In Piemonte nessun sito è idoneo ad ospitare il futuro deposito nazionale di scorie nucleari – La Giunta regionale ha approvato l’istruttoria tecnica

deposito rifiuti radioattivi

Centotrenta pagine per dire no, in Piemonte nessun luogo è adatto ad ospitare il futuro deposito nazionale di rifiuti radioattivi: nessuno dei  individuati in Piemonte come possibile sede del deposito nazionale di scorie nucleari è idoneo.  E’ il risultato finale dell’istruttoria tecnica di osservazioni e proposte che saranno trasmettere a Sogin: 130 pagine approvate dalla Giunta regionale del Piemonte, a conclusione  del lavoro di approfondimento condotto da funzionari dei settori presi in considerazione per l’elaborazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) e da tecnici dell’Arpa.

Le zono individuate in Piemonte sono 8: 6 in provincia di Alessandria (Oviglio, Castelletto Monferrato-Alessandria-Quargnento, Fubine-Quargnento, Bosco Marengo-Frugarolo, Castelletto Bormida-Sezzadio e Bosco Marengo-Novi) e 2 in provincia di Torino (Caluso-Mazzè-Rondissone e Carmagnola).

“Il documento – spiegano dalla Regione Piemonte – ha duplice finalità: da una parte verificare la corretta applicazione dei criteri usati da Sogin per l’esclusione delle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito, dall’altra fornire elementi di approfondimento per la redazione della Carta nazionale delle aree idonee. Le osservazioni vertono su sismicità, geologia, idrogeologia, acque sotterranee, trasporti, risorse agricole, aree naturali protette, aree dismesse, urbanistica e tutela del paesaggio. L’uso delle banche dati più aggiornate e il riferimento ai documenti di pianificazione più recenti hanno messo in luce alcuni aspetti che non sono stati presi in considerazione nell’elaborazione della Cnapi e dei quali la Regione chiede di tenere conto”.

“Abbiamo ascoltato i territori – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – e abbiamo prodotto integrazioni che, possiamo dire, escludono i siti che sono stati individuati. I dati e le informazioni forniti nel documento dovranno dunque servire a Sogin per garantire che le aree che saranno individuate tengano conto di tutti gli approfondimenti richiesti”.




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