Interplay Festival entra nel vivo: la danza contemporanea è di scena in quattro teatri e altrettanti spazi multidisciplinari torinesi

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Abbondanza Bertoni_Femina_Compagnia ph Tobia Abbondanza

 

La nuova edizione di Interplay Festival è entrata nel vivo. Dopo il debutto del 23 maggio si susseguono una serie di spettacoli in long short format e sette prime nazionali fino al 16 giugno. Quattro i teatri e altrettanti spazi multidisciplinari torinesi sono la cornice del festival diretto da Natalìa Casorati e organizzato dall’Associazione culturale Mosaico Danza. Quindici le compagnie italiane, realtà affermate e giovani proposte da disvelare, a cui si affiancheranno dieci compagnie internazionali, di cui una in arrivo dalla lontana Cina. Quattro invece i temi scelti dalla direzione artistica attraverso i quali esplorare la scena della danza contemporanea: Identità Corporea e Pluralità per indagare il confine fra l’io personale e quello collettivo, tra pluralità identitarie, identità di genere, orientamenti sessuali e inclusione la creatività nella danza si interroga su uno dei temi più attuali; Corpo Politico: la pratica artistica finalizzata a promuovere un cambiamento politico e sociale; Ecologia umana e ambientale nella lettura degli artisti di oggi; Multidisciplinare, le contaminazioni di più linguaggi artistici per comporre lo spettacolo contemporaneo.

 

 




IDENTITÀ CORPOREA E PLURALITÀ
Il 28 maggio alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino la Compagnia Abbondanza/Bertoni, riconosciuta come una delle realtà artistiche più interessanti del panorama italiano, ritorna al festival con l’ultima creazione Femina (2023), nella quale possiamo captare la vita delle donne, fatta di gioia e sofferenza. Il duo spagnolo formato da Helena Canas e Olga Lladó in Koshas riflette sui significati fisici ed emozionali del corpo.
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Leila Ka

Nello stesso universo semantico si muove Akira Yoshida, il cui linguaggio coreografico spazia dalla break dance alla danza contemporanea. Per la prima volta in Italia a Interplay il 30 maggio alle Officine Caos presenta Oroimen, un viaggio intimo nella memoria di un uomo attraverso i ricordi, la giovinezza, l’amore, la vita e la morte. L’eclettica compagnia tedesca Frantics il 4 giugno sarà alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, con Ordinary People con protagonisti Marco Di Nardo e Juan Tirado. La Medida Que Nos Ha De Dividir (Casa del Teatro, 4 giugno) è il titolo dello spettacolo della compagnia spagnola Qabalum: un duetto puro, che celebra gli affetti e la voglia di stare insieme. Anche la francese Leïla Ka, vincitrice del premio Révélation chorégraphique, performer nel capolavoro May B di Maguy Marin, ricerca l’Identità del corpo nel suo Pode Ser (4 giugno). Infine, il 5 giugno al Teatro Astra, Giovanni Insaudo, coreografo sostenuto in partnership con la rassegna Palcoscenico Danza di Torino e vincitore nel 2023 nella creazione I’ve Seen That Face Before, nella quale analizza il concept di inizio e fine, metafora della vita.
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AkiraYoshida_Oroimen

CORPO POLITICO
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Ertza_Marginalia

Un corpo è uno spazio e strumento politico quando si fa carico di messaggi e rivoluzioni in una società che ne sollecita il controllo etico e pratico. Ecco allora la coreografa cinese Xingxing Gong vincitrice del 1° Premio della Giuria del Masdanza con Shade in Lavanderia a Vapore l’8 giugno, che vede in scena il seducente danzatore pluripremiato Tian Chen in un solo ispirato alle opere del pittore irlandese Francis Bacon. ​​Corpi politici anche quelli che porta in scena la compagnia spagnola Ertza (Barriera di Milano, 25 maggio). In Marginalia, la danzatrice spagnola Pilar Andres e l’eccellente danzatore del Mozambico Deissane Machava interpretano piccole scene danzate di frammenti di vita di persone dimenticate o ai margini della società.
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Glovo_Mapa

Sempre dalla Spagna il 1° giugno all’Imbarchino del Valentino arriva il duo firmato dal Colectivo Glovo con la performance Mapa, un lavoro ispirato al mondo dei rifugiati e dei confini.  Si viaggia nell’Europa dell’est con il coreografo polacco Maciej Kuzminski e la sua magnifica danzatrice ucraina Daria Koval, in Resistance Movement (Teatro Astra, 5 giugno). Con un movimento potente e una voce fragile, racconta del suo paese e della guerra. La performance ha vinto numerosi e prestigiosi premi.
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Maciej Kuzmicki_fot_A_Joachimiak

Vittorio Pagani, classe 2000, con A Solo In The Spotlights (Teatro Astra, 5 giugno) si tuffa nei meandri del mondo della performance, in cui un solista mette in questione il suo posto sul palco. Con altrettante riflessioni sul corpo il festival presenta due coreografe, i cui percorsi artistici spiccano nella scena nazionale per la coerenza della loro ricerca artistica. Luna Cenere con Shoes On (Lavanderia a Vapore, 8 giugno), selezionato alla NID Platform 2023 e Chiara Ameglio con Lingua (Lavanderia a Vapore, 11 giugno) una performance che esplora intimità, vicinanza, empatia, linguaggio.

