Gli “Appetiti” di Luca Iaccarino saziano i lettori dell’Aperilibro Carignano

luca iaccarino

C’era un conto in sospeso, anzi due, fra il Gruppo di Lettura Carmagnola e Luca Iaccarino. Per ben due volte, infatti, la presentazione del precedente libro del giornalista-scrittore-gastronomo era saltata causa “clausura” e sospensione delle attività pubbliche per l’emergenza sanitaria. Iaccarino era poi intervenuto alle serate di Letti di Notte come intervistatore dei cuochi Marco Bianchi, nel 2020 e Francesco Aquila, un mese fa, ma mai era stato protagonista della serata. A tutto ciò si è rimediato martedì 6 luglio a Carignano con la presentazione dell’ultimo lavoro di Luca Iaccarino, “Appetiti – Storie di cibo e di passione” (uscito il 20 maggio 2021 nella collana Allacarta XL, EDT) presentazione avvenuta nel parco dell’ex municipio, fortemente voluta dall’Amministrazione comunale, presente con il vice sindaco Tonino Papa, e l’’assessore alla cultura Miranda Feraudo alla prima delle due serate letterarie carignanesi (la prossima martedì 13 luglio con ospite Margherita Giacobino).

Appettiti” raccoglie l’attività lavorativa di Luca Iaccarino, riassumendola in 26 racconti, editi e inediti, in cui l’autore si confronta con l’esperienza di essere per due giorni cameriere all’Osteria Francescana di Massimo Bottura a Modena. O l’esplorazione delle cucine di una grande nave da crociera (la Costa Diadema di Costa Crociere) dove per ventiquattro ore al giorno 200 cuochi e 300 camerieri servono i pasti più svariati a 4600 ospiti a bordo saliti in nave con il serio intento di abbuffarsi su tutto quanto l’abbuffabile.

luca iaccarino

È facile immaginare Luca Iaccarino al suo posto di lavoro. Che non è come per noi comuni mortali la scrivania con lo schermo del computer davanti, ma la tavola, possibilmente buona tavola, dove il suo compito è recensire trattorie e ristornati, piatti e vini, tutte cose che noi comuni mortali facciamo mettendo mano al portafogli, e lui viene pure pagato. Con questo sentimento di invidia, solo un pochino, ma sicuramente l’invidia c’è, un buon gruppo di appassionati di lettura o di cucina (o di entrambi) ha incontrato il critico culinario. Una scelta che dimostra tutta la passione che sa trasmettere Maurizio Liberti e il suo Gruppo di Lettura Carmagnola, visto che proprio nel momento in cui Iaccarino parlava del suo libro, la nazionale affrontava la Spagna in semifinale dei Campionati Europei (per la cronaca il gol di Chiesa è arrivato esattamente durante il firmacopie).

Definito da Vanity Fair “il Cicerone delle Trattorie” (perché sono i punti di ristoro che ama maggiormente) Iaccarino sgombra subito il campo dalle modalità di interpretare il mondo del cibo, del “food” come va di moda definirlo ora. “C’è una netta differenza fra il comunicare (lavoro compito degli uffici stampa) e informare; nel secondo modo significa andare alla ricerca dei lati belli e brutti di ogni situazione. È la curiosità che ci spinge a fare informazione, evitando di percorrere il facile sentiero lastricato di cuscini vellutati della comunicazione, tracciato dai comunicati stampa”. Da questo concetto si muove la ricerca che quotidianamente spinge Iaccarino a frequentare trattorie e chef stellati, per raccogliere informazioni da riversare sulle pagine di Repubblica. E poi trovarsi a scegliere 26 reportage da proporre in questo libro dal titolo a prima vista non aderente alla tavola.

Usiamo il termine appetti, al plurale, quasi sempre e solo per definire gli ‘appetiti sessuali’, ma ho voluto usare propriamente questo plurale proprio a significare quanto ci sia di bello nel cibo e di emozionante nel prepararlo e nel consumarlo”. Per approfondire questa conoscenza di tutti gli aspetti del cibo, Iaccarino si è giocato in prima persona, non solo sedendosi a tavola, ma immergendosi nelle cucine e nelle sale dei ristoranti per scoprire il mondo che sta dietro alle porte che dividono sala e luoghi di lavoro. Essendo in possesso di una spiccata ironia, anche verbale come ha dimostrato in quel di Carignano, Iaccarino ha dipinto alcuni quadretti esilaranti, come quando si è trasformato in cameriere nell’”Osteria Francescana” di Massimo Bottura a Modena (ristorante dal menù a prezzi da capogiro), scoprendo di essere un provetto cameriere fino a quando…. (ma raccontato da lui è meglio, capitolo 1 pagina 9).

luca iaccarino

Nei ringraziamenti Luca Iaccarino ha rilasciato una citazione generica, ma che comprende tutti, verso le persone che gli hanno permesso di effettuare queste esperienze, anche se non le ha “raccontate nel modo che avrebbero voluto”. Perché il mondo della ristorazione è visto come un’isola felice in mezzo all’oceano, ma tale non è.

Un tempo mi chiedevo perché vi fossero così poche donne nelle cucine dei grandi ristoranti e queste esperienze mi hanno permesso di capire il grandissimo stress che si vive dentro le cucine e nel momento in cui si va a servire in sala. Al punto che ho sentito cuochi di cucine stellate sognare di aprire un piccolo ristorante in provincia e lavorare appena 50 ore la settimana”. Una piccola pausa di riflessione e Iaccarino si domanda “ma la legge italiana non limita a 40 ore settimanali il tempo lavorativo?

Ma è il mondo delle cucine. Codificato nel 1870 da Auguste Escoffier durante la guerra franco-prussiana, quando si trovò a sfamare l’Armata del Reno e mutuò pari pari l’organizzazione dell’esercito per la sua armata di mestole e fornelli. “Nelle sale dei grandi ristoranti vi sono delle zone buie dove il personale si scambia a volte, diciamo spesso, invettive feroci e il tavolo vicino alla porta di ingresso della cucina è quasi sempre riservato a clienti stranieri che si spera non capiscano la lingua. Insomma, una vera bolgia infernale che coinvolge dai lavapiatti agli chef direttori del ristorante.

Un volume, questo di Iaccarino, che si legge facilmente (essendo a capitoli non strettamente correlati si può saltare da pagina a pagina); che non è solo un leggero e gustoso viaggio nella faccia segreta della ristorazione, ma anche una riflessione sulla sostenibilità dell’alimentazione nel mondo e come si può riuscire a sfamare i nove miliardi di abitanti del pianeta. Con alcune illuminazioni che ci sbriciolano alcuni luoghi comuni di cui eravamo fermamente convinti, o abitudini che non avevamo. Come ad esempio sia il massimo dell’ecologico e sostenibile mangiare vongole.

Perché? Ce lo consiglia Iaccarino, spiegandoci dettagliatamente anche il perché.

Prossimo appuntamento a Carignano:

Martedì 13 luglioMargherita Giacobino – Il tuo sguardo su di me. Apericena alle ore 19.30 nel Parco dell’Ex Municipio di Carignano.

A Carmagnola aliranno sul palcoscenico del cortile del Castello (via Silvio Pellico):

Mercoledì 7 luglio – Enrico Brizzi – La primavera perfetta

Mercoledì 14 luglio – Michele Riefoli – Rivoluzione integrale

Mercoledì 21 luglio – Filippo Nassetti – Molte aquile ho visto in volo

Mercoledì 28 luglio – Andrea Panciroli – 2K10, l’anno zero dei social

Per informazioni e prenotazione dei posti a sedere: tel. 392.5938504.

 




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