I ragazzi del Liceo linguistico “Bobbio” di Carignano, sezione spagnolo, scrivono ai Reali di Spagna e ricevono una risposta e un invito a corte

bobbio

Gli studenti con l’insegnante Loretta Fabbri sotto la statua del maestro Federico Garcia Lorca nel Madrid de las Letras

La recente visita in Italia dei sovrani dii Spagna, il re Filippo VI e la regina Letizia, culminata nel discorso del Rey a Camere unite, privilegio concesso a pochissimi, come molti ricordano ha suscitato grande affetto ed entusiasmo negli italiani. Di quel discorso di dicembre si ricorda ancora la parte nella nostra lingua, l’elogio meritato e sincero del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’attestazione di amore per la nostra nazione, che ha commosso i parlamentari, oltre che gli ascoltatori in generale.

Tra questi anche gli allievi delle due classi quinte sezione linguistico del liceo “Norberto Bobbio” di Carignano. .
“L’ascolto, nella didattica delle lingue straniere, è un contenuto fondamentale della formazione degli allievi, anche in vista degli esami per le certificazioni che li hanno visti e li vedranno protagonisti –  ricorda la docente di spagnolo Loretta Fabbri – E per questo, con la collega lettrice di spagnolo Iris Palanca  e con la collega Alexandra Sorbello, abbiamo proposto di rivedere tutto l’incontro avvenuto alla Camera e ascoltare il discorso del re, sia nella parte in italiano sia, ovviamente, nella parte in spagnolo. Ci aspettavamo dei
commenti, anche positivi poiché le due classi sono state recentemente in viaggio studio a Madrid, ma mai che chiedessero di scrivere al re”.

Infatti, terminata l’esercitazione, ascoltata la pronuncia regale, indagato il registro linguistico elevato, il lessico giuridico specifico, analizzati i contenuti storico-politici, nella discussione in classe qualcuno ha espresso la volontà di comunicare il proprio ringraziamento al re. Ed ecco che l’esercitazione prosegue con altra vivacità: si elabora un testo formalmente adeguato per una mail all’ufficio stampa, si cercano gli indirizzi giusti per un invio ufficiale, qualcuno propone di fare una foto delle classi e di allegarla alla mail, per presentarsi anche visivamente a qualcuno che appare irraggiungibile.

In data 30 dicembre, due settimane dopo, arriva la risposta del sovrano di Spagna. I ragazzi si aspettavano, con tempi lunghi, magari un riscontro, ma questa nota che li saluta in italiano nel finale, arriva come un regalo e e un buon augurio per il finale di anno scolastico, che vedrà i ragazzi impegnati nell’esame di stato.
“Ma con una sorpresa impensata – aggiunge la dirigente scolastica Claudia Torta – Un invito a corte, compatibilmente con gli
impegni reali, per conoscersi di persona, se le classi torneranno a Madrid. Incontrare il re! Per ora un sogno, grande come quelli, tanti, che solo la scuola sa far crescere nel cuore degli allievi”.

 

 




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