Natura da vivere e condividere – La Regione Piemonte lancia una pagina web sui Parchi e un libro di percorsi a piedi

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Foto della copertina di “A piedi nella natura piemontese” – La parete est del Monte Rosa vista dal Lago delle Locce – Itinerario n. 34 – Foto Aldo Molino, elaborazione grafica Stefania  Serra

Raccontare i parchi del Piemonte con le foto di chi li frequenta e  portare nuove persone a conoscere le aree naturali della nostra regione. Sono questi gli obiettivi di “Parchi da vivere”, un progetto che comprende una nuova pagina web e una guida con quaranta proposte di itinerari, presentato il 24 maggio scorso, Giornata Europea dei Parchi (istituita per ricordare il giorno della fondazione dei primi parchi nazionali europei, nati in Svezia nel 1909).

All’incontro hanno partecipato Fabio Carosso vice presidente della Giunta e assessore ai Parchi della Regione Piemonte, Jacopo Chiara, dirigente del settore Sviluppo sostenibile, Biodiversità e Aree naturali della Regione Piemonte  Filippo Ceragioli e Aldo Molino, autori del volume “A piedi nella natura piemontese”, numero speciale della rivista regionale Piemonte Parchi.

Sei in un parco naturale del Piemonte? Hai davanti a te un panorama mozzafiato? Hai appena visto un cervo bramire? Oppure le tante orchidee spontanee incontrate ti hanno sorpreso? E’ ora possibile immortalare questi momenti in uno scatto fotografico e condividerlo sui social con l’hashtag #parchidavivere e ritrovarlo sul social wall dei parchi regionali piemontesi. Questa è la call to action di “Parchi da vivere”, la nuova pagina web della Regione Piemonte dedicata ai parchi naturali piemontesi (www.piemonteparchi.it) che – raggruppando aree protette, zone di protezione speciale e di conservazione, e siti di importanza comunitaria – vuole essere uno spazio “virtuale” attraverso cui accedere al mondo dei parchi: una sorta di finestra che si apre sulla natura, mettendo a disposizione dell’utenza una mappa interattiva con tutte le aree naturali, alcune ultime notizie, l’elenco dei siti web degli Enti gestori delle Aree naturali protette e, naturalmente, le emozioni vissute e condivise da chi frequenta i nostri parchi.

La mission di questo progetto è dar voce alle emozioni di chi visita o vive nei nostri parchi naturali per raccontare la propria esperienza, spiega il vicepresidente della Regione Piemonte. Quando, infatti, decidiamo di andare in un parco, il nostro “viaggio esperienziale” incomincia già con la preparazione della gita – la scelta di una meta, la pianificazione del percorso, la ricerca dell’ospitalità se optiamo per un soggiorno di prossimità – per poi essere catapultati nell’ebbrezza di un’esperienza – gli animali che vediamo, l’aria pulita che respiriamo, la rigenerazione del nostro benessere – che ci accompagnerà anche quando faremo ritorno a casa, con il suo ricordo. Perché visitare un parco, significa vivere sensazioni, emozioni e un desiderio di tornare in quei luoghi che non ci abbandonerà, prosegue il vicepresidente.

Per questo motivo la Regione Piemonte ha raccolto in un unico spazio web emozioni, immagini, informazioni e localizzazione delle Aree naturali protette: pensando di dare nuovi spunti informativi a chi li frequenta già e di far scoprire i parchi a chi non li conosce ancora, nonostante il nostro Piemonte possa vantare un capitale naturale da fare invidia a tutte le altre Regioni.

 




A detta del vicepresidente regionale, diffondere la conoscenza delle aree naturali protette e – più in generale – del patrimonio naturale è una delle priorità dell’Amministrazione regionale che intende, in questo modo, perseguire finalità educative, scientifiche, culturali, ma anche promozionali, per lo sviluppo dei parchi che celebriamo proprio oggi, in occasione di una ricorrenza importante come la Giornata europea dei parchi.

E’  infatti fondamentale rafforzare la percezione del sistema dei parchi piemontesi come elemento di valore aggiunto per l’economia locale, aggiunge l’assessore ai Parchi. Ad esempio, non tutti sanno che le nostre aree naturali offrono incantevoli camminate, dalla pianura alla montagna, passando per il mondo collinare che da solo occupa ben il 30% del territorio piemontese.

Ed è per invitare a visitare il Piemonte con occhi diversi, per scoprire la ricchezza di biodiversità e riflettere sulla sua importanza che, oltre alla pagina web ‘Parchi da vivere’, la Regione Piemonte ha realizzato anche il volume intitolato “A piedi nella natura piemontese”.

