Nel cuore di Maria, cinque secoli di devozione a Carmagnola – Al via il 25 marzo le celebrazioni per il 500° anniversario del Voto all’Immacolata Concezione Vergine Maria

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Voto del 25 marzo 2020 (foto di Filiberto Alberto)

A Carmagnola prende il via una lunga serie di eventi per celebrare il 500° anniversario del Voto all’Immacolata Concezione Vergine Maria, patrona della Città. Si comincia il 25 marzo con la Santa Messa, a due anni dal Voto del 25 marzo 2020 richiesto per ricevere protezione dalla pandemia del Covid 19, e una conferenza storico-religiosa nella chiesa della Collegiata.

A maggio si svolgerà il Pellegrinaggio Mariano della statua dell’Immacolata nelle parrocchie dei borghi carmagnolesi e la Santa Messa in piazza Sant’Agostino la sera del 31 maggio.

Le celebrazioni proseguiranno fino a dicembre con numerosi altri importanti eventi per concludersi il giorno della festività dell‘Immacolata Concezione.

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Immacolata (foto di Filiberto Alberto)

Durante le manifestazioni viene promossa una raccolta fondi per l’allestimento interno di una ambulanza che la Croce Rossa Italiana delegazione di Carmagnola ha ricevuto in dono.

 “Nel Cuore di Maria – 5 secoli di devozione” è il titolo  delle iniziative,  a cura di un comitato composto da referenti delle Parrocchie di Carmagnola che compongono l’Unità Pastorale 53 e da referenti di realtà locali, del Comune di Carmagnola e della Pro Loco.

Venerdì 25 marzo, dunque, l’appuntamento è nella chiesa della Collegiata con la Santa Messa alle ore 18 e con la conferenza storico-religiosa intitolata “1522 – 2022 • Il Voto: Storia e Spiritualità” alle ore 21.




 

La Santa Messa verrà celebrata da monsignor Pier Giorgio Micchiardi, vescovo emerito di Acqui Terme, in ricordo dei Voti di Carmagnola all’Immacolata, con particolare riferimento all’ultimo Voto del 25 marzo 2020 richiesto per ricevere protezione dalla pandemia da Covid 19.

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Lapide commemorativa in piazza Sant’Agostino il 25 marzo 2020 – Sindaco Ivana Gaveglio (foto di Filiberto Alberto)

Nella conferenza verrà analizzato il periodo storico dell’Italia nord-occidentale nei primi del 500, gli aspetti sociali e sanitari legati alla peste, in particolare la presentazione del Voto fatto all’Immacolata nel 1522, con interventi di Mario Cordero, Nicola Ghietti, Giancarlo Amedei e Ilaria Curletti. A seguire si svolgerà un momento di riflessione sul significato religioso del Voto da parte di don Francesco Saverio Venuto, docente della Facoltà di Teologia di Torino.

A maggio si svolgerà il Pellegrinaggio Mariano della statua dell’Immacolata nelle parrocchie dei borghi carmagnolesi e si concluderà con la Santa Messa in piazza Sant’Agostino nell’ultimo giorno del mese presieduta da monsignor Gabriele Mana, vescovo emerito di Biella.

Le celebrazioni proseguiranno fino a dicembre con numerose iniziative di carattere culturale, religioso e sociale.

Durante le manifestazioni viene promossa una raccolta fondi per l’allestimento interno di una ambulanza che la Croce Rossa Italiana delegazione di Carmagnola ha ricevuto in dono.

In questo modo la celebrazione dell’anniversario non si limita ad una semplice ricorrenza storica ma rinnova i valori di impegno solidaristico e spirituale dei carmagnolesi..

L’obiettivo è quello di raggiungere l’importo di circa 25/27.000,00, confidando nella generosità di tutti i carmagnolesi che con un piccolo gesto possono aiutare ad aiutare.

