Davide Nicco al lavoro in Regione. Nello staff di Rosso, si occupa di sovraindebitamento e semplificazione amministrativa

 

Davide Nicco Regione Piemonte

Villastellone approda in Regione Piemonte, con l’ex primo cittadino Davide Nicco che, dopo due mandati da sindaco, affronta una nuova esperienza entrando ufficialmente a far parte dello staff di Roberto Rosso, assessore ai rapporti con il Consiglio regionale, delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, affari legali e contenzioso, emigrazione, diritti civili.
“Con questa firma sulla nomina – aveva annunciato via social Davide Nicco, allegando anche la foto del 13 novembre – inizia ufficialmente la mia avventura in Regione Piemonte, resa possibile dallo straordinario risultato di oltre 2000 voti di preferenze personali che molti di voi mi hanno concesso nelle scorse elezioni regionali del 26 maggio”. Nicco illustra quale sarà il suo impegno: “Collaborerò nell’ambito della Giunta regionale, a fianco dell’assessore Rosso, che ringrazio per la fiducia che mi ha dimostrato accordandomi un ruolo di grande prestigio, che cercherò di svolgere con il massimo impegno e serietà. Mi occuperò di sovraindebitamento, di semplificazione amministrativa, ma soprattutto di portare all’attenzione della Regione e della sua Giunta guidata da Alberto Cirio le istanze del territorio, ed in particolare quelle del mio territorio di origine, cioè Villastellone ed il Comuni limitrofi e della zona“. Uno sguardo e un’attenzione ad ampio raggio, dunque, su problematiche e questioni importanti e sulle esigenze, piccole e grandi, dell’area.



Nicco è già al lavoro su più fronti, uno degli interventi riguarda l’aiuto ai cittadini in difficoltà economiche per debiti e dovrebbe andare in porto a breve: “Un tema che mi sta molto a cuore e che conosco bene, visto che Villastellone è stato tra i primi Comuni italiani – ricorda Nicco – ad istituire al proprio interno, nel 2016, un OCC, Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento, preposto ad assistere e guidare nella soluzione della crisi secondo la legge 27 gennaio 2012, n. 3, la cosidetta legge salva suicidi”. E spiega: “L’intenzione dell’assessore Rosso è riuscire a mettere al servizio dei piemontesi un OCC regionale, in grado di dare risposte concrete ai tanti, piccoli imprenditori e famiglie, che si ritrovano, senza averne colpa, sull’orlo della disperazione perché oberati di debiti per le ragioni più svariate – un incidente di percorso, la perdita del lavoro, un malattia, un problema familiare – e non in condizioni di pagare. Speriamo di ottenere il via libera da Roma al più presto, il Piemonte sarebbe la prima Regione a dotarsi di questo strumento così utile ed efficace”.
“Resto naturalmente a disposizione di tutti, amministratori locali o privati cittadini – conclude Nicco –che abbiano necessità di incontrarmi per questioni attinenti la Regione. Per quanto mi sarà possibile e di mia competenza, cercherò di dare una mano”.

 

Roberto RossoLa legge 3 del 2012, nota come legge salva suicidi o salva usura o sul sovraindebitamento, consente ai contribuenti di ridurre i propri debiti in caso di difficoltà economiche. Grazie ad essa si può risanare la propria condizione debitoria ricorrendo ad una procedura che consente di trovare un accordo con i creditori di ogni tipo ( banche, fisco, Equitalia, società finanziarie, ecc) .davanti al giudice. “Piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, professionisti. La crisi ha gettato molti di loro nella sovraesposizione debitoria e spesso nelle mani dell’usura. Dal 2012 esiste a loro sostegno una legge, non a caso ribattezzata Legge Salvasuicidi che però ha trovato poca applicazione – ha osservato l’assessore Roberto Rosso, a margine di un convegno dedicato ai segnali della crisi d’impresa e del sovraindebitamento a cui ha partecipato nei giorni scorsi al Tribunale di Torino – Per renderla operativa sono stati istituiti dal 2016 gli Organismi di Composizione della Crisi, uno strumento pilota sperimentato con successo a Villastellone dal mio amico sindaco Davide Nicco . Ma i Comuni non possono essere lasciati da soli. Dobbiamo diffondere questo servizio su tutto il territorio regionale studiandone le modalità più efficaci”.

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