Quarant’anni di impegno nelle cure palliative – Eventi fino a ottobre: la Fondazione Faro celebra l’importante traguardo accanto alla cittadinanza

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Un traguardo da festeggiare, una lunga storia di dedizione nelle cure palliative, per i malati e i loro familiari. È stato presentato mercoledì 25, nella  Sala delle Colonne del Comune di Torino, il cartellone di eventi organizzato dalla Fondazione FARO per celebrare accanto alla cittadinanza i suoi quarant’anni di attività. E’ un anniversario importante, quello raggiunto, e che vede la Fondazione sempre più impegnata nel garantire l’accesso a cure palliative specialistiche a chiunque ne abbia bisogno, a casa e in hospice, restando accanto ai pazienti e alle loro famiglie. Per ringraziare la cittadinanza e sensibilizzare sul tema, la FARO ha organizzato una serie di iniziative rivolte alla comunità scientifica, ai cittadini e a tutti gli interessati.

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Da sinistra il direttore generale Faro Luigi Stella, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il presidente Faro Giuseppe Cravetto

“Ribadiamo, come Città, la nostra vicinanza e il nostro sostegno alla FARO e alla sua mission – ha commentato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, intervenuto durante la conferenza stampa – Quarant’anni sono un anniversario importante, che porta a pensare a tutto ciò che è stato fatto e si può fare, grazie alle donne e agli uomini della FARO che si spendono per aiutare gli altri”.

Fitto il calendario di eventi, che spaziano dalla musica agli incontri culturali, dallo sport ai convegni: “Senza il supporto dei cittadini che da sempre ci sono accanto non potremmo garantire il servizio di assistenza, che si basa soprattutto sulle donazioni, sul 5×1000 e sui lasciti di tanti sostenitori” ha ricordato Giuseppe Cravetto, presidente della Fondazione FARO.

“La Regione Piemonte sostiene la FARO, una realtà che interviene in situazioni che riguardano tutti noi”  ha affermato Andrea Tronzano, assessore al Bilancio della Regione Piemonte, portando i saluti del presidente regionale Alberto Cirio.

Ad aprire il cartellone è stata, domenica 19 marzo, la manifestazione sportiva Acus Run, come ricordato dalla presidente del Consiglio comunale della Città di Torino Maria Grazia Grippo “un evento a sostegno di un progetto della FARO particolarmente importante, perché dedicato alle famiglie più in difficoltà dal punto di vista socioeconomico e per di più colpite dalla malattia”.

 




 

In occasione del 40° anniversario, la FARO lancia anche l’iniziativa “Giugno mese della Ricerca FARO in cure palliative”, promossa per la prima volta dalla Fondazione per sensibilizzare sull’importanza della Ricerca in questo ambito: “Emerge l’attenzione verso l’innovazione e il progresso da parte della FARO- ha commentato al riguardo Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche Sociali della Città di Torino – Ricerca non solo per lenire il dolore, ma per migliorare la qualità di vita e dell’assistenza».

Tra gli eventi, anche un ciclo di incontri in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Torino e il Festival Torino Spiritualità: “Si tratterà di uno spazio di dialogo su argomenti delicati che le cure palliative incontrano quotidianamente, con riferimento all’esperienza della vita e un’attenzione particolare al suo concludersi” ha spiegato Carola Messina del Circolo dei Lettori.

Gli eventi promossi si svolgeranno anche a  Carignano, dove l’anno scorso ha aperto l’hospice “Alfredo Cornaglia”: a giugno, in data da definire,  è in programma un concerto del pianista Luca D’Amato

La delegazione di FARO Lanzo, con la presenza di numerosi volontari , organizzerà  nel mese di settembre una giornata di studi: “Il convegno vuole affrontare il tema dell’evoluzione del ruolo del volontario nelle cure palliative con particolare attenzione alle esperienze più significative e con uno sguardo al futuro. Interverranno esponenti del campo scientifico della ricerca, delle cure palliative e rappresentanti delle varie associazioni di volontariato piemontesi e nazionali”, ha spiegato Gianni Cauda, presidente degli Amici della FARO.

