Cittadinanza onoraria di Torino conferita a Oscar Berttto, vicepresidente e co-fondatore della Fondazione Faro

oscr bertetto
Oscar Bertetto, vicepresidente e co-fondatore della Fondazione Faro, da ieri è cittadino onorario di TorinoIl Consiglio comunale, su proposta del consigliere Vincenzo Camarda, ha voluto all’unanimità conferire questo riconoscimento per la competenza, la professionalità e l’umanità che hanno sempre contraddistinto l’operato del professor Bertetto.
Ad aprire la cerimonia in Sala Rossa, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, che ha sottolineato la vicinanza delle istituzioni comunali alla Fondazione Faro, una vicinanza che la Faro ha potuto particolarmente apprezzare durante le celebrazione dei 40 anni della Fondazione nel 2023: “Siamo consci del ruolo fondamentale che la Fondazione ricopre all’interno della nostra comunità e del cambio di prospettiva che ha apportato e sta apportando alla condizione di malattia e di cura – ha detto la Presidente – La Faro sta coltivando una cultura nuova, che crede nel dovere di curare anche quando non si può guarire, mettendo al centro la persona”.
Il presidente della Fondazione  Giuseppe Cravetto ha ripercorso con gratitudine per quanto fatto il fitto curriculum del prof. Bertetto, che ha sostenuto e appoggiato fin da subito l’intuizione avuta dal prof. Calciati di fondare la Faronel 1983.
Presente anche l’assessora al Lavoro Giovanna Pentenero: “Il dottor Bertetto è riuscito a trasformare la sua professionalità e umanità in azioni concrete e buone pratiche assistenziali. La Faro è un punto di riferimento per migliaia di persone, che ricevono assistenza gratuita, in una società in cui si fa sempre più fatica a ottenere l’attenzione particolare che serve in un percorso doloroso così complicato. La città di Torino è grata a Oscar Bertetto per aver contribuito a costruire in questi 40 anni un punto di riferimento che fa parte della nostra storia ma soprattutto del nostro futuro”.
Dopo la firma nel Libro d’Oro della Città di Torino, il professor  Bertetto è intervenuto per ringraziare la Città di Torino e tutti i presenti: “Desidero dedicare al mio maestro, il professor Alessandro Calciati, questa onorificenza e attraverso la mia persona offrirla a tutti gli operatori e i volontari che hanno reso possibile la Faro. Questo riconoscimento è un riscatto per le cure palliative, che troppo spesso sono state tenute in disparte. La Faro per me è stato un insegnamento, un modo per concepire in modo diverso la medicina e la malattia. Senza l’ascolto del paziente la medicina è monca. In medicina la scienza è indispensabile, ma non sufficiente: non c’è cura senza relazione”.

 

 




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