Curato da Filippo Ceragioli e Aldo Molino, A piedi nella natura piemontese propone 40 piacevoli e distensive escursioni che talvolta sono rivisitazioni degli itinerari già proposti nella rivista regionale ‘Piemonte Parchi’ e talvolta invece conducono in luoghi pressoché sconosciuti. Il volume, stampato in edizione limitata come numero speciale della rivista, è scaricabile gratuitamente dal sito www.piemonteparchi.it/cms/. “Un invito a visitare il Piemonte con occhi diversi, per scoprire o riscoprire la ricchezza di biodiversità e riflettere sulla sua importanza – spiegano da Piemonte Parchi – Questo è l’invito del nuovo numero speciale di Piemonte Parchi – intitolato A piedi nella natura piemontese – che, in 40 escursioni e itinerari, suggerisce ai lettori di scoprire aree protette o territori vicini, accompagnandoli con mappe, schede di approfondimento e informazioni di servizio. Turismo di prossimità, che in parole povere significa scampagnate fuori porta, riscoperta di luoghi vicini, sguardi diversi su luoghi vicini a casa. Questa è soltanto una delle eredità lasciateci dalla Pandemia, da cui ha preso spunto l’idea di Filippo Ceragioli e Aldo Molino di raccogliere in un libro una serie di passeggiate a piedi nella natura del Piemonte. Un’idea che, complice il Covid, ha rischiato di rimanere confinata in un cassetto fintanto che è stata proposta alla nostra redazione che ha deciso di farne un numero speciale di Piemonte Parchi”.

Gli itinerari sono  accompagnati da schede e informazioni dettagliate.  Ma non solo: ogni itinerario è stato anche georeferenziato sull’Applicazione Komoot (gratuita su Android e Iphone) e reso scaricabile grazie a QRCode riportati nel volume. I percorsi toccano tutte le province e si sviluppano in aree protette o in territori vicini e che vogliono essere anche un invito a scoprirne di nuovi. Non si tratta solo di parchi, ma di natura protetta tout-court, includendo anche biotopi, alberi monumentali e piccole aree locali identitarie. Un viaggio per scoprire a piedi il Piemonte, dall’alfa all’omega: dallo sconosciuto Lago del Pignattin, nell’Appennino piemontese, ai Bagni di Craveggia, ai confini dei Canton Ticino: una sorta di enclave che avrebbe potuto essere parco e che invece continua indifferente nel suo secolare isolamento.

Sono tutte piacevoli e distensive camminate: non troppo lunghe, vanno dalla pianura alla montagna, passando per quel mondo collinare che da solo occupa il 30% del territorio piemontese. Alcuni percorsi sono dei classici, altri conducono in luoghi pressoché sconosciuti, altri ancora rivisitano alcuni itinerari già proposti

Gite mediamente facili, con un impegno non più alto di “EE” (Escursionisti Esperti) che si raggiunge però solo in tratti terminali di alcuni itinerari di montagna.

GLI AUTORI. Filippo Ceragioli, nato a Torino e legato al Biellese per motivi familiari, dopo la laurea in agraria ha lavorato nell’nformatica e nella statistica. Sposato con una figlia, è da tempo socio del Servizio Civile Internazionale e dell’Associazione Adelaide Aglietta. Gli è sempre piaciuto girare per il Piemonte (e non solo) a piedi, in bici, con le ciaspole o gli sci da fondo. Da molti anni collabora con Piemonte Parchi e contribuisce a Wikipedia, da quando, nel 2007, ha scritto la prima versione della ‘voce’ sul Monte Musinè. Ha pubblicato numerose guide escursionistiche su vari territori dell’Italia nord-occidentale. Si considera un vorace “collezionista di cime” ma evita le salite che ritiene troppo difficili. Aldo Molino, torinese, giornalista pubblicista, ha iniziato da giovane a percorrere i sentieri delle Langhe e delle montagne torinesi. Ama definirsi viaggiatore e cercatore. Dalle prime esperienze a Radio Città Futura nella seconda metà degli anni Settanta a questa pubblicazione sono trascorsi più di 40 anni, qualche milione di passi, una ventina di libri di cui è autore o coautore, centinaia di articoli per giornali e riviste specializzate (e non). Redattore storico di Piemonte Parchi dal 1998 – di cui è anche stato vicedirettore – fino alla pensione è anche autore di una ricerca sui ‘tetti di paglia’, a tutt’oggi unico riferimento per chi voglia approfondire l’argomento.

 




 

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