“FUORI! 1971 – 2021” al Polo del ‘900 – Una mostra a cinquant’anni dalla nascita del primo movimento di lotta per i diritti delle persone omosessuali

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Cinquant‟anni fa nasceva a Torino il primo movimento di lotta per i diritti delle persone omosessuali: il FUORI!. In parallelo usciva l‟omonima rivista, voce e strumento organizzativo di una “comunità” che pian piano si espande in tutta Italia. Per ripercorrere genesi, sviluppi e lasciti di un‟esperienza che segna la fisionomia dell‟attuale movimento LGBTQI+ italiano, il Museo Diffuso della Resistenza insieme al Polo del ‘900 e alla Fondazione Sandro Penna/FUORI! presenta la mostra “FUORI! 1971 – 2021. 50 anni dalla fondazione del primo movimento omosessuale in Italia”.
Inaugurata il 24 settembre, sarà aperta al pubblico fino al 24 ottobre negli spazi del Polo del 900 e del Museo Diffuso della Resistenza (Galleria delle immagini, corso Valdocco 4/A, mar-dom, ore 10-18, ingresso gratuito). La mostra sarà visitabile nel rispetto delle norme vigenti di prevenzione
COVID-19 e, per accedere, sarà necessario, come previsto dalla legge, presentare il Green Pass all‟ingresso.

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“Ci sono alcuni buoni motivi per cui il Museo Diffuso della Resistenza è onorato e orgoglioso di ospitare una mostra sul Cinquantenario del FUORI!. Il primo è l‟evidenza incontrovertibile che le conquiste del movimento LGBTQI+ italiano negli ultimi cinquant‟anni rappresentino
una delle più ampie e radicali trasformazioni sociali del Paese in riferimento all‟ampliamento dei diritti e delle opportunità della persona. Il secondo è che la storia dell‟omosessualità e del movimento LGBTQI+ italiano coincide e si intreccia con la storia di tutti gli italiani: il carcere
o il confino degli anni del fascismo; la deportazione e la morte nei campi di concentramento nazi-fascisti; la clandestinità dei desideri e della sessualità negli anni Cinquanta e Sessanta; la tensione rivoluzionaria degli anni Settanta e le sue derive estremistiche; gli anni del riflusso post-ideologico degli anni Ottanta e Novanta, con l‟aggravante continua, però, dell‟invisibilità, dello stigma e dell‟emarginazione che l‟epidemia di AIDS ha prodotto negli anni ottanta del XX secolo. Il terzo motivo è che la storia che vogliamo raccontare è la storia di un movimento politico, culturale ed esistenziale che vede la propria nascita, il proprio nucleo fondatore e il proprio più importante leader (Angelo Pezzana) muovere i primi passi
di una rivoluzione senza precedenti proprio a Torino. Non per provincialismo, dunque, ma per doverosa necessità di riconoscere memoria e dignità a un‟esperienza politica e sociale, legandola alle ragioni del territorio e del contesto socio-storico in cui è nata che realizziamo questa mostra al Museo Diffuso, in sinergia con il Polo del ‘900 e la Fondazione Sandro Penna/FUORI!” spiega Roberto Mastroianni, presidente del Museo Diffuso della Resistenza e curatore della mostra.

 




 

“Cinquant‟anni fa, con un gruppo di coraggiosi amici, fondai a Torino il FUORI!, Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano. Oggi, l‟Italia è più inclusiva di allora ma i passi da compiere sono ancora molti come l‟approvazione di una legge che contrasti l‟omofobia. Soprattutto per questo, oggi, celebrare questo anniversario, è quanto mai importante e necessario per poter capire quanto davvero il FUORI! fosse rivoluzionario nella sua ricerca delle riforme e quanto il percorso riformista vada difeso e incentivato. Con l‟auspicio che questo progetto possa servire a sensibilizzare le nuove generazioni su argomenti spesso
poco conosciuti ma, quanto mai, attuali” dichiara Angelo Pezzana, presidente della Fondazione Sandro Penna/FUORI!
Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900, ha commentato: “Siamo onorati di ospitare questa mostra al Polo, con il filtro della distanza che ci auguriamo possa far luce e alimentare un dibattito su storie, battaglie e temi che vogliamo vengano conosciuti da un pubblico, il più ampio possibile. Inoltre, siamo orgogliosi di aver accolto su 9CentRo i patrimoni della Fondazione Penna in un‟ottica di valorizzazione. Documenti, lettere, foto e tanto altro diventano così sempre disponibili online per poter essere interrogati da chiunque voglia approfondire, studiare, leggere e interessarsi in modo autonomo e personalizzato a fatti e protagonisti di un movimento di lotta intellettuale e gentile il cui impatto non si è ancora esaurito.”

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Il percorso espositivo ripercorre le tappe salienti e indaga i protagonisti del FUORI!, lungo il decennio 1971-1981, in cui movimento e rivista convivono, e nel periodo che precede e succede questi anni. Ne emerge la figura del suo fondatore Angelo Pezzana, presidente della Fondazione Penna/FUORI!, ispiratore dello spirito del FUORI!. Vari focus e
approfondimenti fotografano il contesto storico-sociale prima della nascita del movimento italiano, con un ampio spazio dedicato alla rete di relazioni con il mondo dell‟arte e della letteratura internazionale – come la Beat Generation – che Pezzana tessé avendo come fulcro la libreria Hellas di Torino.
Una sezione, dallo straordinario valore storico e documentario, presenta per la prima volta l‟indagine dell‟Istituto Demoskopea, condotta dal sociologo Giampaolo Fabris nel 1983, sulla percezione e l‟auto percezione dell‟omosessualità in Italia. La stessa indagine è
riproposta ai visitatori della mostra sotto forma di questionario.
Il percorso si chiude con l‟eredità del FUORI! che si riflette, negli anni Ottanta e Novanta, nella cultura e nel mondo del costume italiano e internazionale, soprattutto dal punto di vista sociale e della produzione culturale e artistica.

 




 

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