“Non ho voglia di uscire… ma esco per colorare la città”: a Carmagnola si riflette sulle difficoltà degli adolescenti

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Gli adolescenti e li loro problemi, tra ansie e fragilità: un’occasione per riflettere su queste tematiche e i percorsi di prevenzione in corso e da intraprendere è stata offerta, nei giorni scorsi a Carmagnola (Salone Polifunzionale Centro Competenze di viale Garibaldi), dal seminario intitolato “Non ho voglia di uscire… ma esco per colorare la città”, un evento organizzato dal Comune e pensato proprio per riflettere sulle difficoltà di ragazze e ragazzi in questo periodo post covid, un intero pomeriggio dedicato ai giovanissimi e alle iniziative che li coinvolgono.

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la cooperativa Oltre la Siepe e grazie al finanziamento dei bandi “Giochiamo all’aria aperta – Parchi giochi diffusi” e “Iniziative per il benessere psico-fisico degli adolescenti”.

Nella prima parte del convegno si è esposto il progetto Piazza Ragazzabile, iniziativa a cura dell’Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Carmagnola che prevede laboratori formativi, attività di ecologia urbana ed educazione alla cittadinanza attiva, ottenendo sempre più coinvolgimento, col passare degli anni, da parte dei giovani.

Con l’intervento di Marco Lo Giudice – collaboratore della rivista Animazione Sociale, operatore sociale che si occupa di progetti analoghi in Veneto – è emerso che Piazza Ragazzabile aiuta i giovani ad interagire tra loro, ma aiuta anche gli adulti in un panorama di reciproca fiducia e responsabilità. Il pomeriggio è stato dedicato alla riflessione sugli adolescenti, sulle loro preoccupazioni e sui dolori che li affliggono.  Le difficoltà che i ragazzi incontrano non sono un fenomeno nuovo, tuttavia la pandemia ha amplificato tali difficoltà a causa delle limitazioni e dei provvedimenti adottati.

La preside dell’istituto superiore Baldessano – Roccati Maria Enrica Cavallari  ha espresso il suo parere riguardo alla situazione attuale, sottolineando come i ragazzi che sono stati costretti a seguire la Didattica a Distanza (DAD), stiano affrontando difficoltà nella transizione verso il ritorno in presenza a scuola e nell’interazione con i loro coetanei. Altri ospiti sono stati  Serena Ricci – collaboratrice del Centro di psicoterapia Minotauro, coordinatrice del master “Adolescenti in crisi” nella sede di Padova – che ha analizzato il tema della fragilità che oggi caratterizza gli adolescenti, dovuta ad una società in continuo e veloce cambiamento, fatta di incertezze, precarietà, incertezze sul futuro e conseguente iperprotettività dei genitori. Andrea Marchesi dell’Università Bicocca di Milano ha improntato il suo discorso sulla ricerca del nome proprio degli adolescenti, cioè una prova di coraggio, allontanarsi dai parametri esterni per ricercare la propria essenza, facendo errori e apprendendo da essi.

Da una intervista con il sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio  è emerso come oggi ci si aspetti molto dai giovani e come ciò comporti ulteriori difficoltà. Tuttavia, il Sindaco ha consigliato ai giovani di non farsi abbattere dagli ostacoli che incontreranno, ma di affrontarli con serenità e fiducia.

Alla conclusione dell’incontro sono stati presentati tutti i servizi disponibili sul territorio per gli adolescenti, insieme a un dépliant che è stato distribuito ai partecipanti e che breve sarà diffuso sul territorio.

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