40.000 persone“.




Condividi questo articolo

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.