Il comico Enrico Brignano sarà sul palco del Foro Festival della Fiera Nazionale del Peperone sabato 2 settembre

enrico brignano

Enrico Brignano

Comico, attore e conduttore dai mille volti, Enrico Brignano è il primo nome annunciato de Il Foro Festival, l’evento collaterale alla settantaquattresima Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola (1-10 settembre) in programma nella grande arena all’interno del Foro Boario di piazza Italia.

Brignano porta in scena, sabato 2 settembre,  il suo spettacolo “Ma… diamoci del tu!”, dopo un tour sold out di oltre 30 date, per far ridere e riflettere all’insegna di un rapporto più personale fra le persone.

“Darsi del tu oggi – racconta Brignano –  è ormai la prassi, mentre il “lei” sembra qualcosa di arcaico e formale. Per dire, quando ti chiamano dal call center per discutere che so, la tariffa telefonica, oppure per proporti di investire l’eredità di pora nonna in criptovalute, usano il lei, probabilmente per renderti più difficile il mandarli a quel paese. Il “lei” è burocratico, lo si usa con le forze dell’ordine o al comune, ma del resto il “tu” che lo sta sostituendo è vuoto, non porta con sé quella confidenza vera, quella familiarità che intendo io. Ultimamente poi, dopo la pandemia che ha acuito le distanze, il tu è diventato ancora più un fatto di forma, ma non di sostanza. E siccome io sono un uomo di sostanza – si dovrebbe capire già solo guardandomi – vorrei recuperare quel “tu” che ci siamo persi per strada. E ci aggiungo pure quel “ma” che resetta tutto, che azzera le distanze, che siano sociali, economiche o d’età. L’età… ultimamente ho notato che per colpa della mia età sempre più persone tendono a darmi del lei, un lei che è doloroso come una fitta della sciatica, che è più fastidioso e irritante di quando mi scopro a tirarmi su dal divano esclamando:“hoplà”. Mi sa che all’espressione “giovane comico romano” devo cominciare a togliere il “giovane”. Non che rinneghi la mia età, quella ci sta e bisogna tenersela; anzi, mi rende più autorevole. Sembra quasi che le cose che dico siano attendibili! Però, quando parlo alla gente, io voglio darle del tu, mi voglio prendere una certa confidenza per raccontare in modo intimo le insidie del mondo, dalla tecnologia, utile ma infida, alle varie crisi economiche, ecologiche e sanitarie. Avrei pure un paio di notazioni da fare sull’amore e sul sesso, sui rapporti personali e sociali, su certe stranezze di questi tempi… ebbene sì, c’ho tanto da parla’. E qualche volta anche da lamentarmi. “Ma lei Brignano non sa che lamentarsi è tipico delle persone anziane?”; “Certo che lo so. Ma lei, coso… mi dia del tu!”.

 




Nato nel 1966 a Roma, si forma nel laboratorio di esercitazioni sceniche diretto da Gigi Proietti e, dopo 10 anni sul palcoscenico accanto al maestro, continua la sua carriera autonomamente, ottenendo una serie di consensi con i suoi one man show in giro per l’Italia. Ricordiamo il primo grande successo, ripreso nel 2000 anche dalle reti Mediaset, “Io per voi un libro aperto”; nel 2010 e nel 2014 è Rugantino, l’amata maschera romana portata anche a Broadway, nel 50esimo anniversario del suo “sbarco” a New York, interpretata al tempo da Nino Manfredi. Accanto alla fortunata attività teatrale, che lo vede ogni anno sul palcoscenico con un titolo diverso e, per sei anni di fila dal 2017 a oggi vincitore del biglietto d’oro per numero di spettatori presenti ai suoi show, (tra gli altri ricordiamo Non sia mai viene qualcuno, Sono romano ma non è colpa mia, Tutto suo padre, Evolushow, Enricomincio da me, Innamorato Perso, Un’ora sola vi vorrei, Ma diamoci del tu, sua ultima fatica ancora in scena), si affiancano anche quella televisiva, come protagonista di fiction (Il maresciallo Rocca, Un medico in famiglia, Il bambino di Betlemme e Sant’Antonio di Padova, per la rai, o Fratelli detective, per canale 5, per citarne solo alcune) e conduttore di programmi di intrattenimento (Il meglio d’Italia, su Rai 1, Un’ora sola vi vorrei, tre stagioni su Rai 2), e soprattutto quella cinematografica (ad esempio, La Bomba, South Kensinghton, Ex-amici come prima, Ci vediamo domani, Stai lontana da me, Tutte le vogliono, Poveri ma ricchi e altri ancora). Autore anche di libri che si ispirano ai suoi spettacoli e alla sua vita (Tutto quello che non vi ho detto; A sproposito di noi, sono alcuni titoli), l’ultimo dei quali racconta nel suo consueto modo scanzonato la recente paternità: Nessun dorma (tranne lei), per Rizzoli. E, a proposito di bambini, è sua la voce di Olaf, il tenero pupazzo di neve nel film d’animazione Disney Frozen. Molte anime, diverse facce della stessa arte; un unico talento, capace di regalare sorrisi e divertimento al proprio pubblico.

Biglietti in prevendita su Ticketone.

 




 

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