Cambiano rende omaggio a Vergnano e Mosso, artisti emigrati in Argentina e Francia ai tempi di Giacomo Grosso – Mostra nel Palazzo municipale dall’8 maggio al 10 luglio

cambiano

Lorenzo Vergnano, Bambina con ciliegie – Collezione privata, Cambiano (foto Circolo Fotografico Autofocus – Cambiano)

Sarà Inaugurata sabato 8 maggio  presso la Sala consiliare del Comune di Cambiano (Municipio, piazza Vittorio Veneto 9; ore 16, su invito e on line) e sarà sarà visitabile fino al 10 luglio la mostra “Lorenzo Vergnano e Onorio Mosso – Da Cambiano alla Francia e all’Argentina. Artisti emigrati ai tempi di Giacomo Grosso”. Si realizza così un primo passo decisivo nella conoscenza della vita e delle opere di due artisti che, a differenza del conterraneo Giacomo Grosso, la cui fama fu garanzia di testimonianze storiche e studi accurati nonché di mostre a lui dedicate, erano rimasti in ombra. Una storia, la loro, ancora tutta da approfondire e l’iniziativa cambianese ha inteso colmare tale lacuna, affidandone lo studio ed esperti specialisti.
Il progetto, che è stato ideato, curato e coordinato dall’assessora alle Manifestazioni del Comune di Cambiano Daniela Miron, chiude anche il ciclo di eventi che hanno promosso l’identità culturale del paese attraverso gli artisti che tra Ottocento e Novecento hanno reso onore e prestigio alla comunità cambianese.
Il ciclo di eventi ha preso il via nel 2017 con la mostra “Giacomo Grosso – Una stagione tra pittura e Accademia”, realizzata in collaborazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti, la Fondazione Accorsi – Ometto e Palazzo Madama di Torino. Nel 2018 la serie di mostre storiche è proseguita con “Augusto Cesare Ferrari – Pittore, architetto fra Italia e Argentina”, a cura di Liliana Pittarello ed in collaborazione con l’Accademia Albertina e la Fundación Augusto y León Ferrari Arte y Acervo (FALFAA) di Buenos Aires.
La nuova mostra  porta l’attenzione su due artisti nati a Cambiano, anch’essi allievi dell’Accademia Albertina, e vissuti a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Onorio Mosso (Cambiano 1861 – Tucumán, Argentina 1943) e Lorenzo Vergnano (Cambiano 1850 – Torino 1910) emigrarono all’estero, uno in Argentina e l’altro in Francia, sviluppando con alterne fortune la propria vocazione artistica.
L’esposizione presenta le sculture di Lorenzo Vergnano e i dipinti di Onorio Mosso appartenenti al patrimonio artistico del Comune di Cambiano, oltre alle opere provenienti da collezioni private, inedite e mai esposte prima. E che sono, quindi, una vera scoperta per i cambianesi, i visitatori, gli studiosi.

Lorenzo Vergnano, Busto e lapide di Guglielmo Vincenzo Mosso (1894) – Collezione Comune di Cambiano, Sala Consiliare (foto Circolo Fotografico Autofocus – Cambiano)

In occasione della mostra sono state restaurate le opere dei due artisti di proprietà comunale: le due tele dipinte da Onorio Mosso, un autoritratto ed il ritratto dello zio missionario Michel Angelo Mosso e i due busti scolpiti da Lorenzo Vergnano raffiguranti Lorenzo Martini e Guglielmo Vincenzo Mosso, in esposizione permanente nella Sala consiliare.
Nel camposanto di Cambiano, inoltre, è stata restaurata la tomba Bert- Nevissano il cui apparato scultoreo è opera di Lorenzo Vergnano.

Per tali restauri l’Amministrazione comunale ha attivato una raccolta fondi che rientra tra gli interventi Art Bonus.
La presenza sul territorio di importanti sculture di arte funeraria realizzate da Lorenzo Vergnano viene portata a conoscenza dei visitatori, reali e virtuali, attraverso la visione di due video mapping che narrano, con immagini e dialoghi proiettati sulla volta della Sala consiliare, la bellezza di opere che si possono ammirare anche nei cimiteri di Torino, Chieri, e Alpignano.

 




L’allestimento e la realizzazione dei video mapping sono a cura di Zucca Grafica, con la collaborazione del Laboratorio teatrale di Cambiano e del Circolo Fotografico Autofocus.

Onorio Mosso, La torre gemella a tre anni dalla demolizione (1886) – Collezione privata, Cambiano (foto Circolo Fotografico Autofocus – Cambiano)

Il catalogo è a cura di Liliana Pittarello; il comitato scientifico e di indirizzo, per la mostra ed il catalogo, è composto da Massimiliano Caldera, Walter Canavesio, Daniela Miron e Liliana Pittarello.
L’evento prevede inoltre alcune conferenze di approfondimento sull’arte scultorea dell’Ottocento, in collaborazione con la Biblioteca Fratelli Jacomuzzi di Cambiano.
In considerazione del periodo e delle restrizioni anti Covid, è previsto il supporto dei social media per la diffusione dei contenuti e per le conferenze; per la visita dal vivo vengono messe in atto tutte le azioni previste dalle normative vigente.
La mostra è organizzata dal Comune di Cambiano in collaborazione con Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino ed è patrocinata dal Consiglio Regionale del Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, da Turismo Torino e Provincia, dalla Città di Chieri, dal Comune di Alpignano, dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dal Centro Conservazione Restauro La Venaria Reale, dal Museo di Belle Arti Caraffa di Córdoba- Argentina, dal Musée d’Art et d’Histoire Louis-Senlecq, L’isle-Adam, Francia, Servizi Cimiteriali AFC Torino.
Ulteriori informazioni: Comune di Cambiano tel. 011.9440105 www.comune.cambiano.to.it. Facebook: Comune di Cambiano – Cambiano Come Montmartre. Instagram: cambianocomemontmartre
Visite su appuntamento con prenotazione obbligatoria scrivendo a mostre@comune.cambiano.to.it. Ingresso gratuito.

 

Condividi questo articolo

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.