L’INTERVISTA – Il carmagnolese Achille Giacometti, studente del “Bobbio”, campione del mondo di street dance

achille giacometti

Carmagnolese, sedici anni, studente del “Norberto Bobbio” di Carignano: Achille Giacometti si è laureato campione di street dance ai World Street Dance Show Championchips che si sono svolti a Follonica il 30 e 31 ottobre scorso. Abbiamo intervistato per Ieri Oggi Domani il  neo campione del mondo per la categoria junior.

Allora Achille, presentati, dicci un po’ di cose su di te.

Sono un normale ragazzo di sedici anni, nato a Carmagnola, frequento il liceo sportivo all’istituto “Norberto Bobbio”, con la piccola differenza che amo ballare.

Fantastico, dicci com’è iniziata questa tua passione per il ballo.

Ho sempre amato lo sport, ho praticato il nuoto, basket e addirittura col calcio, ma nessuno di questi sport mi faceva provare qualcosa, finché un giorno, una mia amica mi invitò ad assistere ad una sua esibizione di ballo “latinoamericano”. Accanto a lei c’era un gruppo di ballerini che ballava street dance, e ne sono rimasto innamorato, non ho neanche guardato la mia amica ballare, da quel giorno mi sono innamorato della street dance.

E come sono state le tue prime esperienze col ballo?

Beh, ho iniziato quando avevo otto anni, ed ero il più piccolo della scuola di ballo, l’insegnante mi faceva fare le capriole e piccoli balli. Questa scuola, dove mi trovo tutt’ora, mi ha permesso di scoprire una nuova parte di me, e vorrei mandare un grande saluto ai miei insegnanti e compagni della scuola di ballo W La Danza SSD di Carmagnola.

Prima di farti la domanda successiva volevo congratularmi con te per aver vinto il mondiale di hip-hop della tua categoria. Come ti è stato chiesto di andare a rappresentare l’Italia ai mondiali di street dance? E come hai reagito?

Grazie mille per le congratulazioni, per quanto riguarda la tua domanda, per poter arrivare a competere ai mondiali o europei, devi prima aver vinto gli “ assoluti”, dove vanno i migliori ballerini; dopo aver vinto questa competizione, hai la possibilità di rappresentare il tuo Paese. Quando mi è stato chiesto di rappresentare l’Italia non ci credevo, è stato un sogno che si è avverato. Non avrei mai pensato di raggiungere questo obiettivo, ma quando è successo l’emozione è stata indescrivibile.

Cosa hai provato quando ti hanno comunicato che avevi vinto il primo posto?

All’inizio non avevo capito, perché avevano detto tutto in inglese, ma quando ho sentito il mio nome e ho visto tutta la gente che mi guardava e applaudiva… ho sentito che il cuore mi stava per scoppiare. Vedere mio padre emozionato che agitava il pugno in segno di vittoria, vedere il mio insegnante farmi le foto commosso… è stata una sensazione unica.

Qual è stata la prima cosa che ti è venuta in mente quando ti trovavi su quel podio con il premio del primo posto?

Mi sono venuti in mente subito tanti ricordi, come i miei primi balli da piccolo, tutta la mia traiettoria prima di arrivare a questo punto. Tutto l’impegno messo negli allenamenti, tutti i sacrifici fatti per diventare sempre un miglior ballerino.

Davvero emozionante. Achille, per la gente che non ne capisce molto di ballo, spiegaci su cosa si basano i giudici per decidere i punteggi.

La IDO, cioè l’organizzazione internazionale, sceglie accuratamente i giudici. Come giudizi, contano tanto le acrobazie o come interpreti il ballo, il segreto è coinvolgere il giudice in quello che stai facendo.

Cosa consiglieresti a un bambino che sta muovendo i primi passi nel mondo de ballo?

La prima cosa che gli consiglio è di credere sempre in se stesso e non mollare mai perché, con impegno e determinazione, i risultati arriveranno senz’altro. E avere tanta umiltà, se perde, congratularsi con l’avversario e imparare dai migliori. Gli consiglio anche di avere tanta serietà sul ballo, avere fame di vincere e fare sempre del suo meglio per centrare gli obiettivi.

Come fai a conciliare il ballo con lo studio?

Ci sono sempre alti e bassi, non sono di certo il migliore della classe, ma mi impegno per ottenere buoni voti a scuola. Logicamente la cosa più importante è la scuola, quindi riesco sempre a trovare il giusto tempo per studiare, e allenarmi. Ad esempio non sono molto bravo a scrivere i temi, ma piano piano mi sto impegnando per migliorarli.

A chi dedichi questa vittoria?

Soprattutto alla mia famiglia, che mi è sempre stata accanto e mi sostiene, tifando  per me e aiutandomi a raggiungere i miei obiettivi

Achille ti farò l’ultima domanda, che è anche la più complicata: dove ti vedi fra dieci anni?

Questa è veramente una domanda difficile, in tutto ciò che faccio, cerco sempre di migliorare e imparare tanto, questo mi ha aiutato a fare tante esperienze e trarne insegnamenti.. In futuro vedo un Achille felice, con dietro un passato brillante e pieno di nuove esperienze.

Achille, purtroppo il nostro tempo è finito, grazie mille di aver risposto alle nostre domande, e vogliamo congratularci ancora con te per questo magnifico traguardo, e ti auguriamo di raggiungere ancora tanti traguardi.

Grazie mille Michael, grazie a te di avermi intervistato, è stato un piacere.

Michael Norena

IIS Bobbio Quinta D

achille giacometti

Da sinistra l’insegnante di educazione fisica  Anna Lisa Lobello, Achille Giacometti, la dirigente scolastica Claudia Torta, Michael Norena




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