Perché ricordare? Le “Tre Sorelle” della penultima opera di Anton Čechov sul palco del Teatro Astra

Tre Sorelle (foto Luigi Angelucci)

Maša, Ol’ga e Irina, le “Tre Sorelle” della penultima opera di Anton Čechov, con i loro corpi, voci e rivoluzionari pensieri, dal 30 gennaio al 4 febbraio saranno sul palco del Teatro Astra di via Rosolino Pilo 6 a Torino su testo rivisitato dalla compagnia Muta Imago. Dopo il grande successo del debutto romano al Teatro India, “Tre Sorelle” torna in scena per il TPE (Teatro Piemonte Europa) nell’ambito della stagione dedicata alla “Cecità”, una riflessione sulle verità che non vogliamo vedere in 25 spettacoli.

Tre Sorelle (foto Luigi Angelucci)

La compagnia romana con “Tre Sorelle” si confronta per la prima volta con un classico della drammaturgia teatrale  in una riscrittura firmata nella regia da Claudia Sorace, nella drammaturgia e nel suono da Riccardo Fazi, e che vede sulla scena tre grandi interpreti, tre voci di uno stesso corpo in evoluzione e involuzione su una immaginaria e fluttuante linea temporale: la giovane Federica Dordei, la pluripremiata Monica Piseddu e la versatile Arianna Pozzoli attualmente in tournée anche con “Diari d’amore” di Nanni Moretti. Sul palco, ad eseguire suggestive ed evocative musiche dal vivo, il compositore Lorenzo Tomio. Tre sorelle si inserisce nel solco di un lavoro di ricerca che Muta Imago sta portando avanti sulla vita, sul tempo e sulla paura della morte.

Tre Sorelle (foto Luigi Angelucci)

In Maša, Ol’ga e Irina si agita una domanda: “Perché ricordare?”. Le riflessioni delle tre sorelle appaiono come le voci di una stessa donna «…che, all’infinito, attraversa tutto ciò̀ che ha visto accadere e tutti i pensieri che si è trovata a pensare». Le tre donne vivono tra le pareti di un edificio sospeso nello spazio e nel tempo, in un buco nero. Da una stanza inizia la rivoluzione di tre donne che lottano per cercare un senso agli eventi occorsigli e rientrare nel mondo dando una risposta alla loro domanda. Come delle medium, delle “canalizzatrici”, le sorelle vengono pervase e attraversate dalle voci e dai corpi dei protagonisti maschili, rivisitando momenti, luoghi e situazioni del racconto. La morte del padre, l’arrivo dei soldati, gli innamoramenti, le violenze, i discorsi sul tempo e sul futuro, il carnevale notturno, l’incendio: scene e momenti riaffiorano, in un continuo riapparire, all’interno di un meccanismo drammaturgico che rappresenta l’ultimo esito della riflessione sul rapporto tra tempo e identità che da anni è oggetto di ricerca di Muta Imago. «Maša, Ol’ga e Irina sono diverse dal resto del mondo perché rimangono aggrappate alle loro domande». Tutto quello che gli altri personaggi non vedono è proprio quello che le tre sorelle cercano disperatamente. Tutto muove dal loro sguardo. Sono loro che danno vita e voce a questo racconto di fantasmi. 

Tre Sorelle (foto Luigi Angelucci)

Biglietti, abbonamenti e informazioni su https://fondazionetpe.vivaticket.it/it/event/muta-imago-tre-sorelle/209703.

Patrizia Veglione

 

 




 

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