Opere d’arte in Municipio a Carignano – La collezione comunale si arricchisce con nuove donazioni per l’esposizione permanente nella sala consiliare
Opere di pregio, di artisti, carignanesi o comunque legati alla città, particolarmente significativi e che hanno ottenuto importanti riconoscimenti, sono oggetto dell’esposizione permanente che si sta componendo nella sala del consiglio comunale (primo piano del Municipio, via Frichieri 13). Un modo, anche, per mantenere vivo il legame con la vita culturale del territorio e con gli interessi dei cittadini, a lungo privati per le limitazioni dovute alla pandemia della possibilità di accedere a mostre e musei.
Il Comune di Carignano, da sempre attento alla produzione artistica sul proprio territorio, ha negli anni favorito e spronato pittori e artisti locali ad esporre le loro opere d’arte nei locali comunali adibiti a mostre, soprattutto in occasione delle più importanti manifestazioni cittadine. Si colloca in questo contesto e in considerazione del particolare periodo, l’invito, da parte dell’assessore alla Cultura Miranda Feraudo, rivolto ad alcuni di essi a donare un proprio quadro da esporre, in forma permanente, nella sala consiglia, sulla parete destra, entrando nel locale, che è attualmente spoglia. Lo scopo è duplice: lasciare traccia delle loro opere, rendendole visibili al pubblico, e incrementare il già cospicuo numero di opere d’arte presenti in vari locali dell’edificio municipale, nel Museo Civico e nella chiesa Spirito Santo.
Numerosi gli artisti che hanno accolto l’invito e che hanno aderito a questo progetto cedendo gratuitamente al Comune un proprio lavoro, o più di uno. L’allestimento è cominciato con le seguenti opere: Giancarlo Laurenti “Seppur a brandelli, per sempre unica” (2011); Isidoro Cottino “Omaggio a Caravaggio” (2018); Gianni Busso “Paesaggio di cartone” (2019); Massimo Fabaro “Omaggio ad Andreas Gorski” (2019); Claudio Vivalda “Chiesa della Misericordia”, Luigi Argentero “Natura morta”, Gianfranco Tamagnone “L’imbarcadero” (2011), “Ricordo del pontile abbandonato” (2012), “Nello studio (2004-2005) e “Studio per figura (omaggio a…)” (1998-1999).
Le loro opere si aggiungono a “Paesaggio di Sardegna” (1956) di Aldo Conti, domata nel 2010 ed esposta nella parete di fondo della sala.
Sarà quindi redatto un apposito elenco, da aggiornare ogni qual volta si aggiungerà una nuova produzione artistica.
Non è prevista, al momento, una vera e propria apertura, perché non si tratta di mostra tradizionalmente visitabile e l’accesso alla sala del consiglio non è consentito (a parte le riunioni pubbliche) senza specifica autorizzazione.