“La fotografia, l’amore e la guerra”: a Camera la straordinaria storia professionale e sentimentale di Robert Capa e Gerda Taro

robert capa e gerda taro

Fred Stein,  Gerda Taro e Robert Capa Cafe du Dome, Parigi, 1936 © Estate Fred Stein Courtesy International Center of Photography

Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra”, centoventi fotografie in mostra che raccontano la  straordinaria storia professionale e sentimentale dei due fotografi. Dal 14 febbraio al 2 giugno, dopo le personali dedicate a Dorothea Lange e André Kertész, Camera (www.camera.to) il Centro Italiano per la Fotografia di via delle Rosine 18 a Torino, ospita un’altra prestigiosa mostra. L’esposizione narra un importante spaccato della storia della fotografia del XX secolo: il rapporto professionale e affettivo fra Robert Capa e Gerda Taro, che si è interrotto con la morte della fotografa in Spagna nel 1937 a causa delle ferite riportate in un incidente.

Gerda, ebrea di discendenza polacca, a Lipsia, dove vive, frequenta alcuni esponenti del Partito comunista tedesco opponendosi all’ascesa del nazionalsocialismo. Dopo essere stata arrestata per le sue attività contro il regime, nel 1933 è costretta a lasciare la Germania e si stabilisce a Parigi. Robert, nato da genitori ebrei in Ungheria, nel 1931 a Berlino inizia a lavorare nell’ambito della fotografia come assistente fotografo e fattorino per l’agenzia fotografica Dephot. Due anni dopo l’avanzata del regime nazista e il crescere del clima antisemita costringono anche lui a fuggire dal territorio tedesco.

I due, che nella realtà si chiamano Gerta Pohorylle ed Endre (in seguito francesizzato André) Friedmann, s’incontrano a Parigi nel 1934. L’anno successivo si innamorano e stringono un sodalizio artistico. Iniziano a frequentare i cafè del Quartiere Latino e ad impegnarsi nella fotografia e nella lotta politica. In una Parigi in grande fermento ma invasa da intellettuali e artisti, fanno fatica a trovare committenze. Gerta si ingegna e, per attirare l’attenzione degli editori, inventa il personaggio di Robert Capa, un ricco e famoso fotografo americano arrivato da poco in Europa, alter ego con il quale André si identificherà per il resto della sua vita. Anche lei cambia nome e assume quello di Gerda Taro.

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Robert Capa, Morte di un miliziano lealista, nei pressi di Espejo Fronte di Cordoba, Spagna, inizio settembre, 1936 The Robert Capa and Cornell Capa Archive, Gift of Cornell and Edith Capa, 2010 © International Center of Photography / Magnum Photos

Dall’agosto del 1936, insieme si recano a più riprese in Spagna per documentare la guerra civile tra repubblicani e fascisti; il mese dopo Robert, tra i fondatori della prestigiosa agenzia Magnum Photos, realizza il leggendario scatto del Miliziano colpito a morte, mentre Gerda scatta la sua immagine più iconica, una miliziana in addestramento, pistola puntata e scarpe con i tacchi, in un punto di vista inedito della guerra fatta e rappresentata da donne.

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Gerda Taro, Miliziana repubblicana si addestra in spiaggia Fuori Barcellona, 1936 – Gift of Cornell and Edith Capa, 1986 © International Center of Photography

L’intensa stagione di fotografia, guerra e amore vissuta da questi due straordinari personaggi è raccontata nella mostra di Camera  anche attraverso la riproduzione di alcuni provini della celebre “valigia messicana”, contenente 4.500 negativi scattati in Spagna dai due protagonisti e dal loro amico David Seymour, detto “Chim”. La valigia, di cui si sono perse le tracce nel 1939 – quando Capa l’affida a un amico per evitare che i materiali venissero distrutti dalle truppe tedesche – è stata ritrovata solamente nel 2007 a Mexico City, permettendo di attribuire correttamente una serie di immagini di cui fino ad allora non era chiaro l’autore o l’autrice. La mostra è curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, che hanno scritto i testi del catalogo edito da Dario Cimorelli Editore  ed ha il patrocinio dell’ Accademia di Ungheria in Roma.

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Robert Capa Civili si rifugiano nella metropolitana durante i bombardamenti Madrid, novembre-dicembre, 1936 The Robert Capa and Cornell Capa Archive, Gift of Cornell and Edith Capa, 2010 © International Center of Photography / Magnum Photos

La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 11 alle 19, salvo il giovedì con apertura fino alle 21. Si può accedere fino a mezz’ora prima della chiusura. Biglietti: 12 euro intero; 8 euro ridotto (fino a 26 e oltre i 70 anni). Per acquisto on line: https://www.vivaticket.com/it/venue/camera-centro-italiano-per-la-fotografia/9854050. Ulteriori informazioni: tel. 011.0881150 o camera@camera.to.

Patrizia Veglione

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Gerda Taro,  Miliziani repubblicani e auto del Fronte Popolare Barcellona, 1936 Gift of Cornell and Edith Capa, 1992 © International Center of Photography

 

 




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