Chiunque voglia elargire una donazione può farlo tramite bonifico bancario alla Fondazione di Comunità di Carmagnola [ Banca Intesa Sanpaolo  – IBAN IT26A0306909606100000111811 ] o alla Croce Rossa di Carmagnola [ Banca Sella – IBAN IT51S0326830260052296808640 ].

Don Dante Ginestrone, arciprete di Carmagnola, commenta così gli eventi che si stanno organizzando: “Celebrare i cinque secoli del primo voto all’Immacolata è per tutta Carmagnola un grande dono e una grande responsabilità. Non lo facciamo guardando a quella generazione, che ha già vissuto nella fede alla Vergine un momento drammatico della sua esistenza, ma lo facciamo, illuminati da quell’evento, guardando al presente per riscoprire le nostre radici cristiane e di fede di questo popolo che è sempre stato legato all’Immacolata, sia sentimentalmente che nelle scelte della vita concreta. Questa celebrazione stimoli la memoria, accenda lo spirito di fede e suggerisca buoni propositi, per essere figli degni di chi ci ha preceduto nei secoli”.

Il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, dichiara: “La celebrazione dei 500 anni dal voto espresso a Maria dai capifamiglia carmagnolesi ha un grande significato per tutta la città, non solo religioso, ma anche di impegno civile e sociale. Il voto si è ripetuto più volte nel tempo, a testimonianza della grande devozione e dell’affidamento all’Immacolata. L’amministrazione comunale, nel rispetto della tradizione, condivide  e supporta le tante iniziative che si svolgeranno durante tutto l’anno, con la certezza che i Carmagnolesi di oggi sapranno riflettere sugli eventi   storico-religiosi della città per arricchire di spirito di servizio e di solidarietà i loro comportamenti quotidiani in un momento così nuovamente travagliato”.

CENNI STORICI. Carmagnola compare nei documenti intorno all’anno Mille, quando la città è sotto la giurisdizione degli Arduinici. Viene assoggettata nel corso del XII sec. al dominio dei Marchesi di Saluzzo, che fino al 1500 ne accrescono l’importanza strategica, commerciale e culturale.

La decadenza, nella prima metà del Cinquecento, del Marchesato di Saluzzo, segna per Carmagnola un difficile periodo di invasioni, saccheggi e pestilenze, di cui la prima terribile epidemia del 1522 induce i cittadini al voto di devozione alla Vergine Immacolata.

La richiesta di aiuto alla Madonna ebbe impulso dalla decisione degli ufficiali del consiglio che, in rappresentanza di tutta la comunità, si radunarono nella piazza centrale – l’attuale piazza Sant’Agostino – per invocare protezione e soccorso dalla terribile pestilenza.

La Città rinnovò più volte la propria dedizione alla Vergine – anni 1630, 1714, 1734, 1835, 1944 – in occasione di altri travagliati e difficili eventi, come nel marzo del 2020 quando il voto venne rinnovato affinché la Vergine accogliesse la richiesta di aiuto e di protezione dalla pandemia Covid-19.

Il dominio del Marchesato di Saluzzo termina definitivamente nel 1544, con la battaglia di Ceresole, e con la conseguente vittoria dei Francesi sugli Spagnoli.

Il quarantennio di occupazione francese trasforma la Città in piazzaforte fortificata, dotata di una seconda cinta muraria con bastioni.

Nel 1588 Carlo Emanuele I di Savoia sottrae Carmagnola ai Francesi, che la riconquisteranno nuovamente nel corso del Seicento, durante la guerra civile fra Madamisti e Principisti.

Prostrati da una nuova e tremenda pestilenza, nel giugno del 1630 i Carmagnolesi rinnovano il voto alla Vergine. Nel 1691 Vittorio Amedeo II riconduce la Città al dominio sabaudo.

Demolite le fortificazioni, cessa definitivamente il ruolo strategico di Carmagnola, a favore di uno sviluppo agricolo e commerciale che l’accompagnerà fino all’industrializzazione del secondo dopoguerra.

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Posa lapide commemorativa in piazza Sant’Agostino il 25 marzo 2020 (foto di Filiberto Alberto)




 

 

 

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