Sul livello del mar… STORIA & STORIE – Pensierangoli e brevi scritti sulla Storia di Carignano di Paolo Castagno

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STORIA & STORIE – Pensierangoli e brevi scritti sulla Storia di Carignano
di Paolo Castagno

Sul livello del mar…

Che Carmagnola sorga in un’area di palude e Carignano goda della piacevole e salubre aria della collina, è fatto acclarato da secoli. Gli esperti sanno che buona parte del concentrico di Carignano è appoggiata su un dosso collinare, esito dei dilavamenti millenari dei detriti depositati milioni di anni fa dal Paleopo (il grande fiume che precedette il Po e che riceveva acqua dal Tanaro). Nel Medioevo, costruire un villaggio sulla cima di un rilievo orografico era molto utile, perché migliorava l’efficienza dell’apparato difensivo (mura, palizzate, torri di avvistamento…); inoltre evitava che le case e le capanne fossero lambite dall’acqua, fonte preziosa per la vita economica ma nemica in caso di alluvioni. E il Po, sino ai primi anni del XIX secolo, correva in un letto prossimo alle mura, nella regione del Pasc (ora compresa quasi del tutto nella circonvallazione verso Villastellone). Le altezze e i dislivelli dei rilievi sono misurabili in metri sul livello del mare (abbreviato m s.l.m.), una misurazione standard dell’elevazione o altitudine di un luogo in rapporto alla media storica del livello del mare. I livelli medi del mare sono soggetti al cambiamento climatico e ad altri fattori e cambiano nel tempo. Per questo e per altre ragioni, le misurazioni registrate dell’elevazione sul livello del mare potrebbero differire nei vari testi consultati. I metri sul livello del mare sono la misurazione standard dell’elevazione o altitudine di luoghi come borghi, monti e punti particolari di riferimento, la cima di edifici, aeromobili.

Vediamo ora le altezze s.l.m. di alcuni punti chiave di Carignano. In piazza Liberazione è di 247 m, ma già nella vicina via Trieste è di 249, lo stesso livello al civico n. 16 di via Savoia, il punto più alto della discesa verso il piano, cioè piazza Carlo Alberto; piazza San Giovanni è a 248 m, così come le case Provana (ora Margaria) all’angolo tra via Frichieri e via Monte di Pietà. Via Frichieri, nel punto più alto, è 253 m s.l.m., ma alla Porta dei Mejnardi, oggi Porta Mercatoria, è di 251. A livello del passo carraio (ingresso dell’antica via Stretta) della Casa parrocchiale è di 247. Passando nel cosiddetto Borgovecchio, in via Vittorio Veneto di fronte alla chiesa Spirito Santo è di 251, così come la medioevale Casa di Renato di Savoia. Deviamo ora verso via del Platano: di fronte all’imponente albero piantato nel 1821, è di 249, ma a livello dell’albero, nell’antica area del cosiddetto Po Piccolo, è di 246. Nell’area del Ponte delle Masche, ancora in Borgovecchio, la piccola depressione collinare è di 247 m.

Andiamo ora in Via Ressia: di fronte all’ingresso carraio del Palazzo dei Marchesi della Rocca, il punto più alto è di 248 metri s.l. m. La via Giuseppe Quaranta, nel tratto verso l’ex caserma dei Carabinieri, nel punto più alto è di 251 m. In piazza Carlo Alberto, la zona del Rivellino è a 250 m. Via Ferdinando Salotto, di fronte alla cappella Nostra Signora di Betlemme, è a 249 s.l.m.. In via Principe di Carignano, già via dell’Olmo, il punto più alto è a 250 m, ma scende a 248 congiungendosi con Via Vinovo.

Il Mulino in via Piave è a 243 metri, l’Ospedale ex Civile è a 246, largo VIII Martiri a 248, il Monastero San Giuseppe a 250, le scuole ex elementari a 251, il punto più alto di via Palazzo Civico 251, la cappella Madonna della Speranza a 249. L’imbocco di Via San Lazzaro è a 250 m s.l.m., ma scende a 243 al ponte sul rio Vuotasacco.

Come già detto, queste sono stime, soggette a variazioni continue e tenendo presente che l’orografia dell’intero corpo collinare si è nettamente alterata nel corso dei secoli, con innalzamenti dovuti a deposito di sedime stradale, posa di blocchetti di porfido e altra pavimentazione in asfalto che si è accumulata strato sopra strato: un esempio è dato dalla sistemazione novecentesca di largo VIII Martiri, con l’abbattimento delle mura medioevali residue e il colmo di vari dislivelli con riporto di terra e mattoname di risulta da abbattimenti di edifici. Ma ci sono anche stati abbassamenti, per la sistemazione della rete stradale. La misurazione qui riportata  è stata effettuata il 19 agosto 2022, con strumentazione non professionale.

STORIA & STORIE – Pensierangoli e brevi scritti sulla storia di Carignano di Paolo Castagno

 




 

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