“Quarant’ anni sono una ricorrenza che deve essere adeguatamente valorizzata –  ha affermato Alessandro Valle, direttore sanitario della Fondazione FARO: “Tra le varie iniziative ci sarà a ottobre un convegno che vuole essere un’occasione per fare cultura, per accogliere chi ci ha sostenuto e ci sostiene, per riunire relatori di elevatissima competenza scientifica, ma che sono anche amici con cui condividiamo la mission di diffondere nel mondo i principi delle cure palliative”.

In Sala anche Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo: “La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene progetti che mettono al centro le persone e offrono a chi ha bisogno di cura gli strumenti utili a garantire una piena libertà di scelta e la migliore qualità di vita possibile. La Fondazione Faro da 40 anni assiste le persone che necessitano di cure palliative specialistiche e siamo al loro fianco attraverso il nostro sostegno, in particolare attraverso le risorse del “Fondo Opera di Alfredo Cornaglia”, gestito dalla Compagnia di San Paolo secondo le volontà del medico e benefattore Alfredo Cornaglia. Il Fondo rappresenta un modello nella relazione tra Compagnia di San Paolo e i benefattori privati, che consente alla nostra Fondazione di agire come una piattaforma filantropica aperta, mettendo a disposizione professionalità e competenze per il bene comune”.

Gran finale, per la chiusura del cartellone, il concerto del maestro Uto Ughi, che suonerà a sostegno della FARO il 21 ottobre presso l’Auditorium RAI di Torino: “Sono felice di essere accanto alla Fondazione FARO in occasione dei suoi 40 anni di attività in cure palliative” ha fatto sapere il Maestro in una nota . “ È un grande onore avere con noi Uto Ughi, la cui grandezza artistica è pari a quella umana – ha sottolineato  Luigi Stella, direttore generale della Fondazione FARO – Durante il mese di giugno dedicato alla ricerca in FARO, tra gli appuntamenti divulgativi importanti ci sarà anche il suggello della collaborazione con la Nazionale Italiana Cantanti, con cui si faranno alcune iniziative. Aspettiamo la cittadinanza a questi eventi che si svolgeranno durante tutto il corso del 2023 e che abbiamo presentato proprio nel giorno dell’anniversario della Legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore”.

Presente anche il professor Oscar Bertetto, tra i fondatori della FARO che ha ricordato il percorso che la Fondazione ha fatto fino a oggi: “Questi primi 40 anni non sono un traguardo, ma solo l’inizio”.

 

I primi appuntamenti in programma

Lunedì 24 aprile. Tra gli appuntamenti musicali più attesi della città, il Torino Jazz Festival torna nel 2023 con un ricco cartellone di eventi. Tra questi, anche il concerto Bop for Two organizzato all’interno dell’hospice di Torino della Fondazione, sulla bellissima terrazza panoramica della struttura. A suonare per i pazienti e i familiari della FARO ci saranno i musicisti Mattia Basilico, sax tenore, e Alessandro Degani, contrabbasso, della Scuola di Jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. A maggio, giugno e settembre: ciclo di incontri “FARO parliamone”. La Fondazione FARO vuole offrire alla cittadinanza un contributo culturale attraverso uno spazio di dialogo su argomenti delicati dell’esperienza umana che le cure palliative incontrano quotidianamente, attraverso l’organizzazione di un ciclo di cinque incontri (date da definire) a cura di esperti, che avranno luogo presso il Circolo dei Lettori di Torino e in collaborazione con il festival Torino Spiritualità. Le tematiche individuate, di effettivo interesse individuale e sociale, fanno riferimento all’esperienza della vita, con un’attenzione particolare al suo concludersi. Maggio. Primo incontro  (data da definire) del ciclo organizzato dalla delegazione di Lanzo della Fondazione FARO, dal titolo “Prendersi Cura della Vita”. Questo appuntamento sarà dedicato all’Etica e alla Sostenibilità e vedrà la partecipazione del medico palliativista Simone Veronese, responsabile della Ricerca in Fondazione FARO. L’evento si terrà presso il presidio ospedaliero Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese.

 




 

 

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