L’economia circolare raccontata anche da Inalpi in un convegno a Terra Madre

inalpi

Da sinistra Paolo Marcesini, Sergio Capaldo, Matteo Torchio, Antonio Biella, Cristina Cavalchin

Nel giorno dell’inaugurazione di Terra Madre – Salone del Gusto 2022, , venerdì 22 settembre al Parco Dora a Torino, anche InalpiS.p.A. è stata presente sul palco della Regione Piemonte, in un convegno dedicato alla conclusione di un  progetto del  Ministero per la Transizione Ecologica  sull’economia circolare, messo in atto dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo con il sostegno della Regione Piemonte.

L’apertura del convegno è stata affidata a Paolo Marcesini, direttore di Italia Circolare, che ha sottolineato come sia sempre più importante trasformare in realtà quello che è il motto dell’economia circolare –  “Fare di più usando meno energia e meno materia” – ma ha anche messo in evidenza come l’economia circolare sia “Il tema più globale in assoluto, ma che trova soluzione solo all’interno di ciascun territorio, perché partendo proprio dalla terra e dall’individuazione e sviluppo delle proprie filiere, ogni territorio ha possibilità di trovare e estendere la sua economia circolare”

Inalpi, che proprio della costituzione e dell’incremento della filiera del latte corta e controllata, ha fatto il centro della sua vocazione aziendale, che procede di pari passo con la crescita del territorio, ha raccontato i suoi progetti in via di sviluppo per riutilizzare quelli che attualmente sono considerati scarti di lavorazione, ma destinati a trasformarsi in importanti risorse.

Matteo Torchio, responsabile Marketing e Comunicazione dell’azienda lattiero casearia di Moretta (CN), ha sottolineato come l’aumento dei costi energetici imponga di fatto un’accelerazione dei progetti di economia circolare e di come l’obiettivo di Inalpi sia quello di trasformarsi a breve in un’azienda a zero impatto ambientale.

“A fronte di un investimento importante, che coinvolge anche i nostri conferitori, stiamo attivando una serie di progetti che dovrebbero consentirci, entro il 2025, il riciclo totale di tutto ciò che riguarda la produzione, dalla stalla al prodotto finito: sono azioni concrete che passano attraverso la raccolta dei reflui nelle stalle per effettuare in azienda la produzione di biogas con la successiva restituzione di digestato agli agricoltori per la concimazione dei campi. Ma anche recuperare l’acqua estratta dall’essicazione del latte, inserirla in un processo di depurazione, e renderla utilizzabile per lavaggi o altri usi necessari in stabilimento. All’interno dello stabilimento abbiamo un innovativo e importante laboratorio di ricerca, InLab Solutions che, tra le altre cose, sta esaminando a fondo packaging sempre più sostenibili” ha spiegato Torchio. E ha aggiunto: ” insomma, Inalpi è davvero impegnata su più fronti; l nostro è stato un progetto di filiera assolutamente innovativo e lungimirante, l’idea di ampliare e rendere a zero impatto questa filiera lo è altrettanto: è una sfida per le generazioni future e per il futuro del nostro Pianeta che Inalpi ha accolto”.

Al tavolo dei relatori erano anche presenti Cristina Cavalchini di Riso Buono, Antonio Biella di Acqua San Bernardo e Sergio Capaldo de La Granda. Ciascuno ha portato la propria esperienza aziendale, sottolineando quanto oramai l’economia circolare sia importante, purtroppo non più per prevenire, ma per riparare i danni causati all’ambiente, ma hanno anche evidenziato come questo tipo di economia debba partire dalle aziende per poi allargarsi al consumatore. E di quanto sia importante fare rete, e creare connessione, per rendere comune la conoscenza e l’esperienza, dimenticando il concetto di competitor a favore di un bene superiore.




 

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