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Luna Cenere_ph Luca Del Pia-

In Raum di William Cardoso i due performer soffermandosi su temi intimi e universali, celebrano gli spiriti contraddittori, imprevedibili, creativi e impegnati e mette in discussione la società eteronormativa e patriarcale (Officine Caos- 30 maggio).
MULTIDISCIPLINARIETÀ
La danza contemporanea di ricerca dialoga costantemente con altri linguaggi artistici, dal teatro alle arti visive, dalla fotografia alla musica, dando vita a spettacoli e performance capaci di toccare corde inedite.
Nel cartellone del festival non è mancato Jacopo Jenna che ha aperto la 24esima edizione del festival con Danse Macabre!. Commistione tra danza, musica e arte traspira anche dallo spettacolo I’ll Do, I’ll Do, I’ll Do di Dewey Dell (Officine Caos, 30 maggio). È site specific la performance Perdizione (MAO Museo di Arte Orientale, 7 giugno) di Stefania Tansini, con le musiche live di Claudio Tortorici. La giovane compagnia Yoy Performing Arts unisce danza, musica e arte contemporanea alla ricerca di nuove forme espressive. Con il lavoro Inesorabilmenteunavia (Lavanderia a Vapore, 11 giugno) indagano il movimento implacabile della natura che si rigenera costantemente, trasformando energia pura in forma e viceversa. La coreografa Camilla Monga presenterà il nuovo duetto femminile Passage (Lavanderia a Vapore, 11 giugno), in scena con la talentuosa interprete Chiara Montalbani accompagnate dalla musicista, sound designer e compositrice Federica Furlani.
Anche in questa edizione Interplay porta la danza per le strade del quartiere torinese Barriera di Milano. Sarà la giovane danzatrice e coreografa Sara Sguotti a realizzare la performance multidisciplinare itinerante: Dedica #1.2.3 (Via Baltea, 25 maggio), con musica dal vivo e in collaborazione con un duo musicale al femminile.
ECOLOGIA
Il tema dell’ambiente e della sua salvaguardia così come l’attenzione all’uomo e alle sue tradizioni sono cifra distintiva della creazione artistica contemporanea. Dopo la presentazione del nuovo lavoro di Adriano Bolognino Come Neve per l’inaugurazione del festival, il 1° giugno all’Imbarchino del Valentino è la volta della performance Pop di Nicola Galli, per un pubblico di giovanissimi.  Come anche Michele Scappa con There Is A Planet (Imbarchino del Valentino, 1° giugno), che prende ispirazione dalla mostra fotografica di Ettore Sottsass da cui deriva l’omonimo titolo. Infine, ritorna al festival il collettivo Nanou, con il progetto Paradiso [Giardino] (Lavanderia a Vapore, 8 giugno).1
TALK TEMATICI
Tre i talk tematici del festival aperti al pubblico, ai danzatori e coreografi del territorio con la partecipazione di esperti in dialogo con i coreografi andati in scena.  Il 28 maggio al termine di Femina, i coreografi Michele Abbondanza e Antonella Bertoni saranno protagonisti di un incontro per discutere di come le regole che disciplinano gli stereotipi individuano una sottomissione eterna al male-gaze («sguardo maschile») del genere femminile. L’8 giugno sarà coinvolto il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Torino dopo lo spettacolo Paradiso del Gruppo Nanou per sensibilizzare il pubblico al tema ambientale partendo da una passeggiata a piedi attraverso il Parco della Certosa. Arriverà dall’estero invece l’esperta in International Cultural Management Katherina Vasiliadis che il 4 giugno terrà un laboratorio per fornire strumenti a coreografi e compagnie, per comunicare il proprio lavoro in maniera unica ed efficace sulla scena internazionale.
MASTERCLASS E WORKSHOP
A sostegno della formazione dei danzatori, si terrà una masterclass con la coreografa cinese indipendente Xingxing Gong nella giornata del 9 giugno presso la NOD- Nuova Officina della danza. Attraverso una commistione fra corpo, vista, suono, oggetto e spazio, la ricerca esplorerà le varie espressioni corporee partendo dall’ascolto dei sentimenti interiori intrecciati a quelli fisici. Coda del festival il workshop con il maestro di contact improvisation Julyen Hamilton, un’opportunità stimolante e arricchente per chiunque sia interessato a esplorare nuove possibilità nell’ambito della danza, della performance teatrale e dell’improvvisazione.
Per maggiori informazioni: www.mosaicodanza.it |- info@mosaicodanza.it
p.veg.

 

 




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