Ospedale unico dell’Asl TO5: a maggioranza l’assemblea dei sindaci si è espressa a favore della realizzazione a Cambiano – Nicco: “Ora si proceda in fretta con la delibera”

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Verso l’individuazione definitiva: i sindaci, tranne quelli di Moncalieri e Nichelino,  hanno detto sì alla realizzazione del nuovo ospedale  a Cambiano.  Un passo avanti decisivo è stato segnato ieri dall’assemblea dei sindaci del territorio dell’Asl TO5, che si è incontrata con l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi per affrontare il tema della scelta del sito per il nuovo ospedale unico. Nell’incontro è stato esaminato e discusso lo studio realizzato da Ires e Asl per la localizzazione, che per punteggio vede in testa il sito di Cambiano rispetto a Moncalieri-Vadò e Villastellone.

Le risultanze dello studio sono state condivise nel merito dalla maggior parte dei primi cittadini fra cui quelli dell’area carmagnolese, in prevalenza vicini al centrodestra. Unici rilievi sono venuti dai sindaci di centrosinistra di Moncalieri e Nichelino, che hanno contestato alcuni specifici parametri chiedendo di rivedere la graduatoria: osservazioni che l’assessore Icardi si è riservato di approfondire nelle prossime settimane.

Tutti concordi, invece, sull’invito rivolto alla Regione ad assumere in tempi brevi la decisione ufficiale. Un invito condiviso e rilanciato dal consigliere regionale Davide Nicco che ha seguito la questione fin dall’inizio: “Tutti gli elementi e le possibili variabili ora sono stati considerati. Resto personalmente convinto che la collocazione migliore sarebbe stata quella di Villastellone. Ma, come ho sempre affermato da sei anni a questa parte, anche la scelta di Cambiano è una localizzazione assolutamente adeguata, a differenza dell’area verde ed esondabile di Moncalieri. Di qui il mio invito a che ora non si dilazioni con ulteriori e tardivi diversivi ma si proceda in fretta. Auspico che entro qualche settimana la Regione possa assumere la decisione definitiva. Si potrà così finalmente dare il via alla realizzazione di una struttura che la comunità aspetta ormai da quarant’anni”..

 




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