Dalla celebre Carmen di Bizet, un libero adattamento venerdì 28 gennaio al Teatro Matteotti di Moncalieri

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Venerdì 28 gennaio alle ore 20.30,  sul palco del Teatro Matteotti di Moncalieri (via Matteotti 1) si esibiscono i cantanti e gli strumentisti dell’associazione lirica Francesco Tamagno di Torino, proponendo “Libre Carmen, libre”. Il pubblico assisterà ad dramma lirico in un unico atto, libero adattamento della celebre Carmen di Bizet. Protagonisti dell’opera saranno Laura Realbuto nella parte di Carmen, Giuseppe Raimondo (Don Josè), Ilaria Lucille De Santis (Micaela), Emilio Marcucci (Escamillo), Franco Prunotto (Lillas Pastia). Alla regia Alberto Barbi e Achille Lamp al pianoforte. L’ingresso è libero.

“L’allestimento essenziale realizzato con poco più che dieci sedie una corda e una pistola, ci ricorda che Carmen è sì opera di passione e morte, ma anche di personaggi che non possono esternare la loro violenza – spiegano gli organizzatori – si muovono in una dimensione asettica dove il distanziamento fisico è portato all’esasperazione, perché ogni corpo vive nella propria solitudine”.

“Un’esperienza artistica e una professionalità di primordine: Lirica Tamagno è un’associazione musicale appassionata e che fa musica ad alti livelli – sottolinea  l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – per una serata che, non ho dubbi, soddisferà i gusti del pubblico”.

L’ingresso è libero, con prenotazione obbligatoria alla mail: liricatamagno.to@gmail.com.




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La regia, firmata da Alberto Barbi, sottolinea la dimensione asettica dello spazio entro cui si muovono i personaggi, spinti sì da sentimenti irrazionali e autodistruttivi, ma condannati a un esasperato distanziamento fisico che ne condiziona i legami. La zingara Carmen, il brigadiere Don José, la devota paesana Micaela, il torero Escamillo e l’oste Lillas Pastia – riletti in chiave moderna – sono corpi immersi in una solitudine esistenziale venata di morte, impossibilitati a esternare la propria violenza all’interno di un gioco al massacro delimitato da dieci sedie. Soltanto una corda e una pistola ne detteranno le regole, avvicinando, allontanando e compromettendo i destini di ognuno.

Rappresentata per la prima volta il 3 marzo 1875 all’Opéra-Comique di Parigi, la Carmen continua ad affascinare l’immaginario del pubblico di tutti i tempi per la sua potente carica seduttiva e l’ardore che ne anima i protagonisti. Questa riscrittura, particolarmente empatica, rifiuta la magniloquenza dell’opera classica per solleticare ancora di più la sensibilità dello spettatore contemporaneo, parlando con il linguaggio delle passioni umane.

Sin dalla fondazione (2002), l’associazione Lirica Francesco Tamagno ha incentrato la propria attività nell’allestimento di opere del grande repertorio italiano, con l’obiettivo di diffondere la cultura musicale, sia imponendosi come centro produttivo, sia instaurando collaborazioni con prestigiose istituzioni culturali, tra cui: Teatro Coccia di Novara, Teatro Goldoni di Livorno, Festival internazionale di Tagliacozzo, Festival Alta Felicità, Auditorium Rai, Teatro Nuovo di Torino, Teatro Alfieri di Asti, Teatro Civico di Vercelli, Teatro Sociale d’Alba, Teatro Baretti di Mondovì. L’appassionato lavoro realizzato sul territorio regionale e nazionale ha volutamente privilegiato quei teatri in cui era assente una programmazione operistica, incentivando così la varietà dell’offerta. Le rappresentazioni rifiutano la pomposità e i tecnicismi scenici, a favore di un rapporto diretto e profondo esclusivamente con la voce e il corpo nello spazio. Il progetto Opera Off, nato nel 2019 e curato dal direttore artistico Giuseppe Raimondo, annulla la distanza fra platea e palcoscenico: la quarta parete scompare, i cantanti, i musicisti e il coro abitano lo stesso spazio del pubblico. Si crea dunque una dimensione di prossimità e di dialogo diretto: un contesto intimo, in cui l’accadimento scenico si trasforma in un rito emozionale.

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