Acini d’uva da gustare e assaporare con la mente e con l’anima
E’ da qualche giorno disponibile sugli scaffali dell’immensa libreria di Amazon il libro “Come acini d’uva”, seconda opera letteraria – la prima anche in versione cartacea – di Alice della Corte.
Il libro, 197 pagine da leggere tutte d’un fiato o centellinandole lasciandosi guidare dalla bussola delle emozioni, è caratterizzato da un linguaggio genuino e nel contempo garbato, mai urlato, delicato senza infiorettature pedanti e retoriche.
Racconti schietti, dalla prosa sintetica e cruda si alternano ad altri in cui elementi fiabeschi, fantastici e romantici donano alla narrazione una nota poetica. Il lettore è trasportato nella vita di persone, non personaggi, e si sente inevitabilmente vicino ai loro drammi, alle loro cadute, alla loro rinascita. Patisce e gioisce con loro, non per loro. Fa la conoscenza di Lucetta, bambina di cinque anni, mentre scava nella sabbia rivestendo il momento apparentemente ludico di un significato del tutto diverso; dell’anziana Maddalena, considerata dai paesani particolare e stramba che ha trovato il modo di restare unita all’uomo amato nella cornice di una stanza; vive il riscatto di Sara che riavvolge il nastro della propria esistenza tornando, attraverso un gioco di bolle fugaci, all’età fanciulla; accompagna Pietro nell’arco di poche pagine dall’adolescenza all’età in cui i capelli si fanno canuti, chiedendosi, tra una riga e l’altra, se questi avrebbe visto prima o poi realizzarsi il suo sogno; si compiace per l’idea di Mavì grazie a cui la madre ritrova il sorriso sullo sfondo della nebbia di novembre; si scontra con la caduta di Elena, donna colta, libera professionista, che si ritrova, attraverso un lento declino, prigioniera di un amore malato; conosce Serena nel momento in cui si trova ad affrontare una situazione critica, al limite del pensabile, per cui è richiesta una presa di posizione netta, di quelle che mutano il corso di un’esistenza, e, ancora, altre persone, altre storie, vite ed emozioni.
Le poesie che seguono i racconti sono semplici, prive di inutili ermetismi, toccano argomenti diversi, ma tutti immediatamente percepibili dal lettore. Insomma, una lettura piacevole, racconti e poesie da gustare e assaporare come “Acini d’uva”, uno dopo l’altro.
Poesie e eracconti che richiamano immagini di luoghi e persone
I libri di Alice della Corte: “Come acini d’uva” (edizione cartacea), “Come acini d’uva” (formato kindle), “Le vie silenziose dell’anima” (formato kindle)