“Quei piemontesi sul Titanic” – Giacomo Sesia e Giovanni Salussolia tra i camerieri in scena  a Carignano

 

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In alto a destra una foto originale di Giacomo Sesia; a fianco l’attore che lo interpreterà Gabriele Garnero. Sotto, una foto originale di Giovanni Salussolia affiancato a sinistra dall’attore Piero Gilardi

Proseguono ininterrottamente i lavori per l’opera teatrale della compagnia Fric Filo 2 intitolata Quei piemontesi sul Titanic”. Dopo aver conosciuto Battista Bernardi e Candido Scavino, cameriere e trancheur nativi rispettivamente di Roccabruna e di Guarene (Cuneo) periti sul famoso transatlantico, approfondiamo le notizie su altri due personaggi: Giacomo Sesia e Giovanni Salussolia.

Giacomo Sesia nacque a Cavagnolo (Torino), ma un giornale italiano del 1912 (Il Lavoro) riportò che il suo paese natale fu Narbonne, in Francia, e che prese soltanto successivamente la residenza a Cavagnolo. In ogni caso, per Sesia l’ingaggio firmato con Luigi Gatti fu la prima esperienza (e purtroppo l’ultima) a bordo di un transatlantico. Aveva lavorato precedentemente, sempre per Gatti, presso il Gatti’s Strand e il Gatti’s Adelphi, entrambi a Londra. Le poche notizie fruibili su Giacomo Sesia prima del naufragio del Titanic lo identificano in un censimento del 1911, nel quale è riportato che il cameriere piemontese viveva con un coinquilino al 3-4 Pultenay Chambers a St James, Westminster. Sesia non era sposato. Nel copione in elaborazione da parte della compagnia teatrale carignanese Giacomo Sesia sarà molto probabilmente interpretato da Gabriele Garnero, uno degli storici attori del gruppo. Garnero, negli anni, ha interpretato i ruoli più variegati, dal sindaco di Brescello nella nota trasposizione di Don Camillo e Peppone (curata da Ritangela Margaria nella stagione teatrale 2011-2012), al ferreo veterinario tra le bucoliche scene di “A va bin parei” (2019). Non avrà certamente difficoltà ad impersonare il caratteristico savoire faire del personale di servizio.

Tra gli altri camerieri piemontesi spicca la figura di Giovanni Salussolia, nato ad Alice Castello (Vercelli), il 9 giugno del 1886: il giorno del naufragio aveva 26 anni. Al momento dell’imbarco, Salussolia viveva all’indirizzo 7 Coldbath Square, Torrington Road, Londra. A differenza di Giacomo Sesia, Giovanni Salussolia aveva già maturato un certa esperienza relativamente al servizio a bordo di imponenti transatlantici: infatti, era nota la sua presenza già a bordo dell’Olympic, la nave gemella del Titanic. Quello che è particolarmente interessante è il ruolo di questo cameriere, motivo per il quale è stato scelto tra i quindici piemontesi: Salussolia era definito glass-man, per noi italiani responsabile dei bicchieri di sala.

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È noto che durante l’ultima fase dell’affondamento il Titanic si spezzò in due. Molti testimoni raccontarono che al personale di bordo (camerieri compresi), fu impedito di raggiungere le scialuppe di salvataggio e che in quel preciso momento fosse ancora sulla nave, per perire poco dopo nelle acque gelide dell’oceano.

Tra i tanti attori, il regista Piierluca Costa sembra aver scelto un personaggio altrettanto iconico della compagnia: Piero Gilardi. Altra colonna portante del teatro tradizionale carignanese, Gilardi è noto per aver maturato esperienza tra molte situazioni scenografiche, alcune delle quali portavano la firma del recentemente scomparso Koji Mikazaki, sotto la direzione del grande Vincenzo Gamna. Tra le altre, come non ricordarlo nel dramma “La malora”, quando in piazza del Duomo impersonava un dottorino di una casa di riposo, che ascoltava amorevolmente i racconti di gioventù della cara Rita  Fagnani. Certamente, l’elasticità scenica di Gilardi ha avuto la sua massima espressione in diverse commedie scritte dallo stesso Costa, come “…Merica!” (2014) e “La povertà as divèrt…ma nen tròp” (2016), e nel recentissimo personaggio dell’improbabile investigatore Leon.

Continuiamo così a raccontare e continueremo a farlo nei prossimi mesi di come Pierluca Costa e il suo gruppo di artisti stanno, giorno dopo giorno, realizzando una curiosa quanto culturalmente importante opera teatrale che, ricordiamo, andrà in scena a dicembre 2023.

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I tecnici di regia Mauro Capello, Roberto Greborio e Pierdavide Gambino si riuniscono e discutono degli interventi audio e illumino-tecnici a supporto del copione

 




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